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venerdì 18 luglio 2008

Verde al confronto

Mazara del Vallo: i mostri


Palermo: le verdi geometrie

martedì 15 luglio 2008

Stroncare o potare?


Mazara del Vallo: si stronca ad altezza pari al primo piano della casa vicina.



Palermo: si pota per far crescere fino al quinto piano del palazzo vicino.

domenica 13 luglio 2008

10.000 lettere per reclamare un diritto

Appendice al post “Verbale n.44”

La protesta sorge spontanea, ma a volte non si concretizza in una azione. Troppi impegni, piccoli intralci fanno perdere l'occasione giusta e la voglia di impegnarsi in prima persona.

Succede anche che la durata del disagio fa alzare il livello di sopportazione, e si finisce con lo stare sempre peggio senza più accorgersene.

Il comitato, che, in materia ambientale, ha assunto l'impegno di lottare per i diritti negati, pur auspicando l'iniziativa indipendente, si rende disponibile ad agevolare i cittadini che, avendo cura della propria salute, volessero far pervenire alle autorità competenti la loro protesta per la presenza di nitrati, oltre il limite di legge, nell'acqua in distribuzione a Mazara del Vallo.

Poiché tutti hanno diritto all'acqua, chiunque può formulare il reclamo e/o la richiesta, in due o più righe, su una pagina da imbucare nella cassetta delle lettere di via Castiglione n.61/b, indirizzo della sede dove hanno luogo gli incontri del comitato.

É necessario che il testo sia sottoscritto e completato con l'indirizzo e recapito telefonico del sottoscrittore, a garanzia dell'autenticità della protesta. Il comitato, conservando le autentiche, assume volentieri l'onere di effettuare otto copie delle singole lettere cui aggiungere in intestazione l'elenco delle autorità, e, una volta raggiunto l'ambizioso traguardo di 10.000, inviarle agli otto intestatari che, si ricorda, sono:

Procura della Repubblica di Marsala
Ministero della Sanità
Ministero dell'Ambiente
Protezione Civile
Assessorato Regionale alla Sanità
Assessorato Regionale all'Ambiente
Responsabile Provinciale ASL n.9
Sindaco di Mazara del Vallo
Sara cura del comitato,

Se la massa non alza la voce, le autorità continueranno a fare orecchio da mercante
, come hanno fatto fino ad oggi.

Non abbiamo altri strumenti. Esercitiamo il diritto alla parola.

Nel rispetto della legge, contro chi non la rispetta, lottiamo per ottenere l'acqua, bene di prima necessità!

Da oggi, con questo appello, è avviata la raccolta della protesta dei mazaresi. Non facciamo passare altro tempo, è urgente risolvere il problema!

lunedì 7 luglio 2008

Verbale n. 44

Il giorno 1 del mese di luglio dell'anno 2008, alle ore 18,30, dopo una pausa di due settimane, torna a riunirsi il comitato.
Registrati gli interessanti commenti all'ultimo post, la discussione si avvia sull'opportunità di una azione di iniziativa popolare volta a scuotere le autorità competenti, silenti a più di un anno dalle prime richieste e denunce.

Il percorso scelto dall'amministrazione è stato quello di differire la soluzione del problema, allungandone i tempi con assoluta indifferenza verso le legittime richieste dei cittadini e prevaricazione dei loro diritti. La richiesta della deroga all'assessorato Territorio e Ambiente ne è la prova evidente.

L'assessorato, che concede la deroga, dimostra di scegliere la stessa linea e, in più, di agire in contrasto con il dettato normativo, come sostiene il presidente dell'Ordine dei Chimici, Eugenio Cottone. Anche la proroga è in violazione di legge, perché atto conseguente e perché in assenza dei presupposti vincolati alla concessione.

Ma, ritornando all'operato dell'amministrazione, che succede con la tardiva presa di coscienza dell'entità e gravità del fenomeno? Il sindaco, per ribaltare la responsabilità, denuncia la regione, che, a suo dire, non ha, a tempo debito, vigilato e provveduto. É la solita storia dello scarica-barile.

Chiede anche il riconoscimento dello stato di calamità con intervento della Protezione Civile. E lo ottiene. Ma può la Regione dar corso agli adempimenti conseguenti senza smentire se stessa, avendo prima concesso Deroga e Proroga?

Per quanto riguarda il giudizio sull'amministrazione comunale, rimane assodata l' incapacità totale di concepire una strategia di azione e confermata l' accusa di avere scelto di tutelare se stessa e non la salute dei cittadini.

Ma se la macchina amministrativa non funziona, una comunità può decidere di togliere la delega e riappropriarsi del diritto a decidere il suo destino.

“Manca il concetto: tu mi consegni una risorsa e io ho il dovere di riconsegnarla migliorata o almeno intatta, come prima. Il cittadino delega: consegna strade, acquedotti, bambini, vecchi, la vita, la qualità della vita, tu, amministratore, non devi rovinare.”

“...Questi conti non si fanno mai. Ora, cosa ci riconsegna questa amministrazione di alterato, per non aver saputo intervenire in quattro anni? Cosa è stato fatto? Sprechi, debiti e brutture con tanto di fanfara.”

I segnali della pochezza questo sindaco li ha dati all'indomani dal suo insediamento: riprese televisive per la piantumazione di una palma, piccone e casco in testa per il via ai lavori su un “francobollo”in forma di spazio urbano con arredo verde e panchine faccia a muro.

