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lunedì 16 giugno 2008

Il paese a due motori

(e.mail ricevuta domenica 15.06.2008)

Dopo la lettura dell'intervista a Stefano Bonacasa mi son cadute le braccia. Vi seguo leggendo spesso le notizie sul vostro blog ed oggi ho deciso di inviarvi questa mail.

Nella bassa bergamasca, dove risiedo, una quindicina di anni fa c'è stato il problema dell'atrazina nell'acqua, che non è da meno rispetto ai nitrati, nel giro di sei mesi è stato tutto risolto. Come? Innanzitutto nel periodo dell'emergenza, che ha interessato venti piccoli comuni con un totale di 150 mila abitanti, i sindaci si sono fatti carico di distribuire acqua potabile porta a porta a tutte le famiglie.

Successivamente sono stati collocati i depuratori ai vecchi pozzi, questo dopo un mese, ed infine sono stati trivellati nuovi pozzi consortili più a monte (le montagne con falda acquifera non inquinata ci sono anche in Sicilia) che nel giro di sei mesi hanno incominciato a funzionare regolarmente.

Da allora, l'acqua viene analizzata tutti i giorni
, non abbiamo più avuto acqua inquinata.

Ho voluto raccontarvi raccontarvi ciò perchè quando si dice che il paese va a due motori noi del Sud ci offendiamo ma, purtroppo è vero, ed è così in tutte le cose ed io abito qui da 38 anni e posso parlarne con cognizione di causa.

Forza cari concittadini lottate per portare la nostra cara Mazara ad un livello più alto perchè se lo merita. I nostri amministratori non possono trattare in questo modo la nostra Città. Un Caro saluto Andrea Asaro

giovedì 12 giugno 2008

Verbale n.43

Il giorno 11 del mese di giugno dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 18,30.
La seduta si prospetta breve per impegni di uno dei partecipanti e pertanto viene soltanto presa in considerazione la proposta di adattare il post “Verbale n. 42” ad articolo giornalistico per la pubblicazione su uno dei giornali locali.

Si commentano le apparizioni televisive dei candidati alle provinciali, negli spazi autogestiti, e si conviene sulla pochezza delle dichiarazioni, dalle quali si evince assenza di progetto, incapacità di inquadrare in un contesto provinciale e in un orizzonte nazionale gli squallidi e circoscritti interventi che si impegnano a fare.

Sotto le parole il saccheggio, vestito di servizio al cittadino, del quale non conoscono bisogni e sogni, se non quelli che essi stessi possono cavalcare per soddisfare e inseguire i propri.

Non conoscono, per le cose che dicono di voler fare, neanche quali sono le reali competenze assegnate alle province.

La quasi totalità dei propositi, che dicono essere a base del loro fantomatico programma, sono di competenza dei comuni, delle regioni o dello stato e non delle province.

Molti i candidati senza militanza né fedeltà politica. Alcuni di loro, infatti, negli ultimi dieci anni sono passati senza pudore, ripetutamente, da un partito all'altro ponendo in essere un comportamento giudicato ignominioso una volta, quando i partiti erano ritenuti inavvicinabili dai più superficiali.

I pochi che hanno competenza -che sono presenti nella società civile e che ancora credono nell'appartenenza politica- rinunciano a torto a proporsi in prima persona, a scendere nell'agone politico e così danno spazio a chi non è competente e non crede assolutamente in nulla.

Alla fine i cittadini, che pur si lamentano della politica, o meglio dei politicanti, ad ogni tornata elettorale aboccano all'amo e si lasciano sacrificare agli altari degli eletti.

Dove sono gli intellettuali? Perché non si assumono le responsabilità, perché non partecipano attivamente alla vita politica dando in tal modo speranza ai cittadini che hanno bisogno della loro presenza per avere una amministrazione giusta, competente e fattiva?

Si avvitano su se stessi, edonisticamente si compiacciono della loro sterile conoscenza e si limitano soltanto a produrre una sterile critica.

Sarà poi vero che tutti gli spazi della politica sono stati invasi dai barbari?

Non ci resta che piangere.

