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domenica 24 febbraio 2008

Il monitoraggio del Comitato

Verbale. 31

Il giorno 19 del mese di febbraio dell'anno 2008, alle ore 18,30 il comitato si riunisce per esaminare a fondo la delibera di giunta 8.02.2008.

Dopo aver colto, nella seduta precedente, il positivo in essa contenuto -che convalida quanto rimarcato da questo comitato e già sintetizzato dal post “per giusta memoria”- si passa ad esaminare i punti in cui il sindaco smentisce se stesso.
Ammette che : a)“da anni la qualità media delle acque potabili è degradata per la presenza di nitrati, in concentrazione sempre più elevata”;
b) “l'andamento non regredisce né appare circoscrivibile”;
c) “la qualità dell'acqua spillata dagli altri pozzi(..) potrebbe
subire lo stesso tipo di degrado”

Ci si chiede come mai, per l'ottenimento della deroga, lo stesso sindaco ha presentato una relazione in cui veniva illustrata, come soluzione unica, quella di scavare nuovi pozzi per l'emungimento di acqua con concentrazione bassa di nitrati, da miscelare con quella con concentrazione alta.

Quale concentrazione bassa pensava e pensa di trovare?

Come mai l'assessorato ha potuto accettare questa soluzione!

Come mai attualmente si sta lavorando per questa soluzione!

Ma l'analisi non finisce qui.

La delibera lascia esterrefatti quando così recita:

“DATO ATTO che l'Amm/ne Comunale con i componenti Uffici, ha pubblicizzato ampiamente, con ogni locale mezzo mass-mediatico, il reale stato di cose(..........)”.

Questo punto è davvero attaccabile.

Intanto, una amministrazione deve comunicare con i cittadini attraverso i mass media o non ha il dovere di fare comunicazioni ufficiali e capillari? E poi, quando ha comunicato il reale stato di cose? Non lo ha fatto neanche su formale richiesta inoltrata e reiterata da questo comitato.

Se il sindaco “dà atto” che “ha pubblicizzato ampiamente” noi non ne prendiamo atto, perché non ha fornito i dati delle analisi effettuate dall'ARPA e ha sempre ridimensionato il pericolo, quando non lo ha addirittura negato.

Ha dovuto riconoscerlo, anche se lo ha circoscritto, con l'ordinanza 07 giugno 2007. Una sola volta, dunque, e perché pressato dalle dichiarazioni e dalle dimissioni dell'assessora al ramo Isabella Righetti. Poi il sindaco, una volta ottenuta le deroga, ritorna a negare il pericolo(comunicato-stampa 14 settembre 2007) e interrompe conseguentemente la fornitura di acqua potabile agli esercizi commerciali -quali i panificatori, ecc.- ai quali l'aveva prima assicurato, “a richiesta”.
Come se fosse facoltativo avvelenare o no.

La delibera, dunque, lascia sconcertati per quanto rilevato, ma fiduciosi negli esiti della ricerca delle cause dell'inquinamento da nitrati. Ricerca che viene addebitata ai superiori organi, e con questo l'amministrazione si scarica di ogni responsabilità e obbligo.
Ma l'atto più importante dell' intero corpo della delibera è certamente la costituzione di parte civile, da parte dell'amministrazione, nella denuncia contro gli ignoti responsabili dell'inquinamento.
E, a questo proposito, ci si chiede quale iter ha seguito la denuncia che questo comitato ha inoltrato il 09.11.2007.
Dalla data in cui è stata presentata ad oggi qualcosa potrebbe essersi messa in moto. Anche lo stesso esposto presentato al Prefetto il 20.06.2007, ancor prima della denuncia, un accertamento, come effetto, avrebbe dovuto sortirlo.

Sarebbe strano e grave se, su pericolo incombente, non si facesse assolutamente nulla.

Si decide di chiedere con una istanza di conoscere le sorti della denuncia.
Dovrebbe essere stato aperto un fascicolo, dalla cui data di apertura decorrono i termini di scadenza.

Si stabilisce, a questo punto, di rendere pubblica, attraverso il blog, tutta la corrispondenza agli atti di questo comitato, sia in uscita che in entrata.

Si parla, infine, degli esiti del monitoraggio concluso giovedì 14, del numero dei campioni analizzati, delle modalità di rappresentazione del risultato finale.

Si ipotizzano nuove azioni con il coinvolgimento di ulteriori soggetti, anche istituzionali.
Si predispone l'incontro del prossimo giovedì 21 febbraio con i soci dell'AUSER.
Il Comitato

Risparmio idrico: il buon esempio

giovedì 21 febbraio 2008

Appello dei sacerdoti

L'autorevole voce della chiesa dà forza all'azione dei cittadini che si battono per l'acqua potabile a Mazara del Vallo.

