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domenica 29 marzo 2009

Avanti tutta col sindaco di Bivona

...e il sindaco di Mazara sta in poltrona

(27 marzo 2009)
Comunicato stampa Sindaco di Bivona (AG)
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per la sospensione fino al 30 luglio prossimo dei commissariamenti dell’Arra

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per la sospensione fino al 30 luglio prossimo dei commissariamenti dell’Arra (Agenzia regionale dei rifiuti e delle acque). I comuni che si rifiuteranno di consegnare le reti idriche ai privati non saranno commissariati, in attesa dell’approvazione di un disegno di legge che riporti l’acqua alla gestione pubblica.
“E’ un importante passo verso la restituzione delle reti idriche in mani pubbliche” spiega l’on. Giovanni Panepinto. “Adesso dobbiamo impegnarci tutti insieme per far approvare all’ARS un ddl condiviso e soprattutto portatore di una richiesta popolare di non lasciare l’acqua alla speculazione dei privati”.
Rivedere l’impianto normativo in merito di gestione delle risorse idriche, verificare i perimetri degli Ato e sospendere le attività dei commissari. Sono i punti principali dell’incontro tra gli amministratori locali di molti comuni delle province di Agrigento, Catania, Palermo e Caltanissetta ed i presidenti dei gruppi parlamentari svoltosi stamane all’Ars.
“E’ stato un momento di confronto molto importante – ha sottolineato il parlamentare regionale del Partito democratico – Giovanni Panepinto - in cui è stato stabilito di elaborare un ddl sulla gestione delle risorse idriche condiviso da tutti i gruppi parlamentari all’Ars. Tutti sono stati concordi nell’affermare la necessità di procedere in maniera sollecita ad una riforma degli Ato idrici, così come di quelli che gestiscono i rifiuti”. All’incontro, a cui era presente anche il vice sindaco di Agrigento, Massimo Muglia, hanno partecipato anche molti parlamentari della maggioranza.
http://www.acquabenecomune.org/

Settimana dell'acqua

Dopo la giornata mondiale dell'acqua, che ha avuto un'eco a Palermo con la “Festa dell'acqua” di lunedì 23 marzo 2009, si stabilisce di organizzare a Mazara del Vallo la
“SETTIMANA DELL'ACQUA” che prenderà il via lunedì 30 marzo 2009.

La decisione viene presa anche sulla base delle informazioni ricevute in occasione della Festa, alla quale il Comitato è stato invitato.

Si è appreso che, dopo la mobilitazione dei comuni di Palermo e, a seguire, di quelli dell'Agrigentino, il 1 Marzo 2009, nei locali della Parrocchia Maria SS. Della Catena di Leonforte è stato formalmente costituito il Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua, in collegamento col forum italiano, che raccoglie un numero sempre crescente di sindaci che si oppongono all'Ato.(http://www.acquabenecomune.org/)

Poiché in provincia di Trapani non è stato nominato il Commissario dell'Ato Idrico, si ha ancora la possibilità di sottrarsi al giogo che porta all'aggravio della pressione fiscale sui cittadini, in assenza di garanzia di ottimizzazione del servizio idrico.

Infatti è giudizio comune che la legge Galli si è tradotta in un vero affare per società abituate a cogliere al volo le occasioni di lucro

La settimana dell'acqua viene pertanto organizzata per sensibilizzare l'opinione pubblica e per chiedere al sindaco la convocazione di un consiglio straordinario nel quale il primo cittadino dichiari che l'acqua è bene comune, non mercificabile, da gestire a livello pubblico.(leggi"Una delibera perché l'acqua rimanga a gestione pubblica")

Per la diffusione dell'informazione si ricorrerà ai media e al volantinaggio, ricercando la collaborazione delle istituzioni scolastiche, delle associazioni ambientaliste locali e dell'associazionismo in genere.

Se n'è discusso nella seduta del 25.03.2009, ore 18.00-20.00 (Verbale n.69).
(La seduta di mercoledì 18 è saltata per impegni di uno dei soci più attivi)

giovedì 26 marzo 2009

Una delibera perché l'acqua rimanga a gestione pubblica

Oggi è stato richiesto al sindaco di convocare il consiglio comunale per deliberare contro la privatizzazione dell'acqua.


http://comitatocittadinomazara.blogspot.com/2009/03/contro-la-privatizzazione-dellacqua.html

martedì 24 marzo 2009

Festa dell'acqua a Palermo


La festa, ideata dal Forum Sociale "Acqua" della Provincia di Palermo, lunedi' 23 marzo fa incontrare a piazza Marina ragazzi creativi e adulti impegnati a parlare di acqua, diritti e beni comuni.




Mazara: sabato, iniziativa del WWF "Earth Hour 2009"


Fonte Marsala.it
 
Sabato 28 marzo, dalle ore 20,30 alle ore 21,30 l’illuminazione dell’Arco Normanno sarà spenta per un’ora. E’ l’iniziativa contro il cambiamento climatico “Earth Hour 2009 – Un miliardo di persone può bastare”, promossa dal WWF, alla quale il Comune di Mazara del Vallo partecipa unitamente ad oltre 70 Comuni italiani e centinaia di Comuni di altre parti del Mondo.
 
In contemporanea, in circa 1000 città del Mondo, si spegneranno per un’ora impianti di illuminazione strategici, per sensibilizzare i leader del pianeta, che parteciperanno alla Conferenza di Copenaghen di dicembre 2009 sul cambiamento climatico, affinchè si pervenga ad un nuovo accordo globale che subentri al Protocollo di Kyoto.
 