Sono le 19,30. La seduta è tolta.

mercoledì 11 giugno 2008

Il parere di Stefano Bonacasa


Stefano Bonacasa è agronomo e vive a Mazara del Vallo dove gestisce un centro di servizi per l’agricoltura.

Comitato
Per le sue competenze professionali e per il genere di prodotti che, grazie alla sua attività, fornisce ai clienti - quasi tutti coltivatori diretti e/o proprietari di aziende agricole- pensa che la presenza di nitrati in percentuale così alta nell'acqua dei pozzi di Ramisella abbia a che fare con scorrette pratiche agricole?
S. Bonacasa
Sì, è possibile. I nitrati da concimi sono un problema che ha radici antiche. Gli orticultori e i serricultori negli anni '70 e '80, con tecniche di irrigazione a scorrimento o a manichetta e il concomitante utilizzo di concimi in eccesso, è probabile che abbiano compartecipato all’inquinamento da nitrati nella nostra falda freatica.
La falda dalla quale attingono i comuni di Mazara, Marsala e Petrosino è come un grande lago sotterraneo ma, probabilmente, con scarsi affluenti, e così avviene che oggi si risentono gli effetti di quelle pratiche scorrette. Quanto affermo potrebbe essere dimostrato da uno studio sulla falda e attraverso analisi che consentano la datazione dei nitrati presenti in falda.
A oggi non mi risulta che alcuno dei comuni interessati abbia commissionato uno studio scientifico serio per conoscere la nostra falda freatica.
Comitato
La fertilizzazione delle serre e degli orti irrigui nel comprensorio possono incidere nella determinazione del fenomeno?
S. Bonacasa
È probabile. Personalmente ipotizzo la concomitanza di più fattori nella determinazione dei nitrati, fra questi vi è la pratica di disinfezione dei terreni con il bromuro di metile. Questa tecnica consiste nella fumigazione dei terreni con questo gas che disinfetta da funghi e batteri nocivi , consentendo le coltivazioni intensive e la monocoltura. Purtroppo come effetto collaterale determina la rapida mineralizzazione dell'azoto e , quindi un aumento dei nitrati in falda.
Oggi l'uso del bromuro di metile è vietato. Vorrei essere rassicurato dalle istituzioni competenti al controllo che REALMENTE tale pratica sia scomparsa.
Da un ventennio con l’avvento degli impianti a goccia si ha non solo un consistente risparmio idrico ed energetico, ma anche un minore dilavamento di minerali in falda.
Ecco perché mi sarei aspettato studi della falda, analisi di datazione dei nitrati, ma anche analisi di altri microelementi collegabili all’industria enologica, alle distillerie o ad altre industrie del territorio potenzialmente inquinanti.
Comitato
In merito ha delle informazioni da fornire?
S. Bonacasa
Un agricoltore marsalese che ha un pozzo a poca distanza da una nota cantina mi ha riferito che l'acqua che emunge da quel pozzo da qualche tempo è divenuta saponosa, ha strani odori e colori. Lo stesso mi ha raccontato che tempo addietro, avendo subito un controllo nella sua azienda agricola da parte di alcuni funzionari statali per il suo pozzo, coglieva l’occasione per riferire dell’inquinamento riscontrato e invitava i suddetti controllori ad analizzare e verificare la qualità dell'acqua del pozzo.
A distanza di anni aspetta ancora una risposta….
Comitato
Quindi si può pensare anche a un inquinamento di tipo industriale?
S. Bonacasa
Lo posso ipotizzare.
È risaputo che un’industria potenzialmente inquinante deve spendere molto per dotarsi di indispensabili impianti di depurazione e nel contempo, quando gli impianti sono accesi, deve spendere altro denaro per la regolare depurazione.
La tentazione di fare “un bypass abusivo” che scarica sottoterra è troppo forte, i controlli da parte delle autorità competenti molto rari, la possibilità di incappare nelle maglie della giustizia inesistente.
L’importante è “che le carte siano a posto”.
Comitato
Gli strumenti ci sono, manca la volontà. Siamo la patria del diritto, facciamo sempre nuove leggi. Si dovrebbe istituire un ministero per la delegislazione: è possibile che per impostare una difesa, un ricorso, una contestazione, prima di arrivare al punto bisogna sempre richiamare un articolo o piu articoli precedenti? Non c'è certezza del diritto. Sulle cave, sulle torbiere si cominciò a legiferare già nel 1700, ebbene questa legge c'è ancora.
Nelle altre nazioni la nuova legge è comprensiva di tutto.