La raccomandazione affinché sia scongiurato un ulteriore pericolo, derivante da una eventuale, futura, malaugurata privatizzazione dell'acqua, ancora di più allarma quanti sostengono il diritto all'acqua come bene pubblico.

martedì 19 febbraio 2008

Verbale n.30

Il giorno 12 del mese di febbraio dell’anno 2008, alle ore 16, 30, il comitato si riunisce sul seguente ordine del giorno:
1.verifica incontro AUSER, giovedì 7 febbraio
2.pianificazione nuovo incontro AUSER, giovedì 14 febbraio
3.commento delibera giunta comunale, lunedì 11 febbraio

Invertendo l'ordine del giorno, la seduta si apre con un commento a caldo sulla delibera approvata dalla giunta, lunedì 11 febbraio, di cui si apprende dal quotidiano GIORNALE DI SICILIA e dal giornale on line “marsal@.it.

Si esprime soddisfazione: anche l'amministrazione finalmente riconosce la gravità del fenomeno,
riconosce che l'acqua in distribuzione nella rete idrica cittadina non è potabile perché inquinata dall'alta presenza di nitrati. Dichiara lo stato di emergenza. Chiede che il gravissimo problema venga risolto dalle competenti autorità dello Stato e in particolare chiede l'intervento della protezione civile. Nel corpo della stessa delibera informa i cittadini che ha dato mandato all'ufficio legale del comune di perseguire in via penale coloro che hanno determinato il grave inquinamento e di chiederne la condanna, con conseguente risarcimento, consistente anche nel risanamento delle falde acquifere.

Tutto questo doveva essere fatto, e molto prima
. L'aveva detto qualcuno?

Tutti gli incontri di questo comitato, dal primo all'ultimo, hanno ribadito l'urgenza, la necessità di porre in essere le azioni che adesso l'amministrazione mette in atto.


E questo comitato, quelle compatibili ad un comitato, le ha fatte: ha richiesto, e non ottenuto, i dati analitici perché i cittadini acquisissero coscienza del pericolo e agissero di conseguenza, a tutela della personale salute (19.04.2007), ha pubblicizzato il pericolo con affissione di manifesti e diffusione di volantini (02.06.2007), ha esposto il pericolo e richiesto l'intervento delle superiori autorità (20.06.2007), ha richiesto la partecipazione pubblica ai processi decisionali in materia ambientale (11.10.2007), ha prodotto e inoltrato una denuncia (09.11.2007).

Ora l'amministrazione si sveglia (“il sonno della ragione genera mostri”!) e dichiara: Il pericolo c'è !

E come mai, quando si è palesato in tutta la sua gravità non c'era? E si condannava chi per prima l'aveva reso pubblico?
E non hanno sentito le nostre orecchie le dichiarazioni dei responsabili della salute pubblica, a partire dal primo cittadino per passare all'ufficiale sanitario, che per mesi hanno recitato come in un rosario le litanie predisposte per addormentare i cittadini? Lo hanno fatto ignorando dichiarazioni di autorevoli personalità, competenti in materia.
E dunque adesso la dicono la verità! E non si accorgono che questo significa confessare di averla prima nascosta.
Cosa è avvenuto? La delibera, già a prima lettura, sembra contenere elementi che richiedono attento vaglio per l'individuazione di una plausibile risposta.

Tuttavia ogni critica non supera il positivo in essa contenuto
:
1) si constata l'aumento crescente della concentrazione di nitrati;
2) si ipotizza che la qualità delle altre acque potrebbe subire lo stesso degrado di quelle dei pozzi di C/da “Ramisella”;
3) viene riconosciuto il danno e supposta la causa;
4) viene ritenuto prioritario il controllo del territorio per la tutela della qualità e quantità delle acque;
5) vengono richiesti gli accertamenti per l'individuazione delle cause;
6) viene proclamato lo stato di emergenza;
7) si delibera di intraprendere ogni iniziativa utile ad individuare la cause del fenomeno;
8) si dà mandato di predisporre denuncia contro ignoti, di costituirsi parte civile, di chiedere il risarcimento dei danni.

C'è da sperare che qualcosa si muova. Finalmente!


Intanto il comitato continua a muoversi, come fa, su questa questione, dal 14 aprile 2007.