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INCREDIBILE MA VERO
L'AMMINISTRAZIONE ILLUMINA DI MENO

domenica 22 marzo 2009

Sull'acqua informiamo e sensibilizziamo

Qui di seguito il testo del volantino diffuso. Inviato o ristampato, passerà da chi lo riceve a tutti i suoi conoscenti e si moltiplicherà fino a giungere a tutti i cittadini di Mazara del Vallo per una presa di coscienza che sottometterà il sindaco alla volontà popolare.

Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali
del Territorio di Mazara del Vallo

Domenica 22 marzo 2009
GIORNATA MONDIALE DELL' ACQUA

DIRITTO ALL'ACQUA POTABILE

TUTTA LA VERITA' SULL'INQUINAMENTO DA NITRATI

NO alla PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

Si attende che il sindaco dimostri di volere il bene dei cittadini con una delibera in cui dichiari l'acqua “bene pubblico e comune a rilevanza non economica, insuscettibile di privatizzazione e di mercificazione”, come ha fatto Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria, prima città in Sicilia ad aver dichiarato l’acqua bene pubblico.

Il Comitato chiede di seguire questo esempio, affinché l’Ato idrico venga gestito a livello pubblico, contro ogni “ balzello imposto dalla Regione o da Siciliacque, che vogliono farci pagare l’acqua dei nostri pozzi.”

A Mazara del Vallo non si vuole giungere all'esasperazione che ha portato a scendere in piazza tutti i cittadini dei comuni che hanno privatizzato l'acqua, con in testa i loro sindaci.
E' successo in tutta Italia e, in Sicilia, lo hanno fatto nei comuni di Palermo e recentemente in quelli di Agrigento.

Il Comitato chiede che si agisca in tempo, prima che avvenga il peggio

L' ACQUA E' UN DIRITTO NON E' UNA MERCE

La Giornata Mondiale dell'Acqua (in inglese: World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Cade regolarmente ogni 22 marzo. Le Nazioni Unite invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l'Assemblea Generale e alla promozione di attività concrete all'interno dei loro Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali e economici delle Nazioni Unite, il giorno internazionale dell'acqua 2005 determinò l’inizio di una seconda decade internazionale delle Nazioni Unite dedicata all’azione per l’acqua.
In aggiunta agli stati membri, una serie di associazioni non governative hanno utilizzato il giorno internazionale per l’acqua come un momento per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ogni tre anni dal 1997, per esempio, il "Consiglio internazionale dell’acqua" ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum durante la settimana in cui cadeva il giorno internazionale dell’acqua. Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all’acqua pulita e la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, che determina la priorità nella fruizione dell’acqua disponibile. - Wikipedia (it)


Il Comitato – www.comitatocittadinomazara.blogspot.com


22 marzo giornata mondiale dell'acqua


ACQUA POTABILE ACQUA PUBBLICA
LA VERITA' SULL'INQUINAMENTO DA NITRATI

sabato 21 marzo 2009

Di tutto sulla falda

...e in area SIC e ZPS

(leggi:Vera difesa del territorio? Ma a chi la vogliono dare a bere!)

venerdì 20 marzo 2009

Cominciando da Mazara del Vallo, ecco cosa avviene in Italia

Fonte: rinnovabili.it

Bruxelles, 19 marzo 09
Lettera di “costituzione in mora” per il Belpaese
L’Italia viola la legislazione ambientale e la UE agisce

La Commissione europea è pronta a procedere contro il Belpaese in relazione a due casi di mancato rispetto della legislazione europea per la tutela dell’ambiente
“Scopo della normativa ambientale dell’UE è prevenire i danni all’ambiente e ridurre al minimo i rischi per la salute dei cittadini europei. Per garantire ai cittadini la massima protezione sollecitiamo l’Italia a porre rapidamente rimedio alle carenze di alcune norme nazionali in materia ambientale, allineandole a quelle europee”. Queste le parole del commissario europeo per l’ambiente Stavros Dimas a commento di due gravi violazioni della legislazione UE da parte del nostro Paese e per le quali l’Italia riceverà presto gli avvertimenti scritti da parte della Commissione Europea.
Si tratta nel primo caso di mancata conformazione a una sentenza della Corte di giustizia europea che ha condannato l’Italia per non aver adottato la totalità delle disposizioni applicabili alle discariche di rifiuti. Tale direttiva, adottata nel 1999 al fine di prevenire o ridurre al minimo l’inquinamento di acque, suolo e aria generato dalle discariche, avrebbe dovuto essere recepita nel diritto nazionale entro il 16 luglio 2001.
Il secondo caso riguarda invece l’adozione di un’ordinanza che istituisce un regime giuridico semplificato per le grandi opere associate alla riunione dei capi di Stato del G8 di quest’anno e per quelle connesse alle commemorazioni del 150º anniversario dell’unità d’Italia nel 2011, prevedendo la possibilità di dare inizio ai lavori prima del completamento delle procedure di valutazione dell’impatto ambientale (VIA). In aperta antitesi dunque con la normativa comunitaria che definisce, al contrario, l’inizio dei lavori sempre subordinati ad una VIA. Ma se per la prima violazione si tratta solo del primo avvertimento per l’inosservanza del VIA una lettera di costituzione in mora era già stata trasmessa alle autorità italiane nel giugno 2008 e la Commissione è dunque pronta ora a formulare un “parere motivato” (secondo e ultimo avvertimento scritto), alla cui mancata conformazione l’Italia rischia di essere deferita alla Corte di Giustizia con la richiesta di ammende.

Buone nuove e diritti negati

A Mazara del Vallo rimane un mistero la riduzione della concentrazione di nitrati nell'acqua che tramite acquedotto comunale giunge nei quartieri di Trasmazzaro e Tonnarella.

Dall'analisi, effettuata da questo comitato su altri due campioni di acqua, ancora si conferma l'abbassamento della concentrazione di nitrati: via Monte Cervino 40mg/l, via Leonardo da Vinci 35 mg/l.