Comitato
Tutto ha un motivo: si dà la possibilità della scappatoia.
Ritornando ai controlli, nelle occasioni in cui questo comitato ha cercato di dipanare la matassa - richiedendo, in collaborazione con l'Auser, chiarimenti a funzionari - ha ottenuto una serie di informazioni relative soltanto a normative, prescrizioni, contributi, e, a richiesta, vaghe risposte in ordine ai controlli. Ci siamo fatti l'idea che essi avvengano sulla carta e tutti sanno quanto sia facile tenere a posto un falso registro. Finché non si fa la differenza fra chi opera correttamente e chi elude leggi e prescrizioni, nulla potrà cambiare. Intanto si mantengono in piedi carrozzoni: un ufficio, più di venti persone, a volte un dirigente per ogni impiegato. Ma non fanno nulla.

Comitato
Ritornando al problema di cui ci stiamo interessando, secondo lei, cosa dovrebbe fare il comune?
S. Bonacasa
Programmare ed effettuare una serie di incontri con persone competenti, attivare tutte le istituzioni e, dopo, vedere il da farsi. Tante le misure: trovare altri pozzi, datare i nitrati, effettuare analisi di altri microelementi, la cui presenza o assenza potrebbe favorire la lettura del fenomeno e l'individuazione delle cause, scoprire quanta acqua ci resta nella nostra falda, sapendo che nell’ultimo ventennio il livello si è abbassato moltissimo.
Comitato
Si preoccupano che facendo le analisi complete emerga una verità scottante, difficile da gestire.
S. Bonacasa
Di fronte a un problema così grande, si parla solo di altri pozzi per diluire i nitrati in eccesso.Un atteggiamento miope, da persone piccole piccole.
Comitato
A quanto pare il comune ha incaricato tre chimici, ma non si sa chi sono. È una dichiarazione di Giampiero Giacalone. Il vicesindaco si è spinto a prendere impegni pubblici, ma si sta candidando alla provincia e, se si dimette, allora le promesse..........
Comitato
Si può parlare di speranze?
S. Bonacasa
Ma da dove possono venire?
Comitato
Un nuovo ministro, Brunetta, ha parlato di fannulloni che non devono essere protetti. Lo diciamo tutti, ma poi intervengono i sindacalisti in difesa dei fannulloni.

Intervista rilasciata in data 13 maggio 2008

Verbale n.42

Il giorno 3 del mese di giugno, dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 18.00.
Aperta la seduta si discute dell'opportunità -fornita dall'attuale tornata elettorale per il rinnovo delle cariche provinciali- di richiedere ai candidati l'assunzione di impegni in ordine alla soluzione dell'emergenza idrica a Mazara del Vallo.

Vogliamo sentire cosa ne pensano i vari candidati e cosa si impegnano a fare in ambito provinciale, anche perché il problema non riguarda la sola città di Mazara del Vallo, ma anche i comuni limitrofi.

I candidati che hanno ricoperto cariche comunali e nei rispettivi ruoli non sono riusciti a fare nulla dovranno dimostrare che nel nuovo ambito di intervento hanno soluzioni da avanzare: quella provvisoria (ancora siamo costretti a chiedere la provvisoria!) e quella definitiva. Altrimenti perché dovremmo votarli?

Ci aspettiamo delle dichiarazioni e, se si aprirà un dibattito al quale siamo pronti ad intervenire. sarà inevitabile una domanda sull'Ato Idrico, di cui poco si parla, così i cittadini potranno conoscere la posizione che i singoli candidati intendono assumere rispetto a questo nuovo carrozzone.

La nuova presidenza della Regione già si è espressa contro gli Ato Rifiuti e abbiamo ascoltato e letto le dichiarazioni di Lombardo: gli Ato che ancora non hanno preso il via saranno soppressi insieme a quelli che hanno dato scandalo per il cattivo funzionamento.