Mentre si commenta positivamente l'esito dell'incontro di giovedì 7 febbraio, con la presentazione ai soci dell'AUSER dei primi risultati delle analisi e la valutazione relativa, si programma di completare il monitoraggio dell'acqua nell'incontro del prossimo giovedì, 14 febbraio, fino ad arrivare almeno al numero di 100 analisi, che si renderanno pubbliche attraverso la mappa sul blog.
Con l'impegno di dedicare al prossimo incontro del comitato la disanima della delibera, la seduta è tolta alle ore 20.00.
Il Comitato

per giusta memoria

si riportano gli estratti dei verbali delle sedute del “CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. 1998 “

Verbale n.3 Il giorno 28 del mese di aprile dell’anno 2007, alle ore 16,30 si riunisce il Comitato per gli aggiornamenti relativi alla acquisizione dei dati analitici dell’acqua (.................................................)
La via è una: sulla base dell’articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia, nel quale l’assessora Righetti sconsigliava l’uso dell’acqua e sulla base della lettera inoltrata al Sindaco e al Prefetto, predisporre un esposto alla Procura della Repubblica e sabato prossimo, concordarlo e sottoscriverlo.

Verbale n.4
Il giorno 05 del mese di maggio dell’anno 2007, alle ore 16,30 si apre la seduta dedicata alla lettura e alla approvazione dell’esposto da inoltrare alla Procura della Repubblica. Il testo è approvato. (...................................................................................)
Verbalen.5
Il giorno 12 del mese di giugno dell’anno 2007, alle ore 18,30 il Comitato si riunisce per(.............. )
Prima di avviare la discussione, si osserva che, mentre gli eventi incalzano, mancano ancora le firme di alcuni dei presenti sull’esposto da inoltrare alla Procura, e nel frattempo, essendosi diffusa la notizia dell’iniziativa, molti, oltre al gruppo costituito dal comitato, si sono attivati per corredare di ulteriori firme l’esposto e si è giunti al numero di 300.

Verbale n.6
Il giorno 28 del mese di giugno dell’anno 2007, alle ore 18.00 la seduta del Comitato si apre(..................)
Viene, quindi, comunicato che in data 20.06 2007 l’esposto, corredato di n.315 firme, è stato inviato ai seguenti indirizzi: Procuratore della Repubblica, Prefetto della Provincia di Trapani, Assessore Territorio e Ambiente Regione Siciliana, Direttore Ufficio di controllo delle risorse idriche AUSL n.9 Provincia di Trapani.

Verbale n.7
Il giorno 10 del mese di luglio dell’anno 2007, alle ore 18.00 si apre la riunione (.................................................)
Si ritorna al problema attuale. Chi inquina commette un reato che deve essere perseguito. La lettera, inviata alla Procura della Repubblica da questo Comitato, dovrà sortire degli effetti. La Procura obbligatoriamente deve procedere, tanto che il Prefetto, appena ha letto l’intestazione anche alla Procura, entro i 30 giorni ha sollecitato il sindaco e si è scrollato di dosso la responsabilità. La diffida c’è stata.

Verbalen.8
Il giorno 25 del mese di luglio dell’anno 2007, alle ore 18,00 il Comitato si riunisce per (..........................................................)
I presenti non nascondono il pessimismo quando prevedono che il fenomeno si allarghi a tutto il territorio di Mazara e ritornano sulla considerazione che il Comitato non può assumere altro compito che quello di indicare strade. (...................................................................................)
non è detto che i nuovi pozzi abbiano la portata necessaria o non presentino/ presenteranno anch’essi indici alti di nitrati.
Non si vuole capire che è necessario ricercare le cause che hanno fatto nascere il problema. Su una pressione antropica aggressiva, una parte del terreno ha ceduto, oggi è il caso della zona di Ramisella, domani tutto il territorio correrà lo stesso rischio.Individuare altri pozzi a cui attingere non è la soluzione definitiva.(............................................)
i cittadini hanno subito un danno, che qualcuno paghi! C’è chi ha rinunciato a villeggiare a Tonnarella, pur avendo una casa, pur pagando l’ICI, l’acqua, i pali per la luce, le strade asfaltate. Bisogna pretendere la soluzione, si attivino i NAS, la magistratura. Da troppo tempo si registra questa situazione!(...................................................................................)
Si riconferma la necessità di una denuncia contro ignoti, da indirizzare al sindaco che ha la competenza sul territorio, all’Assessorato Regionale al Territorio e all’Ambiente, che ha la responsabilità del controllo sugli atti del sindaco.

Il fatto è penalmente perseguibile, la responsabilità è di chi ha inquinato, non è del sindaco, che è responsabile soltanto delle omissioni. Ecco perché bisogna continuare a insistere nell’accertamento delle cause, perché da esse si arriva alla individuazione dei colpevoli. A questo punto il risarcimento diventa secondario, è la cosa ultima, prima bisogna fermare il degrado ambientale e avviare la bonifica a spese degli inquinatori, secondo legge. Bisogna non morire!