La notizia è positiva, ma è negativo il fatto che l'amministrazione continui a ignorare il diritto dei cittadini a conoscere i dati delle analisi, prima e dopo il risultato raggiunto, e i metodi usati per ottenerlo.

Il diritto ad essere informati è sfacciatamente negato.

E più passa il tempo, più monta lo sdegno contro una amministrazione despota e insensata.

È possibile che in questa città si sopporti l'arroganza al potere?

Deve pur esserci una via di uscita. La rassegnazione, vero male di questa città , non può vincere sulla speranza.

Dal 1992, anno che ha segnato la fine della prima repubblica, il cambiamento che poteva avvenire lo si attende ancora. E' avvenuto solo il peggio.

L'interesse ha preso il posto delle ideologie.

Così il futuro delle nuove generazioni viene bruciato dai mercanti al palazzo che svendono la città e la imbruttiscono a colpi di cemento, mentre gli intellettuali, emarginati o con la puzza al naso, guardano a distanza e si parlano addosso.

Cosa serve, cosa manca perché nasca una coscienza sociale vera, un dissenso costruttore di futuro?

Fare informazione, stare fra la gente, parlare, creare occasioni di incontro, provocare aggregazione.
Chiaro, si sa, ma difficile da realizzare.

Bisogna dire alla gente cosa sta accadendo, parlare delle imposizioni subite (Ato Rifiuti.....), e di quelle che si prospettano minacciose (Ato Idrica...), parlare di diritti, di strumenti per la rivendicazione, far leva sui bisogni e mettere in funzione le coscienze.

La gente è umiliata ogni giorno.

Per farlo occorre usare l'arte del parlare facile e saper toccare i nervi scoperti. Ma è anche una questione di tempo.

La società oggi non è pronta, occorre un elemento esterno che la scuota e la metta in movimento. Un elettroshock.

Il dopoguerra ha prodotto in campo politico ed economico una rivoluzione copernicana. I padri della patria e i partiti a cui essi aderivano hanno ricostruito l'Italia fino a renderla stabilmente libera e tale da essere annoverata fra le più potenti e industrializzate nazioni del mondo.

La crisi che il mondo sta attraversando e che colpisce anche l'Italia potrebbe essere l'occasione incruenta perché si riproducano le condizioni di un nuovo miracolo politico ed economico.

A livello locale è il momento di eliminare, come zavorra, la disonestà e l'incompetenza e puntare, come i nostri padri, al migliore futuro attraverso uomini probi e competenti.

Strategico il contatto fra chi ha memoria storica e le nuove generazioni, perché queste ultime si rendano partecipi del miracolo che ha cambiato l'Italia e si facciano mezzo per ripeterlo.

(Dalla discussione del giorno 11 marzo 2009 ore 18,30-21.00 - Verbale n.68 )

martedì 17 marzo 2009

A partire dal problema dell'acqua - Novità incongruenze prospettive

Sul problema dell'acqua la discussione continua....

Si commentano i risultati della sortita del 26 febbraio, finalizzata all'avvio del secondo monitoraggio dell'acqua. Le fontanelle sul litorale di Tonnarella sono state trovate asciutte, quindi si è chiesto al titolare di un esercizio pubblico di via Pergolesi di poter analizzare l'acqua fornita dall'acquedotto comunale.

Dall'analisi effettuata con l'utilizzo delle strisce reattive si è potuto constatare che la concentrazione di nitrati si è abbassata a 40 mg/l. Il risultato sorprende, considerato che i nuovi pozzi non sono ancora attivi, in quanto non è stato effettuato il collegamento con la rete elettrica (Verbale 66).

Si ipotizza che l'ufficio acquedotto abbia disposto la chiusura dei pozzi inquinati e stia procedendo al razionamento dell'acqua che proviene dai pozzi dove la concentrazione di nitrati, pur se alta, non supera i 50 mg/l.

È quanto si sarebbe auspicato fin dall'inizio del problema, ma a questa data ben altro si sarebbe dovuto realizzare. Comunque, bene così, finalmente nelle due zone colpite dal ”pericolo nitrati” si alleggerisce il disagio (per bambini ed anziani il pericolo permane).

Intanto la richiesta di dati ufficiali, avanzata al sindaco il 29 gennaio 2009, giace, in attesa di essere evasa, sul tavolo del suo ufficio di gabinetto.

Sono trascorsi più di due mesi dalla data in cui è stata inviata e questa non è l'unica lettera a rimanere senza risposta. Quanto basta per denunciare l'omissione. Se poi si considera che il sindaco, in contrasto con le notizie diffuse successivamente dai mass media, ha comunicato che la miscelazione era già avvenuta, le responsabilità aumentano.

Comunque, le singole inadempienze e scorrettezze non sono che tasselli utili a rendere ancora più clamorosamente scoperta la totale incongruenza di comportamento di questo sindaco, che fa una battaglia a parole per impedire gli scarichi inquinanti in contrada San Nicola, mentre prima, in sintonia con la regione, consente, senza proferire verbo, di far scaricare liberamente lo stesso tipo di inquinanti a una cantina operante in territorio di Mazara del Vallo (Autorizzazione all'utilizzo agronomico di fanghi da depurazione).

La stessa incongruenza quando blatera che le risorse idriche sono preziose e non si toccano e nello stesso tempo si fa paladino della realizzazione di un campo da golf a cui destinare grandi quantità di acqua, sottraendole ai cittadini mazaresi.


I documenti che la comprovano, in quanto atti pubblici, sono consultabili dai portatori di diritti e i cittadini sono portatori di diritti, le associazioni ambientaliste lo sono a maggior ragione (Diritto all'informazione ambientale. Decreto-Legge 19 agosto 2005, n.195).