Facciamoli impegnare in tal senso anche per l'Ato Idrico, chiediamo che l'acqua rimanga pubblica.

Alle richieste del Comitato dovranno seguire delle risposte. In campagna elettorale ogni parola è un voto: ascoltiamo e poi inchiodiamo agli impegni assunti. Altrimenti a casa, questi nostri impiegati! Alla Beppe Grillo.

Intanto i candidati abbiamo cominciato a sentirli: parlano di illuminazione, di strade, colmate....tutti interventi accessori, rispetto a quelli necessari e indispensabili. Perché non parlano di acqua?

Ma tutto questo dovrà finire. Se una legge di natura regola la crescita della specie in modo tale che il riequilibrio scatta come un automatismo, indipendentemente da un comportamento consapevolmente finalizzato, applicando la stessa legge al campo delle organizzazioni sociali, dobbiamo ritenere che nell'analogo economico questo è il momento del riequilibrio e il meccanismo che lo fa scattare è la mancanza di risorse finanziarie.

Questa legislatura sarà la legislatura del federalismo fiscale, perché Bossi su questo punto non demorderà. In regime di federalismo fiscale gli enti locali, comprese le regioni, si amministreranno con quel 50% delle risorse che rimangono, allora i cittadini chiederanno che si registri ogni cosa.

La spesa deve essere diminuita, tutti i carrozzoni, come gli Ato, devono scomparire. Gli enti inutili sono un buco nero, una macchina mangiasoldi, se solo si pensa che un amministatore unico guadagna 120.000 euro all'anno! Quanto un ministro.

La spesa pubblica è incontrollabile. Scoppiato lo scandalo delle illecite appropriazioni sui finanziamenti statali, che ha evidenziato lo sperpero del denaro pubblico, con il federalismo fiscale le amministrazioni locali potranno disporre solo dei proventi che vengono dai cittadini amministrati e saranno costrette a spenderli e a investirli sullo stretto controllo dei cittadini. Finalmente finiranno gli sperperi e le ruberie.

La logica secondo la quale un'azienda se non produce va ristrutturata o chiude, deve valere, una buona volta, nel pubblico.

Nel settore dei trasporti, da quando le ferrovie sono gestite da privati (lasciamo da parte la discussione sull'opportunità della privatizzazione) è avvenuta una razionalizzazione e si cominciano a fare quegli interventi che prima, pur se ritenuti necessari, non erano stati fatti. Assisteremo fra poco alla soppressione del ramo secco costituito dalla tratta Alcamo-Mazara del Vallo, il cui costo rispetto ai ricavi è sette volte maggiore. Già nella stazione di Mazara del Vallo sono stati trasferiti capostazione e personale.

A S.Ninfa, dove prima c'era la stazione, oggi c'è un ovile. Latte e ricotta in stazione, da quando non passa più il treno!

Nella linea Milano-Lecco tutte le stazioni sono chiuse, ciò significa che prima c'erano le risorse e si spendeva, ora che si è proceduto alla razionalizzazione, le stazioni sono state chiuse, ma qui l'accesso è impedito da barriere di lamiera saldata per evitare la microcriminalità.

Assisteremo ad una svolta in Sicilia. Lo fa sperare la presenza nel governo regionale di due magistrati: Giovanni Ilarda e Massimo Russo, magistrati che potranno trasferire nell'esercizio della pubblica amministrazione l'integerrima esperienza professionale, garantendo in tal modo ai cittadini siciliani finalmente equità, giustizia e trasparenza ( noto detto “ per fare giustizia è necessario un carabiniere per ogni cittadino”)

Inoltre la scelta di un magistrato antimafia, Massimo Russo, alla guida della sanità, indica la volontà di Lombardo di dare un preciso segnale: “ l'era Cuffaro è finita”.

E tutto questo solo per mancanza di risorse finanziarie. Se fosse perdurato il vecchio regime............, ma il limite è stato superato e per fortuna inizia il tempo del riequilibrio.