Verbale n.9
Il giorno 1 del mese di agosto dell’anno 2007 alle ore 18,30, aperta la seduta, viene osservato che(........................)L’importante è che le persone possano percepire il problema e possano sentirsi in grado di risolverlo, ricorrendo anche alla magistratura, alla prefettura, se occorre. E’ il cittadino che mette alla gogna, il cittadino risolve.

Verbale n.13
Il giorno 22 del mese di agosto dell’anno 2007 alle ore 18,00, aperta la seduta, viene comunicatoche(......................)
A proposito di azioni future, c’è chi è del parere che ricorrono tutti i termini per una azione di denuncia.

Verbale n.14
Il giorno 3 del mese di settembre dell’anno 2007 alle ore 18,00 si discute (................................................................)
vengono distribuite le copie della denuncia e si dà incarico di integrarla con la documentazione necessaria.

Verbale n.15
Il giorno 12 del mese di settembre dell’anno 2007 alle ore 18,30 si discute(........................................................)
3.integrazione della documentazione da allegare alla denuncia(....................................)
Per l’assenza degli incaricati all’integrazione della denuncia, il terzo punto all’ordine del giorno è rinviato a mercoledì 19 settembre.

Verbale n.17
Il giorno 3 del mese di ottobre, dell’anno 2007, alle ore 18,30 il Comitato si riunisce per discutere(......................................................) Aperta la seduta, la discussione si avvia sull’urgenza di definire i termini della denuncia, anche in assenza della documentazione a supporto. In questo caso la denuncia predisposta va corredata di una relazione che illustri nel complesso la questione “nitrati” .......................)

Verbale n.18
Il giorno 12 del mese di ottobre dell’anno 2007, alle ore 18,30, (...........)
urgenza dell’avvio di un serio studio del fenomeno su tutto il territorio.

Verbale n.19
Il giorno 25 del mese di ottobre dell’anno 2007, alle ore 18,30, in apertura di seduta viene comunicato che in data 15.10 è stata inoltrata la lettera al Prefetto e, per conoscenza, al sindaco per richiedere la “partecipazione pubblica ai processi decisionali in materia ambientale (...................................) Si passa a questo punto alla lettura dell’esposto / denuncia da inviare alla Procura, al Prefetto, alla AUSL.
I presenti appongono la firma sulle singole copie.
La raccolta delle firme procederà per una settimana, trascorsa la quale l’esposto / denuncia sarà spedito ai singoli intestatari. (.................................)

Verbale n.20
Il giorno 8 del mese di novembre, dell’anno 2007, alle ore 18,30, (..............)
Nessuna soluzione provvisoria può escludere la ricerca delle cause che hanno determinato la comparsa del fenomeno e quindi l’individuazione dei responsabili a cui addebitare il risarcimento dei danni. (...............)
Questa è la sostanza dell’esposto/denuncia che il CO.CI.T.R.I.A. TE.MA. ha inoltrato in data odierna al Prefetto, all’Assessore per la Tutela del Territorio e dell’Ambiente di Palermo, e alla Direzione dell’Ufficio per il Controllo della Salubrità dell’Ambiente presso la AUSL di Trapani. (.................)non si esclude il pericolo che il fenomeno si estenda in futuro in tutto il territorio. (.................................)

Verbale n.21
Il giorno 9 del mese di novembre, dell’anno 2007, alle ore 18,30, aperta la seduta, si commenta e si annota l’ultimo adempimento con il quale si è completata la procedura relativa alla denuncia: in data odierna alle ore 15.00 è stata consegnata al Comando della Stazione dei Carabinieri di Mazara del Vallo la denuncia contro ignoti

Verbale n.22
Il giorno 14 del mese di novembre dell’anno 2007, alle ore 16,30(..........................)Dalle testimonianze ascoltate si ha conferma dell’abbassamento della falda, dove da parecchi anni si registra salinità, attestata da uno studio dell’Università di Palermo effettuato negli anni 80.
L’altra falda non ha vita più tranquilla, dato che le cave presenti sul territorio sono così profonde da toccarla. (.....................)L'autorità che amministra la città dovrebbe denunciare gli inquinatori, perché ne rispondano penalmente e provvedano, a carico personale, al risanamento ambientale.
Il CO.CI.T.R.I.A. TE.MA. si è sostituito all'autorità che amministra la città, ed è stato costretto, in sua vece, a presentare denuncia alla stazione dei Carabinieri della Città chiedendo che si provveda ad individuare i responsabili dell'inquinamento e a perseguirli nelle forme di legge .