Quindi, se il sindaco, piegando la lingua italiana ad uso personale, riesce a confondere l'ascoltatore che non trova traccia di senso e sostanza nei suoi interventi pubblici, “carta canta” e sulle carte la sostanza si trova.

Anche sulla brutta faccenda legata al parco eolico, pur se fondamentali sono state le intercettazioni telefoniche, sicuramente “le carte canteranno”.

Gli inquirenti: polizia, carabinieri, magistrati che ragionano sulla scorta delle leggi, le conclusioni le avranno tratte, anche se ancora non sono pubbliche.

Si spiega così l'assordante silenzio che tutto pervade. Troppi affari: cambiamenti di destinazione urbanistica, supermercati, rotatorie, riqualificazione di piazze, di cui i cittadini non sentivano certo la mancanza. Tutte scelte effettuate per soddisfare altre esigenze, mentre quelle reali dei cittadini rimangono insoddisfatte: un eufemismo parlare del problema dell'acqua, non meno grave la riduzione delle aree verdi, veri polmoni per la città. Ogni giorno sorgono nuovi palazzi e si infittisce la selva di cemento, le chiome dei pochi alberi che rimangono continuano a subire feroci potature ( Verde al confronto ) e dal lungomare, completamente lastricato, scompaiono pure gli oleandri.

Volendo offrire all'amministrazione qualche chance per cominciare a dimostrare una certa sensibilità ai problemi ambientali, si suggerisce, a proposito del lungomare, di acquisire nuove aree nell'immediato entroterra e creare lì un grande spazio in cui reimpiantare il verde, selezionando le essenze più adeguate. Oppure, ispirandosi a quanto è stato realizzato a Palermo nell'area del Foro Italico, creare il verde realizzando un avanzamento sul mare, con una sorta di “polderizzazione”. Del resto un intervento serio sul litorale lo impone la progressiva avanzata del mare che nei mesi scorsi ha eroso tanto la costa da far crollare in più punti la strada litoranea.

Non mancano certo le soluzioni per correre ai ripari prima che avvenga l'irreparabile, ma occorre una volontà politica che metta al primo posto l'interesse pubblico rispetto all'interesse privato. Di questi tempi, si configurerebbe come una vera e propria rivoluzione copernicana, una rivoluzione per ritornare all'ordine naturale delle cose, cioè amministrazioni pubbliche che fanno l'interesse pubblico.

Se ancora non si è capito, è questo il momento per cambiare con un agire da illuminati, o il cambiamento verrà imposto dal basso con l'utilizzo di tutti gli strumenti democratici che consentono le legittime rivendicazioni.

La crisi economico-finanziaria fornisce, in questo senso, una accelerazione incredibile e si trasforma in opportunità per il rinsavimento sia di amministratori che di amministrati, i quali ultimi, una volta che i primi avranno fornito i nuovi indirizzi, dovranno fare della sobrietà e del rispetto dell'ambiente il loro stile di vita.

L'augurio è che sia possibile avviare, prima della prossima tornata elettorale, un processo che porti all'azzeramento di questa classe politica miope e inadeguata e alla promozione di una nuova classe politica.

Sarà necessario un concorso di azioni positive avviate da cittadini di buona volontà che riescano a far emergere le potenzialità nascoste di questa società.

Unico interrogativo: fra due mesi si potrà votare a Mazara del Vallo, dopo l'operazione “Eolo”?


(dalla discussione del 4 marzo 2009 ore 18.00 - 20.00 - Verbale n.67)

Autorizzazione all'utilizzo agronomico di fanghi da depurazione

La prova della totale incongruenza di comportamento del sindaco, che fa una battaglia a parole per impedire gli scarichi inquinanti in contrada San Nicola, mentre prima, in sintonia con la regione, ha consentito, senza proferire verbo, di far scaricare liberamente lo stesso tipo di inquinanti a una cantina operante in territorio di Mazara del Vallo.




Un video in risposta a Mazara Crisi idrica parte 7. Intervento vescovo

pubblicato da satiricadanza

domenica 15 marzo 2009

Contro la privatizzazione dell'acqua

20 febbraio 2009
La carica dei 27 Comuni dell’agrigentino contro la privatizzazione


...e il sindaco di Mazara del Vallo dorme

venerdì 13 marzo 2009

Progetto eMPOWER . Dall'Ue un questionario on line per dar voce ai cittadini sui temi ambientali

AMBIENTE:VOCE A CITTADINI;EMPOWER,DA 20/4 PRIMO TEST ON LINE

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Dal prossimo 20 aprile italiani, greci e portoghesi troveranno on line il primo questionario comune concepito per ''dare modo ai cittadini europei di influenzare il processo decisionale e politico sui temi ambientali''. Il questionario e' parte del progetto eMPOWER, partito nel gennaio 2009, uno dei mezzi attraverso cui l'Ue vuole mettere in modo un processo di 'democratizzazione digitale' al fine di dare voce piu' diretta a organizzazioni non governative e cittadini dei 27 su temi chiave come quelli dell'ambiente e dei cambiamenti climatici. Il questionario e' il primo interfaccia eMPOWER-cittadini e dara' la possibilita' di effettuare una prima ricognizione per orientare le esigenze in vista poi della definizione del piano. Al progetto, coordinato dall'Athens Technology Center, societa' di tecnologia informatica greca, partecipano tre organizzazioni ambientaliste, due universita', tre agenzie di stampa di Italia, Grecia e Portogallo. Per l'Italia sono coinvolti Legambiente e l'ANSA, nella cui sede si e' tenuta oggi una riunione di organizzazione per fare il punto sul calendario dell'iniziativa. Domani l'incontro proseguira' nella sede di Legambiente dove verranno individuati gli argomenti su cui focalizzare il primo questionario da diffondere in rete. (ANSA). DIR
12/03/2009 18:32

Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua


Gio. 12 - Dom. 22 Marzo 2009
Istanbul - Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua

A Marzo 2009 ad Istanbul si terrà il quinto Forum Mondiale dell’Acqua, controllato e organizzato dal Consiglio mondiale dell’Acqua, un think-tank privato strettamente legato alla Banca Mondiale, alle multinazionali dell’acqua e alle politiche dei governi più potenti del mondo. Seppure partecipino anche alcune ONG, poteri locali e parlamentari, in realtà questa Agenzia Privatistica convoca Governi ed organismi internazionali per definire le linee fondamentali dell’uso, della proprietà, della gestione del bene comune acqua senza alcuna leggitimità e secondo logiche commerciali e liberiste.