La politica italiana, a seguito di fatti nuovi come la nascita della Lega e di Forza Italia, è stata costretta a misurarsi con due personaggi, Bossi e Berlusconi, che hanno rinnovato i rapporti politici. Rivoluzione copernicana, accelerazione vertiginosa.

La Lega nord nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ottiene più del 30%, è un partito di massa. Perché tutto questo credito, quando alimenta la xenofobia? Perché assicura i servizi, tutto funziona alla perfezione.

Berlusconi ha consentito solo alla Lega e all'Mpa di apparentarsi, però l'Mpa non può avere il successo della Lega se in Sicilia tutto non funziona.

I settori dello spreco sono sanità e edilizia. La sanità assorbe il 60% del bilancio regionale, il numero delle case di cura private convenzionate con la regione sono il triplo rispetto a quelle della Lombardia.

Allora, se Lombardo deve fare lo stesso percorso politico di Bossi, deve dimostrare di saper risanare le casse garantendo l'efficienza del servizio. Così come, se Berlusconi riesce a eliminare la “munnizza”, salvare l'Alitalia e estirpare la camorra, è possibile che l'Italia venga ripulita da questa ventata di cambiamento.

Ma perché si avvii il meccanismo del federalismo fiscale, ci dovranno essere leggi nuove. Gran parte dei finanziamenti statali verranno meno, anche se una quota compensativa, la quota solidale, verrà garantita, ci saranno i controlli sui risultati.

È di questi giorni l'ammonizione di un cittadino al dirigente dell'ufficio acquedotto che non riesce a garantire il servizio regolare in tutti i quartieri della città:“Lei si salva perche i mazaresi non sono attenti, per tutti i disservizi i cittadini dovrebbero trasferirsi da Mazara del Vallo!”

Dopo una discussione che si è allargata dal governo provinciale al regionale e al nazionale, la seduta è tolta alle 20,40.

sabato 7 giugno 2008

I mercati del contadino


gusto risparmio salute

I mercati del contadino sono una realtà in molte città, anche della Sicilia. Chiediamo cha anche a Mazara si istituisca la giornata della vendita diretta dei prodotti della terra da parte dei coltivatori.

L'iniziativa, nata per arrestare il caro orto-frutta, diviene anche un modo per apprezzare freschezza e genuinità di prodotti.

Si avvia un circolo virtuoso, si modera il viaggio dei prodotti, brevi o lunghi che siano, con risparmio energetico e eliminazione della catena dei passaggi che fa lievitare il prezzo.

Ne ha vantaggio sia il cosumatore che il coltivatore, al quale ultimo si possono chiedere notizie sui modi di coltivazione.

Le domande e le risposte possono avviare il processo di conversione ecologica.
Fa bene alla terra, fa bene all'acqua, fa bene a noi tutti.

giovedì 5 giugno 2008

5 giugno Giornata Mondiale dell'Ambiente


Giardini di Versailles (foto amatoriale)

Oggi Arpa Sicilia apre le porte dei propri laboratori al pubblico. Il Dipartimento provinciale di Trapani offre visite guidate per mostrare il lavoro svolto nelle attività di monitoraggio dell'ambiente. L'occasione è da cogliere al volo, consentirà ai cittadini di Mazara del Vallo di conoscere i dati del monitoraggio dell'acqua in distribuzione nella città. Le verità.

lunedì 2 giugno 2008

Bugie troppe e dalle gambe corte


Avevamo appena denunciato il silenzio della stampa sul perdurare dell'emergenza idrica, ma nello stesso tempo avevamo assolto i giornalisti per il fatto che quando un problema è fermo allo stato iniziale, e di questo accusavamo i politici, difficilmente può rimanere a galla sulla cronaca. Il giornalismo si nutre di novità.
Ma questa notizia dei quattro pozzi scavati e delle prove di portata da fare, sembra vivere di eterna giovinezza. Giampiero Giacalone fa il miracolo: domenica 1 giugno le fa guadagnare ancora una volta gli onori della cronaca. Quando la realtà supera l'immaginazione!
Rimandiamo al post “ A proposito di pozzi....roba da pazzi” (da Archivio clicca aprile. Clicca anche maggio e trovi "Ancora dichiarazioni di intenti")