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martedì 18 dicembre 2007

Verbale n.24

Il giorno 11 dicembre dell'anno 2007, alle ore 18,30 si riunisce il CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. 1998.

Si parla delle bollette dell'acqua giunte in questi giorni a molti utenti: la somma da pagare sarebbe relativa alle annate pregresse, dunque somme non riscosse che l'amministrazione è tenuta a riscuotere, anzi è obbligata a riscuotere per sanare le casse comunali, come da relazione a cura dell'ispettore del Ministero delle Finanze. Sono da controllare gli anni di riferimento, che non possono essere superiori a cinque.

Si passa a commentare la notizia dell'avvio dei lavori per l'escavazione di quattro nuovi pozzi e si accusa per l'ennesima volta l'amministrazione per la lentezza.

Questo comitato aveva previsto fin dall'inizio che la proposta del sindaco avrebbe avuto tempi lunghi di realizzazione e che pertanto non era una buona proposta.

E ne passerà ancora molto di tempo, visto che si dovrà analizzare l'acqua, si dovranno fare le prove di portata, si dovrà progettare la condotta volante, si dovranno espropriare i terreni interessati all'attraversamento, si dovrà realizzare l'opera.

Tutto ciò sempre che dati analitici e portata risultino positivi. Ma nulla lascia ben sperare: i quattro pozzi sono vicini fra loro e, se si emunge da uno, nell'altro si abbasserà la portata. Inoltre nessuno scommette sulla scarsa presenza di nitrati nei nuovi pozzi, in quanto in molte altre zone della città i valori sono aumentati.

Tutto il territorio è compromesso e si perde tempo e denaro a cercare ciò che non può essere trovato, quando l'unica e prima cosa da fare sarebbe stata quella di avviare la ricerca delle cause dell'inquinamento e procedere ad inchiodare i colpevoli alle responsabilità per poi obbligarli al risanamento ambientale. Come da legge.

Se il progetto risolvesse il problema, il tempo e il denaro spesi sarebbero giustificati. Se l' ufficio acquedotto fosse dotato di personale e attrezzature minimamente adeguate, qualche garanzia sugli effetti della miscelazione di acqua ad alta percentuale di nitrati con altra a bassa percentuale, ci sarebbe. Ma qui siamo lontani anni luce da quel modello di ufficio di cui altri comuni si sono dotati e non da oggi.

Intanto la deroga scadrà a fine dicembre e, come volevasi dimostrare, il sindaco non avrà le carte in regola, né per dimostrare di aver risolto il problema, né per aver concluso le operazioni che era obbligato a compiere.

Potrà ottenere la proroga della deroga? E, se anche la ottenesse, è questo che interessa ai cittadini? Bere ancora acqua dannosa alla salute in quanto una deroga autorizza il sindaco a erogarla?

Perché, diciamolo pure, a chi serve la deroga? Serve solo al sindaco.

A questo punto si riflette che la situazione è stagna.

E, a tal proposito, si riportano le proposte espresse da chi non ha potuto partecipare alla seduta odierna: è necessario ricontattare tutti i componenti il comitato per sensibilizzarli sulle nuove azioni da intraprendere e perché possano diffondere informazione a passaparola. Quindi pianificare le mosse distribuendo incarichi a tutti, per un coinvolgimento generale che rimetta in moto la macchina organizzativa.

Si condivide e si completa specificando che si possono costituire tre gruppi: dell'elaborazione, del vaglio, dell'attuazione.

Per riattivare tutti occorre individuare l'azione coinvolgente che non può che essere la campagna di controllo dell'acqua attraverso la misurazione dei nitrati, in modo da riaccendere l'attenzione e interrompere lo sperpero di denaro pubblico con operazioni inutili.

Bisogna raccogliere tutte le informazioni relative agli ultimi passi fatti dall'amministrazione, anche nelle sedute del "tavolo tecnico" e solo allora ricontattare tutti, per far notare che l'amministrazione prende in giro, procede a tentoni, dimostrando incompetenza.

Intanto una nuova questione si impone per gravità sul territorio di Mazara del Vallo: la ricerca di idrocarburi che starebbe per essere effettuata in zona. A Campobello i cittadini si oppongono, le trivellazioni, infatti, possono costituire pericolo.

A Campobello c'è un controllo della cittadinanza attiva. Bisogna consorziarsi per costituire un unico braccio, ritrovando il contatto realizzato al tempo delle battaglie contro l'insediamento della distilleria Bertolino.

In chiusura si decide di mettere in calendario:

a)un appuntamento con il direttore dell'emittente Tele 8 per la realizzazione di un servizio sulla campagna di monitoraggio dell'acqua

b)la partecipazione all'assemblea indetta dal Comitato Civico per chiedere a Rino Giacalone informazioni sull'ultima riunione del “tavolo tecnico”

c)la ripresa dei contatti con il comitato di Campobello

Il Comitato

1 commento:

Anonimo ha detto...

lasciate stare la bertolino... che vi siete persi per strada voi del comitato cittadino... (che fa pure rima), è bello cavalcare la tigre quando fa comodo...

buon natale ...