Ad Istanbul nel 2009 assisteremo ad iniziative di vario orientamento e dimensione che daranno voce ai popoli e a tutti coloro che lottano per l’acqua e che contesteranno dall’esterno ed anche dall’interno la leggittimità del Forum.

In particolare è stato organizzato il Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua che si terrà ad Istanbul dal 12 al 22 Marzo.

fonte: giovaniemissione.it

giovedì 12 marzo 2009

Quinto Forum internazionale sull'acqua




2009-03-11 15:05
Ministri Ambiente a Forum Istanbul
Per l'Italia sara' presente Stefania Prestigiacomo

(ANSA) - ANKARA, 11 MAR - I ministri dell'ambiente di 180 Paesi parteciperanno al Quinto Forum internazionale sull'acqua in programma a Istanbul. Il presidente della Repubblica Abdullah Gul ha invitato i capi di Stato di circa 25 Paesi. Da parte italiana, come hanno reso noto fonti dell'ambasciata d'Italia ad Ankara, a Istanbul, tra il 16 e il 22 marzo, sara' presente il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo.

mercoledì 11 marzo 2009

Piano casa. Gigantesco pasticcio

fonte:greenreport 10/03/2009 Urbanistica e Territorio


Vigni (Ecodem): «Il governo fermi la deregulation edilizia»
di Fabrizio Vigni*

ROMA. Il governo si fermi e concordi con le Regioni un vero piano casa. Quello annunciato non è un piano per dare una abitazione a chi ne ha bisogno, né per rilanciare l’economia. E’ solo un gigantesco pasticcio, con misure sbagliate e pericolose che produrrebbero danni irreparabili al territorio e renderebbero ancora più invivibili le città.

Prevedere la possibilità di un aumento indiscriminato delle cubature, al di fuori di ogni pianificazione urbanistica, sarebbe un errore devastante; così come sarebbe grave cancellare le autorizzazioni per le nuove costruzioni: un conto è la semplificazione delle procedure, altra cosa la deregulation. Siamo convinti che il rilancio dell’edilizia sia una delle leve per contrastare la crisi economica: ma verso quale modello di edilizia vogliamo andare? Quello del governo è un modello terribilmente arretrato: una edilizia senza qualità e senza innovazione, che consuma territorio e distrugge il capitale più prezioso di cui l’Italia dispone. E’ una concezione da anni ’50, che ci farebbe scivolare inesorabilmente verso i paesi più arretrati.

Se invece vogliamo essere tra i paesi più avanzati dobbiamo puntare sulla qualità delle costruzioni, sulla riqualificazione delle città e sull’efficienza energetica: il futuro dell’edilizia è in queste nuove frontiere. Le nostre proposte vanno esattamente in questa direzione: primo, rafforzare e rendere permanenti le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione ed il risparmio energetico negli edifici privati (che il governo Berlusconi incredibilmente voleva cancellare); secondo, prevedere un piano straordinario per l’efficienza energetica e la sicurezza di tutti gli edifici pubblici, a partire dalle scuole; terzo, allentare il patto di stabilità per consentire ai Comuni di aprire subito i cantieri per migliaia di piccole e medie opere; quarto, far partire subito d’intesa con le Regioni un vero piano casa, un programma di edilizia sociale per dare un alloggio alle famiglie a più basso reddito. La nostra è una visione radicalmente alternativa a quella del governo, la sola in grado di aiutare sia l’economia che l’ambiente.

*presidente degli Ecologisti Democratici (Nella foto)

martedì 10 marzo 2009

Sulla cementificazione il parere dell'INU

fonte: greenreport.it 09/03/2009 Urbanistica e Territorio


Piano casa, le critiche dell´Istituto nazionale di urbanistica
di Inu

ROMA. L´Istituto nazionale di urbanistica esprime la più grande preoccupazione per le ipotesi riportate dalla stampa relative alle norme che il Governo intende varare in materia di edilizia privata e in particolare quelle relative all´incremento, indiscriminato e senza condizioni, del 20% degli edifici residenziali esistenti con un ulteriore regalo alla rendita fondiaria e non a tutti i cittadini.

Se tali ipotesi venissero confermate dal provvedimento legislativo che il Governo intende varare nella prossima riunione del Consiglio dei Ministri, si prospetterebbe anche un reale pericolo di peggiorare la già precaria qualità morfologica ed urbanistica delle città italiane, con ampliamenti e sopralzi casuali, legati alle occasioni e alle possibilità d´intervento, in deroga a qualsiasi regola che ogni città e ogni centro urbano hanno cercato faticosamente di darsi con i propri piani e i propri regolamenti, ponendo l´interesse pubblico come primo, fondamentale obiettivo da salvaguardare.

L´INU dichiara di appoggiare qualsiasi provvedimento che si muova nella direzione della semplificazione e nella trasparenza delle procedure edilizie nell´interesse di tutti i cittadini, senza tuttavia introdurre forme generalizzate di deregulation che favoriscono, di fatto, nuove forme di rendita senza controlli e senza nessuna ridistribuzione sociale della stessa; scelte che hanno determinato esiti negativi ovunque, in Italia o in Europa, siano state applicate.