Verbale n.24
Il giorno 11 dicembre dell'anno 2007, alle ore 18,30 si riunisce(.................)
Tutto il territorio è compromesso e si perde tempo e denaro a cercare ciò che non può essere trovato, quando l'unica e prima cosa da fare sarebbe stata quella di avviare la ricerca delle cause dell'inquinamento e procedere ad inchiodare i colpevoli alle responsabilità per poi obbligarli al risanamento ambientale. Come da legge.

Verbale n.25
Il giorno 8 del mese di gennaio dell'anno 2008, il comitato si riunisce alle ore 18,30 (..........................................................................)
Si ritorna a parlare delle cause che hanno potuto generare il fenomeno e si fa riferimento ad una interrogazione presentata in consiglio comunale nel 1997 dall'allora consigliere Andrea Anselmi, intorno ai rifiuti tossici (.............................)
A supporto si ricorda che l'istituto commerciale di Mazara del Vallo condusse forse nello stesso tempo uno studio del territorio che portò alla stessa individuazione, e che tale studio si concluse con una tavola rotonda alla quale, autorevolmente, presenziò il compianto Paolo Borsellino.

Verbale n.28
Il giorno 29.01.2008 il comitato si riunisce alle ore 18,30 per commentare i risultati dei tre incontri realizzati all' AUSER nelle date: 17.01.2008 - 24.01.2008 - 25.01 2008.(....................................................................)
Il primo incontro si è aperto con l'esame a largo spettro del “problema nitrati”, a cura di Ivan Angelo, il quale ha anche ipotizzato cause e soluzioni. L'informazione sulle azioni o mancate azioni dell'amministrazione, sulle richieste avanzate dal Comitato ai vari livelli istituzionali è stata curata da Giovanni Giaramidaro, che ha evidenziato la particolare rilevanza penale dell'inquinamento (...........................................................................)
Si passa, quindi, alla definizione dell'iter da seguire per procedere nell'azione di monitoraggio, onde giungere ad un campione rappresentativo della realtà esaminata.
Il tutto perché i cittadini arrivino a prendere coscienza dell'entità del fenomeno ed esercitino un'azione di pressione sull'amministrazione, che da troppo tempo finge di agire con un attivismo di parole. E non sempre chiare.
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L'azione di pressione è stata esercitata
Il Comitato

sabato 16 febbraio 2008

Tutte le città campionate per una classifca in un'inchiesta sull'acqua pubblicata dal quotidiano "La Repubblica" del 18 luglio 2007










Le nove città classificate con appena la sufficienza, sulla base di una valutazione tecnica generale, hanno l'acqua con una concentrazione di nitrati che va da un minimo di 1,3 mg/l, registrato a Bologna, a un massimo di 27 mg/l, registrato a Milano, dove i valori delle rimanenti sette città sono in generale entro i 10mg/l, eccezion fatta per Torino con 12 mg/l.

Valutazione sui primi risultati delle analisi

Intervento di Silvana Mannone - giovedì 7 febbraio 2007 - AUSER di Mazara del Vallo

Siamo fuori dal mondo. Chiusi nell'esperienza locale, accettiamo tutto quello che accade e lo giudichiamo normale per il solo fatto che accade. Ci lamentiamo qualche volta, ma alla fine lasciamo che le cose vadano come vanno, governate da un destino che fa piombare su di noi, ineluttabilmente, sia male che bene. Più volte è male, ma non lo riconosciamo in quanto tale, perché non ci guardiamo intorno a cercare il confronto.

E così capita che un cittadino si senta sicuro se, analizzata l' acqua che esce dal rubinetto di casa, scopre che contiene la più bassa concentrazione di nitrati registrata in città, in questo tempo di mega-proliferazione di nitrati.

Ed è di 25mg/l la più bassa concentrazione, ed è stata registrata solo in due casi, mentre il valore più costante e 40mg/l. Ad oggi.

Ed anche questo valore non preoccupa: il limite massimo accettabile per legge è 50 mg/l.

Se poi si pensa che la deroga autorizza ancora per un anno (fino al 31 dicembre 2008) la distribuzione di acqua a concentrazione 90mg/l, chi beve acqua a 50 mg/l sta pure tranquillo.

Ma si è fatto un confronto con l'acqua che bevono altri cittadini in altre città di questa stessa Italia?
Conservo le pagine del quotidiano ”La Repubblica” di mercoledi 18 luglio 2007, che, in un'inchiesta dedicata all'acqua, riporta i dati analitici delle città campionate per una classifica.
A partire dal nord, con Milano, e a finire al sud, con Palermo, tutte le città contengono una concentrazione di nitrati che lontanamente i cittadini di Mazara del Vallo possono immaginare.
La più bassa percentuale di nitrati presente a Mazara non si registra, infatti, neanche nell'ultima delle città in graduatoria.