Che avviene, invece, oggi nella vicina Salemi, un tempo “muntagni di issu, chissa è Salemi passàtici a rassu “? Si elegge Sgarbi che annuncia come assessore Oliviero Toscano.
Salemi, come prima Gibellina e Segesta, diventerà un centro internazionale di cultura, come possono concepire uomini di intelligenza, “ sì, perché, se tu non capisci, non puoi provvedere”
“ ..e non è grave non avere conoscenze, è necessario avere intelligenza”

“ ...e anche umiltà”


“...E' necessaria l'eccellenza. Al governo i migliori, gli aristoi, come li chiamavano i greci. In Italia l'intelligenza al potere produsse il fenomeno del mecenatismo con l'esplosione del rinascimento. Corsi e ricorsi storici? Se per superare la crisi degli istituti comunali si dovesse passare, evitando gli incidenti di percorso, alle Signorie come un tempo, aprendo le porte agli Sgarbi di turno, sarebbe un nuovo rinascimento.

Indubbiamente un'accelerazione in questa direzione la impone una contingenza non di poco conto: con la crisi economica ogni comune dovrà, come una volta, gestire la spesa con le proprie risorse e sarà costretto a ben agire. Non c'è più l'ICI. Al suo posto, lo stato non dà niente. Per i comuni era un introito importante!

Gli amministratori dovranno essere più attenti, più oculati. Per forza di cose lo standard della classe politica deve migliorare. Ma poiché essa tende a conservarsi, allora è necessario il colpo di genio: è il caso di Salemi.

A Mazara del Vallo l'amministrazione sta a subire il ladruncolo di fili di rame, che con i danni alle centraline dei pozzi peggiora la già grave situazione idrica della città.

Ma è questa l'amministrazione con cui abbiamo a che fare e, visto che le voci isolate non hanno avuto eco, gli sforzi rimbalzano contro un muro di gomma e le denunce sono divenute carta straccia, è giunto il momento di alzare il tiro.

Tutti i cittadini di Mazara del Vallo, che senza colpa stanno subendo le gravi conseguenze dell'inquinamento dell'acqua potabile, diffidino le autorità, preposte per istituzione alla soluzione del problema, ad operare senza più ulteriore indugio per accertare in via definitiva le cause che hanno determinato l'inquinamento e, dopo di ciò, garantire ai cittadini la purezza dell'acqua che ogni giorno hanno diritto a bere.

La lettera va intestata a:

Procura della Repubblica di Marsala
Ministero della Sanità
Ministero dell'Ambiente
Protezione Civile
Assessorato Regionale alla Sanità
Assessorato Regionale all'Ambiente
Responsabile Provinciale ASL n.9
Sindaco di Mazara del Vallo.

Otto copie della stessa lettera, ciascuna inviata ad uno degli intestatari, che sarà segnato di volta in volta con una freccetta.


10.000 lettere per una protesta civile e intelligente, in un martellamento continuo.


É un invito ad essere protagonisti, in un esercizio di partecipazione libera.

Lettere diverse, per pretendere uno stesso diritto.
Non mancheranno le parole per dirlo. Si può anche spigolare nel blog.

Definiti i termini dell'azione popolare, dopo un riesame della situazione a oggi, la seduta è tolta alle ore 19,30.
Il Comitato

giovedì 3 luglio 2008

Affinità

Il pensiero è una merce di scambio particolare, passa da una mente ad un'altra e nell'operazione chi dà non perde e chi prende non priva.

La legge del mercato non funziona, non si generano ricchi e poveri. Tutti si diviene più ricchi.

La crescita è esponenziale, avviene oltre i limiti dello spazio e del tempo. Infinite le varietà di aggregazioni.

E così oggi può avvenire che un amico ti invii con un link un video che è una summa di riflessioni maturate nel tempo dal comitato e accenda nella memoria percorsi segnati dal passo di altri.

Inseriamo qui di seguito il video ricevuto, ma prima ricordiamo Alex Langer.

Accettare oggi la positiva necessità ....di una contrazione di quel “troppo” e di una ragionevole e graduale de-crescita, e rilanciare, di fronte alla gravissima crisi, un'idea positiva di austerità come stile di vita più compatibile con un benessere durevole e sostenibile, sarà possibile solo a patto che essa venga vissuta non come diminuzione, bensì come arricchimento di vitalità e di autodeterminazione.
E ciò dipende, ovviamente da tutto un intreccio di scelte personali e collettive, di condizioni culturali e sociali, di sinergie ed intese. Ma qualcuno dovrà pur cominciare, e indicare e vivere un privilegio diverso da quello della ricchezza e dei consumi: il privilegio di non dipendere troppo dalla dotazione materiale e finanziaria, il privilegio di preferire nella vita tutte le cose che non si possono comprare e vendere, il privilegio di usare con saggezza e parsimonia l'eredità comune a tutti, senza recinti e privatizzazioni indebite.
L'austerità di una vita più frugale, meno riempita da merci usa e getta, più ricca di doni, di servizi mutui e reciproci, di condivisioni e co-usi a titolo gratuito, di ricuperi e riciclaggi, di soddisfazioni senza prezzo.
Riabilitare e rendere desiderabile questo genere di austerità come possibile stile di vita, liberamente scelto e coltivato come ricchezza, comporterà...una notevole rivoluzione culturale ed una cospicua riscoperta della dimensione comunitaria. Perché, con meno beni e meno denaro si può vivere bene solo se si può tornare a contare sull'aiuto gratuito degli altri, sull'uso in comune di tante opportunità....sulla fruizione della natura come bene comune, non riducibile a merce.”

da “ Una vita più semplice” -Terre di mezzo editore

Ecco il prezioso video

LA STORIA DELLE COSE sélectionné dans N.C.