Nei confronti dei provvedimenti annunciati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, l´INU avverte, inoltre, come la materia trattata non sia di esclusiva competenza dello Stato, bensì concorrente e dunque coinvolga direttamente la responsabilità delle Regioni, alle quali spetta costituzionalmente il compito di legiferare in materia di governo del territorio e quindi anche di edilizia: tali provvedimenti dovranno quindi essere contenuti, in una legge quadro di indirizzi per le Regioni, come da alcune notizie di stampa sembra potersi desumere, che dovrà trovare il consenso di tutte le Regioni, senza quindi alcuna forzatura politica o costituzionale. A questo proposito, l´INU ricorda come sia da tempo ferma in Parlamento la legge quadro sui "principi fondamentale del governo del territorio", nella quale potrebbero anche essere inseriti alcuni dei provvedimenti annunciati, in un contesto più meditato e costituzionalmente maggiormente attendibile; in questo caso non mancherebbe il sostegno dello stesso INU.

L´INU ribadisce, infine, l´importanza del rilancio del programma di edilizia sociale, da troppo tempo assente dalle nostre politiche nazionali, annunciato insieme ai provvedimenti prima trattati. Su questo tema si sottolinea la necessità che l´edilizia sociale, pubblica o privata, sia prevalente in affitto, perché tale è la domanda sociale emergente e che sia rivolta alle categoria più deboli della nostra società quali i giovani, gli anziani e gli immigrati.

lunedì 9 marzo 2009

No alla cementificazione

Mazara del Vallo è una città che non respira. Le amministrazioni che si sono succedute nel tempo non hanno ritenuto di creare spazi verdi nei nuovi quartieri e quelli di cui era dotato il centro storico si sono ridotti notevolmente: il cemento imprigiona i tronchi degli alberi, la terra battuta scompare sotto la piastrellatura dei viali, il resto è occupato da pizzerie e bar.

Che a Mazara del Vallo si sconosce l'utilità delle piante per la salubrità dell'aria e per la mitigazione della temperatura nei mesi estivi lo dimostra anche la frequente potatura effettuata alle chiome dei ficus, unica attenzione che l'amministrazione riserva al verde pubblico. (vai al post “Stroncare o potare?).

Questo disastro già in atto potrebbe essere aggravato dalla dissennata proposta avanzata in questi giorni dal governo nazionale, tendente ad aumentare il coefficiente di edificabilità dei centri urbani.

L' ipotesi, in controtendenza rispetto alle scelte in materia urbanistica che nel resto del pianeta si stanno realizzando, prevede un incremento di circa il 20% della cubatura esistente e sino al 30% per edifici obsoleti. Se la ricostruzione ed il risanamento "riesce ad inglobare anche l’utilizzo di una ecologia ecosostenibile", la percentuale arriva al 35%.

Questo ultimo punto è l'unico positivo della proposta, che, se approvata in parlamento, promuoverebbe la bioedilizia e il risparmio energetico con adeguati incentivi. Di contro si darebbe il via libera ad un'ulteriore cementificazione delle città.

Ma non sembra che in Italia manchino le case. A Mazara, che in questo non differisce da altre città italiane, nuovi palazzi si alzano, sia in centro che in periferia, disegnando geometrie asfittiche, e grandi supermercati sorgono ogni giorno rubando terreno all'agricoltura.

Se il governo nazionale incoraggia al massimo lo sfruttamento del terreno per ricavare profitto, dimostra di ignorare che il suolo, come l'acqua, è un bene comune da tutelare, la sua cementificazione riscalda il pianeta, aggrava i problemi legati al rifornimento delle falde idriche, intacca la qualità della vita dei cittadini.

venerdì 6 marzo 2009

Verbale N.66

Il giorno 25 del mese di febbraio dell'anno 2009 alle ore 18.00 il comitato si riunisce.
Aperta la seduta, si commenta la notizia trasmessa dalle emittenti locali secondo la quale l'Enel non
ha provveduto ad allacciare alla rete elettrica le pompe di sollevamento a servizio dei nuovi pozzi.

Ne discende che, ad oggi, nei nuovi pozzi scavati in contrada Fiumara le pompe di sollevamento non possono essere azionate e, di conseguenza, l'acqua a bassa concentrazione di nitrati rinvenuta in essi non può essere miscelata a quella distribuita nelle rete idrica, che, come è noto a tutti, presenta un'alta concentrazione di nitrati.

La notizia viene confrontata con quanto dichiarato dal sindaco nel consiglio comunale del 13 febbraio scorso. Il primo cittadino ha comunicato ufficialmente che, dopo l'escavazione dei pozzi si è proceduto alla miscelazione, tanto che, a suo dire, la percentuale di nitrati si è ridotta ai limiti di guardia.

Ci si chiede come sia stato possibile procedere alla miscelazione se ancora nei nuovi pozzi le pompe di sollevamento non funzionano per mancanza di corrente elettrica.

Forse la stampa diffonde notizie non vere? E perché il sindaco non smentisce?

Perché anche gli enti preposti al controllo della potabilità dell'acqua e della salute dei cittadini non rendono pubbliche le risultanze delle analisi?

Alle legittime richieste di informazioni sui valori di nitrati nell'acqua in distribuzione, reiterate nel tempo, il sindaco ha ritenuto di non rispondere, confermando il comportamento omissivo più volte denunciato da questo comitato.

Segreti.

Ma intanto, nel silenzio, qualcuno dovrà pure scoprire se, a far data dalla revoca della deroga, l'acqua distribuita a Mazara del Vallo è realmente potabile. Se la concentrazione di nitrati è veramente diminuita, atteso che i nuovi pozzi non sono funzionanti, qualcuno dovrà chiedersi quale magia il "Mago Addino" abbia operato.