Le nove città classificate con appena la sufficienza, sulla base di una valutazione tecnica generale,hanno l'acqua con una concentrazione di nitrati che va da un minimo di 1,3 mg/l, registrato a Bologna, a un massimo di 27 mg/l, registrato a Milano, dove i valori delle rimanenti sette citta sono in generale entro i 10mg/l, eccezion fatta per Torino con 12 mg/l.

Mazara del Vallo è fuori ogni classifica. Non è prima, non è ultima. E' cosi lontana che scivola oltre lo zero assoluto.

I cittadini che bevono acqua oltre i 90mg/l, non possono ancora aspettare!
Il sindaco scava pozzi da quando l'ha dichiarato nella relazione con la quale ha ottenuto la deroga dall'assessorato regionale. Quanti mesi? Sette mesi per trovare l'acqua miracolosa da miscelare con quella velenosa e distribuirla a 50 mg/l a tutti i cittadini. Sì, a tutti, non soltanto a quelli che abitano nelle zone di Trasmazzaro e Tonnarella, perché il valore/limite è già stato superato in altre zone della città.

E poi, anche se fosse, è un destino che a Mazara del Vallo, si debba bere acqua al limite massimo consentito?

Un miracolo, di quelli che trasformano i pani in pesci, solo un miracolo potrà fare uscire acqua potabile dai rubinetti delle case dei cittadini di Mazara del Vallo.

Viviamo con il paraocchi, vediamo non più avanti del nostro naso.

Verbale n.29

Il giorno 5 del mese di febbraio alle ore 18,30 il Comitato si riunisce per programmare il nuovo ciclo di incontri da realizzare all'AUSER.

Aperta la seduta, viene comunicato che il presidente dell'AUSER, verificato l'interesse dei soci sul problema dell'acqua ai nitrati, ha chiesto al comitato di realizzare altri incontri.
Vagliata la richiesta, si ritiene di accettare l'invito e si programma di aprire un nuovo ciclo di incontri che si terranno entro il mese di febbraio, con cadenza settimanale.

Si decide di dedicare alla illustrazione dei dati raccolti il primo degli incontri del nuovo ciclo: con uso di computer, proiettore e schermo, si potrà mostrare la mappa virtuale sulla quale sono stati riportati i dati raccolti, visionabili con un clic.

Si tratterà di creare qualche grafico che illustri le percentuali delle concentrazioni di nitrati registrate, in modo da arrivare ad una prima valutazione dei risultati, valutazione che sarà effettuata anche in relazione a dati tratti da una inchiesta pubblicata dal quotidiano “La Repubblica”.

Messo a punto il tema dell'incontro e affidati i compiti ai relatori, si passa alla pianificazione degli incontri successivi e, a grandi linee, se ne definiscono i temi.
Il calendario e così fissato:
I incontro giovedì 7
II incontro giovedì 14
III incontro giovedì 21

Si passa, quindi, alla definizione dell'iter da seguire per procedere nell'azione di monitoraggio, onde giungere ad un campione rappresentativo della realtà esaminata.
Il tutto perché i cittadini arrivino a prendere coscienza dell'entità del fenomeno ed esercitino un'azione di pressione sull'amministrazione, che da troppo tempo finge di agire con un attivismo di parole. E non sempre chiare.
La seduta è tolta alle ore 20,30
Il Comitato

martedì 12 febbraio 2008

Dai giornali: delibera di giunta 08.02.2008

Marsal@it
Martedì, 12 Febbraio 2008 ore 16:55

Acqua: stato d'emergenza a Mazara
Notizie dalla provincia

La Città di Mazara del Vallo ha richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza a causa della criticità dell'approvigionamento idrico. La Giunta ha conferito all'ufficio legale comunale il mandato per denunciare ignoti e costituirsi parte civile per il recupero dei danni, patrimoniali e non, provocati alla città a causa del problema nitrati.