A Mazara del Vallo si naviga al buio e senza bussola, dove i cittadini sono in balia delle onde, senza alcuna certezza.

Alla fine, il comitato, per la negligenza colpevole della pubblica amministrazione, dovrà, ancora una volta, nell'interesse della cittadinanza tutta, ripetere il monitoraggio dell'acqua in distribuzione nel territorio, assumendone l'onere e il costo.

Purtroppo questa amministrazione, quindi, e il sindaco in particolare, utilizza le bugie per confondere i cittadini, per far sembrare che tutto è stato fatto, mentre niente è stato fatto.

Il consiglio comunale del 13 febbraio - indetto d' urgenza a seguito del decreto di autorizzazione a scaricare in contrada San Nicola fanghi da depurazione, emesso dalla regione Sicilia, a firma del solito funzionario di turno - è stato una vera farsa. Tutti indignati e offesi per l'oltraggio al territorio! E hanno chiamato anche politici provinciali e regionali! Tutte prime donne a fare la passerella.

Chi ha a cuore la salute dei cittadini non si allarma una volta sì e una volta no, per un pericolo in atto no ( i nitrati proliferano da parecchi anni nell'acqua in distribuzione!) e per un pericolo futuro sì.

Questo sindaco “ambientalista” non convince. E poi l'indignazione non basta.

In quel consiglio, il sindaco, invece di informare i consiglieri e i cittadini sull'entità, qualità e consistenza degli atti amministrativi da lui e dalla sua giunta posti in essere per contrastare il decreto in questione, si è limitato ad informare gli astanti di avere solo prodotto, in contrasto, una inutile lettera dal contenuto generico e non pertinente, accusando oscure manovre di terzi, estranei, per la funzione, ai fatti e magnificando l'operato di un onorevole mazarese, meritevole di avere raccomandato l'amministrazione e il sindaco al fine di ottenere soltanto una provvisoria sospensione del decreto che formalmente non è stato mai impugnato.

Il comitato si permette di ricordare ai cittadini, all'amministrazione e, infine, al sindaco che i decreti interessanti il territorio, emessi dalle autorità regionali, possono essere bloccati a seguito dell'emanazione di altri atti amministrativi di contrasto, che formalmente si chiamano ricorsi e che nella forma sono identificati quali ricorsi gerarchici o ricorsi al Tar.

Le lettere, come quelle formulate dal sindaco, possono, in questi casi, solo contenere saluti o auguri e possono essere tenute in provvisoria considerazione solo se oggetto e spunto di raccomandazione.

Si deve capire che, per amministrare un comune, come quello in cui i mazaresi, purtroppo, abitano, è necessario che chi amministra abbia un minimo di cultura di governo e nello stesso tempo conosca l' ABC delle regole che sono a base di tutti i provvedimenti amministrativi.

Se ne ricordino i cittadini alle prossime amministrative! Si voti per gente culturalmente dotata e che abbia capacità di governo, senza farsi coinvolgere o convincere dal parente, dall'amico o “da una pizza”.

I recenti, tristissimi fatti insegnano. E lo scandalo non si esaurisce sulla scoperta del malaffare, continua sulla reazione dei cittadini. Troppi silenzi, e tante commiserazioni. Se ci si inchina a chi esercita il potere, non c'è redenzione.

La seduta è tolta alle ore 20.00
Il Comitato

mercoledì 4 marzo 2009

Contaminazione della risorsa idrica da pesticidi. Dall’Unione europea il progetto Footprint

Fonte: greenreport.it
Comunicazione
 

FIRENZE. In Europa si sta studiando l’“impronta” dei pesticidi. L’obiettivo del progetto, inserito nell’ambito del Sesto programma quadro dell’Unione Europea e condotto da un consorzio di istituti di ricerca di quindici paesi europei, è lo sviluppo di un insieme di strumenti informatici che permettano all’utilizzatore di identificare le vie predominati e le sorgenti di contaminazione da antiparassitari nel territorio agricolo, stimarne le concentrazioni nelle falde e nelle acque superficiali ed effettuare valutazioni sulla possibile riduzione della contaminazione nelle risorse idriche a seguito dell’implementazione di strategie di mitigazione.

Nel corso del progetto, denominato Footprint, sono stati sviluppati 7961 scenari tipo, ognuno frutto di una combinazione di modelli climatici, caratteristiche del terreno e modalità di crescita del raccolto per comprendere il potenziale impatto sulla risorsa idrica del singolo pesticida usato, che dipende anche da come viene disperso nell’ambiente. Per sviluppare il software Footprint, i ricercatori hanno suddiviso l’Europa in 16 diverse zone climatiche determinate attraverso lo studio dei dati sul clima dal 1961 al 1990, hanno caratterizzato i diversi tipi di terreno e la loro predisposizione a trasferire i pesticidi alle acque superficiali. Footprint offre agli utilizzatori finali strumenti diversi a seconda della scala di utilizzo. Ad esempio Foot-Nes permette di valutare il rischio su larga scala (UE e stati membri) ed è utilizzabile a livello di pianificazione o dalle agenzie ambientali di controllo.