Ecco il testo della delibera

PREMESSO che il comune di Mazara del Vallo, per l’approvvigionamento idrico della città, attinge solo da pozzi sparsi nel proprio territorio, così come i comuni limitrofi, in forza dell’ampiezza del bacino imbrifero;
CONSTATATO che la qualità media delle acque potabili negli ultimi anni è degradata, per la pre-senza di nitrati, in concentrazione sempre più elevata, fino al superamento del limite di 50 mg./lt. nei tre pozzi di Cda Ramisella;
VERIFICATO che il suddetto andamento non regredisce né appare circoscrivibile, e bisogna ipotiz-zare pertanto che, anche la qualità dell’acqua spillata dagli altri pozzi, stante le caratteristiche di ba-cino, potrebbe subire lo stesso tipo di degrado rilevato in Cda Ramisella;
CONSIDERATO che deve essere assolutamente salvaguardata la qualità e la quantità delle acque potabili del nostro bacino, il cui livello di falda, rilevato nell’ultimo decennio, si è notevolmente abbassato, mentre si è dovuto e si deve far fronte ad un crescente fabbisogno;
RITENUTO che i cittadini di Mazara e l’Amm/ne Comunale, stanno subendo un grave danno, non solo economico, a causa di tale stato di cose, provocato presumibilmente dall’indiscriminato uso di fertilizzanti agricoli, come riconosciuto dai molti esperti interpellati;
DATO ATTO che L’Amm/ne Comunale ha ottenuto, fino al 31.12.2008, la deroga del livello massimo di concentrazione di nitrati ammissibile nelle acque utilizzabili per la distribuzione a 90 mg./lt. e, per far fronte allo stato di cose, ha avviato un programma di ricerca di nuove fonti, stan-ziando le somme per la costruzione dei presidi d’emungimento, per la costruzione delle condotte d’adduzione alla città, nonché per l’acquisto di un depuratore ad osmosi inversa, completo d’impianto di scarico, per le acque del pozzo “Ramisella 1”;
RITENUTO che, nel medio e lungo termine, la tutela della qualità è quantità delle risorse idriche non può che ottenersi mediante il rigoroso controllo del territorio di bacino, in azione congiunta con i comuni limitrofi di Petrosino e Marsala e con gli Enti e le Autorità preposte alla vigilanza, perché siano rispettate le norme che regolano l’uso dei fertilizzanti e dei fanghi in agricoltura, come indica la relazione dell’avv. Francesco Aleo, assunta al n. 8784 del Prot. Gen., il giorno 06.02.2008;
DATO ATTO che L’Amm/ne Comunale con i competenti Uffici, ha pubblicizzato ampiamente, con ogni locale mezzo mass-mediatico, il reale stato di cose, al fine di sensibilizzare i soggetti a rischio perché adottassero le opportune cautele nell’uso potabile delle acque della rete idrica, facendosi sem-pre supportare dagli Enti e le Autorità preposti alla salvaguardia della salute;
VISTO l’art.8 del Decreto del Direttore Generale dell’Assessorato per la Sanità – Dipartimento I-spettorato Regionale Sanitario della regione Siciliana n.02928 del 28/12/2007 che testualmente reci-ta: ”L’Assessorato Regionale all’Agricoltura e Foreste, di concerto con l’Assessorato Regionale Ter-ritorio e Ambiente, dovrà trasmettere apposita relazione al Sindaco del Comune della Città di Mazara del Vallo, allo scrivente Servizio 1 di questo Dipartimento I.R.S., al Ministero dell’Ambinente e Tutela del Territorio e al Ministero della Salute, circa le iniziative e/o interventi di competenza espe-riti per la risoluzione della problematica relativa alla presenza dei nitrati nel territorio di che trattasi;
CONSTATATO che tutto ciò che rientrava nei poteri dell’Amm/ne Comunale è stato posto in es-sere, per evitare ai cittadini i disagi derivanti da quanto in narrativa, mentre nessun aiuto, in atti, è venuto dagli organi preposti alla tutela ed al controllo del territorio, sia per comprendere la di-mensione del fenomeno, definire e localizzarne le cause, sia per adottare le iniziative necessarie a scongiurare altri innalzamenti di concentrazione dei valori dei nitrati nelle acque di falda;
RITENUTO che tale opera d’accertamento capillare esula dai poteri dell’Amm/ne, perché com-prende aree poste fuori della propria potestà territoriale, e può essere svolta solo dagli Enti e le Au-torità sovracomunali indicati nella succitata relazione dell’avv. Francesco Aleo;
APPRESO con grande apprensione, attraverso la nota prot.llo n. 487 del 29.091.2008 dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, che il degrado ambientale riguarda an-che le acque superficiali della diga Trinità, nelle quali è stata riscontrata la presenza di alga tossica (planktotrix rubescens) in concentrazioni oltre il limite consentito della Di-rettiva DIRS/1/02053 del 08.05.06 e che lo sversamento di tali acque per il sovrappieno della diga porterà inevitabilmente le suddette alghe nell’alveo del torrente Delia e quindi sulle nostre coste, non si sa con quali esiti e quali pericoli per la salute pubblica;
RICHIAMATA la Delibera n.75/GM del 26.04.2007 con cui è stato chiesto che fosse proclamato lo “Stato d’Emergenza”;
DELIBERA
1) Di tornare a chiedere, per l’evidente vulnerabilità ai nitrati, delle falde, che sia proclamato lo “STATO D’EMERGENZA E TUTELA DELL’INTERO BACINO IDRICO DI MAZARA DEL VALLO”, unica fonte d’approvvigionamento potabile della città;
2) Di chiedere agli Enti citati all’art.8 del Decreto del Direttore Generale dell’Assessorato per la Sa-nità – Dipartimento Ispettorato Regionale Sanitario della Regione Siciliana n.02928 del 28/12/2007, di ottemperare al disposto del predetto art.8 con la trasmissione al Sindaco dell’apposita relazione circa le iniziative e/o interventi di competenza esperiti per la risoluzione della problematica relativa alla presenza dei nitrati nel territorio di Mazara del Vallo;
3) Di intraprendere ogni iniziativa utile, perché siano eseguiti dai competenti organi statali e regiona-li, con i mezzi conosciuti, tutti gli accertamenti necessari per individuare le cause che hanno determi-nato il superamento del limite di 50 mg./lt. nella concentrazione dei nitrati presenti nelle acque di fal-da;
4) Di dare mandato al proprio Ufficio Legale di predisporre ogni azione di denuncia di quanto in nar-rativa, anche al fine della costituzione di parte civile contro ignoti, dell’Amministrazione, per il recu-pero dei danni d’ogni genere, patrimoniali e non, provocati alla città di Mazara del Vallo;
5) Di trasmettere la presente Delibera, per le competenze:
al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile;
all’Assessorato Regionale alla Sanità;
all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente;
all’Assessorato Regionale all’Agricoltura;
all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente;
all’Agenzia Regionale per la Protezione Civile;
alla Prefettura di Trapani e ad ogni Ente Statale e Regionale che si riterrà necessario.

lunedì 4 febbraio 2008

Verbale n.28

Il giorno 29.01.2008 il comitato si riunisce alle ore 18,30 per commentare i risultati dei tre incontri realizzati all' AUSER nelle date:
17.01.2008 - 24.01.2008 - 25.01 2008.

A chiusura del primo ciclo di incontri appare a tutti positiva l'azione di sensibilizzazione svolta su un pubblico indubbiamente già motivato e ben disposto ad accogliere la proposta di mobilitazione.

Il primo incontro si è aperto con l'esame a largo spettro del “problema nitrati”, a cura di Ivan Angelo, il quale ha anche ipotizzato cause e soluzioni. L'informazione sulle azioni o mancate azioni dell'amministrazione, sulle richieste avanzate dal Comitato ai vari livelli istituzionali è stata curata da Giovanni Giaramidaro, che ha evidenziato la particolare rilevanza penale dell'inquinamento.

Nel secondo incontro, tenuto da Silvana Mannone, si è ripercorsa a grandi linee la storia del comitato per presentare l'azione attuale come continuazione di un percorso volto alla riappropriazione del controllo sul territorio, del diritto di partecipazione ai processi decisionali in materia ambientale. Un appello, dunque, a divenire cittadini attivi, come si fece quando si raccolsero 4.016 firme per richiedere il referendum e opporsi all'insediamento della distilleria Bertolino in territorio di Mazara del Vallo.

Un invito, adesso, a collaborare alla campagna di monitoraggio dell'acqua per scuotere l'amministrazione e obbligarla ad aprire gli occhi su una verità che non si può più nascondere: il territorio ha subito un'aggressione che non può più sostenere e il danno passa direttamente al cittadino attraverso un'acqua che è divenuta veleno.

Nell'incontro conclusivo, che si è giovato della presenza del chimico dott. Antonino Maniscalco e dell' ing. Giuseppe Angelo, titolare dello studio “Servizi di Gestione Tecnica del Territorio”, i soci dell'AUSER hanno avuto la possibilità di assistere all'analisi dei campioni di acqua prelevata dai rubinetti di casa propria per verificare, nella condivisione dei risultati, l'entità del fenomeno, in base ai punti di prelievo dei campioni.

Il monitoraggio, anche se incompleto, è tuttavia abbastanza indicativo di una costante del fenomeno che si attesta su livelli alti di concentrazione, con punte di 100 mg/l. Qualcosa di più si otterrà a conclusione del monitoraggio, che sarà completato con un calendario e modalità in via di definizione.

All'indomani dell'incontro conclusivo del ciclo, il comitato ha provveduto alla registrazione dei dati sulla mappa virtuale predisposta. Ogni cittadino, accedendo al blog, può conoscere la percentuale di nitrati presente nei punti di prelievo dei campioni.

Concluso alle ore 20.00 l'esame, con un bilancio positivo, si aprono nuove piste di lavoro e si ipotizzano nuovi incontri.

Il Comitato