Scendendo di scala, Foot-crs è indicato per piccoli bacini regionali ed è utile anche per i gestori della risorsa idrica; infine a livello locale, lo strumento Foot-fs, addirittura applicabile sul singolo appezzamento agricolo, è utilizzabile direttamente dagli agricoltori. In ogni caso, al di là della scala territoriale di applicazione, il software fornisce informazioni secondo uno schema fisso: identifica la via preferenziale di contaminazione nell’ambiente; stima il livello di pesticida trasportato attraverso le acque superficiali e sotterranee ed individua specifiche raccomandazioni da eseguire per ridurre la contaminazione della risorsa idrica da pesticidi. Secondo le informazioni che giungono dall’Unione europea il progetto Footprint potrebbero essere ulteriormente esteso sia andando ad applicazioni su altri inquinanti come fosforo e nitrati, sia considerando gli impatti di settori specifici come quello dell’orticoltura intensiva indoor (serre), o le differenze di impatto tra coltivazioni meccanizzate intensive e l’agricoltura a scala locale condotta con metodi alternativi.

martedì 3 marzo 2009

Operazione "Eolo". Sul silenzio una voce si alza dalla Chiesa

Le ultime operazioni nel nostro territorio delle forze dell’ordine ci hanno ricordato che sussiste il perverso e dannoso intreccio tra criminalità mafiosa e corruzione di alcuni esponenti politici . Certamente dobbiamo rispettare la dignità delle persone arrestate e quindi attendere che i “presunti colpevoli” di reati gravi siano chiamati a rispondere su quanto loro contestato. Ma rimane il fatto che purtroppo esiste realmente (e chi lo nega che interessi ha?), quello che i vescovi italiani già nel 1989, (nel documento “Chiesa italiana e Mezzogiorno: Sviluppo nella solidarietà”) definivano “fenomeno impressionante”. Affermavano: “la criminalità organizzata, che ha assunto le forme di impresa e di una economia sommersa e parallela, trova un humus e disponibilità all’aggregazione per carenze di sviluppo economico, sociale e civile e in particolare per la disoccupazione di troppi giovani, ai quali offre la lusinga di rapidi guadagni. Si tratta di un fenomeno che (…) inquina la vita sociale, creando un clima di insicurezza e di paura, impedisce ogni sana imprenditoria, esercita un pesante influsso sulla vita politica e amministrativa. (…) Deve essere ben chiaro che questo fenomeno non è il Mezzogiorno; ne è invece solo una malattia, un cancro contro il quale la coscienza generale del sud, assieme a quella di tutto il Paese, si indigna e reagisce (…) La criminalità organizzata viene favorita da atteggiamenti di disimpegno, di passività e di immoralità nella vita politico-amministrativa. C’è, infatti, una «mafiosità» di comportamento, quando, ad esempio, i diritti diventano favori, quando non contano i meriti, ma i legami di «comparaggio» politico. Il sud non sarà mai liberato se non in una trasparenza etica di chi governa e in un comportamento onesto di ogni cittadino”. Queste parole di circa venti anni fa sono drammaticamente attuali. Il disimpegno civile di tanti e la corruzione di alcuni politici e di taluni funzionari ed impiegati pubblici continua a “devastare” il tessuto socio-economico delle nostre città. Ancora c’è chi nomina nelle pubbliche amministrazioni consulenti inutili (ben pagati) e ad “amici-conoscenti” si offrono “possibilità” di guadagno o di carriera negati illegittimamente ad altri. C’è chi fa politica solo per “giostrare” meglio i suoi affari o per piazzare qualcuno (meglio se familiare) in qualche ente privato compiacente. C’è chi, con la violenza e l’intimidazione, organizza compagini illegali e segrete per inserirsi nei settori economici più redditizi (edilizia e settore immobiliare, distribuzione di alimenti e merci, raccolta rifiuti, ecc.). C’è chi sta solo (e colpevolmente da troppo tempo) a guardare ed a lamentarsi. Noi cercheremo sempre di ricordare che ogni sorta di “mafia” o di corruzione restano veri “nemici” della collettività e del bene comune. Collaboreremo, con la magistratura e con gli organi dello stato, a far rinascere, dapprima nelle coscienze, persone e comunità animate dalla bellezza del vivere e dal desiderio profondo di giustizia sociale.

Don Francesco Fiorino
fonte:marsal@it

lunedì 2 marzo 2009

A proposito di profughi, una iniziativa da imitare

AMBIENTE/Castellaneta Marina
i profughi puliscono il litorale
CASTELLANETA MARINA Hanno contribuito a ripulire il litorale dai rifiuti, assieme all’amministrazione comunale, ai volontari della Caritas e a semplici cittadini. E per molti di loro è giunta anche la lieta notizia dell’accoglimento della richiesta di asilo politico. I profughi africani che da alcuni mesi sono ospitati a Castellaneta Marina hanno partecipato all’iniziativa ambientale organizzata sabato.

E i risultati sono stati ottimi, se si considera che sono stati raccolti cinquanta bustoni di rifiuti di ogni genere, dalla plastica alla carta, dalle lattine al vetro. "Questa esperienza di condivisione e volontariato - fa sapere l’assessore comunale all’Ambiente Mimmo Forte - è servita a rendere più accogliente Castellaneta Marina e sensibilizzare al rispetto e alla tutela del nostro territorio, troppo a lungo offeso e trasfigurato dall’incuria di chi, a cuor leggero, abbandona rifiuti nella natura, senza pensare al valore vitale dell’ambiente che lo ospita. Questo atteggiamento non è più tollerabile, soprattutto se si pensa che quegli stessi rifiuti, opportunamente smaltiti, tornano a essere una risorsa.

L’ottimo risultato raggiunto è stato possibile grazie all’encomiabile collaborazione degli amici africani ai quali va il ringraziamento della comunità e dell’amministrazione comunale".


Per quanti hanno ottenuto l’asilo politico, adesso si apre un nuovo futuro. A fine marzo alcune decine di profughi lasceranno il centro di accoglienza temporanea organizzato a Castellaneta Marina e cercheranno un lavoro e una casa. "Tra di loro - fa sapere l’assessore Forte - vi sono agricoltori, meccanici, falegnami, artigiani, imbianchini, muratori. Chi avesse bisogno della loro manodopera può contattare il numero 338/4862366".

1/3/2009
fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - Dalla Puglia