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martedì 19 ottobre 2010

Mazara Verde

Non è un sogno, il Comitato ne ha parlato alla ripresa degli incontri.

Il giorno 30 settembre alle ore 17,30, dopo la pausa estiva, sono ripresi i lavori chiusi con la notizia del successo della campagna a favore del referendum per l'acqua pubblica, ed è stato di buon auspicio riaprirli con un'altra buona notizia giunta dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua: l'8 e 9 settembre si è tenuta a Firenze l'assemblea nazionale, che si è chiusa con un appello alla mobilitazione di quanti hanno contribuito a raccogliere le firme.

Il Comitato decide di impegnarsi fin da adesso (1), ma nel frattempo tiene un occhio vigile su quanto in questa città accade a un anno e poco più dalla elezione del nuovo sindaco, al quale bisogna riconoscere un'attenzione maggiore a tamatiche che altri hanno trascurato, una delle quali è il verde pubblico.

Le aiuole delle ville comunali sono curate, i ficus, che hanno sostituito le palme del lungomare San Vito, crescono rigogliosi. E, anche se qualcuno obietta che la prova del nove la si avrà quest'inverno e che gli ulivi piantumati nella rotatoria di Bocca Arena sono secchi, non c'è paragone rispetto agli interventi della precedente amministrazione.

Basti vedere lo scempio di via Salemi, dove gli alberi si ergono stecchiti. Sono costati un sacco di soldi e la ditta fornitrice non ne ha curato l'attecchimento. Ciò che è vivo lo si deve alla cura di qualche vicino.

Si dovrebbe suggerire al sindaco di intervenire su questa area, sostituendo gli alberi con altre essenze arboree adatte al clima, esclusa la palma che oggi è a rischio.Se la caratteristica si perde, pazienza, ma vanno piantumati nuovi alberi.

Nelle città più belle, l'ingresso è un paradiso, un giardino che invita ad entrare, perché non farlo anche a Mazara del Vallo? Gli spazi da destinare a verde pubblico non mancano.

Basterebbe che il sindaco incaricasse l'ufficio tecnico di redigere una mappa per l'identificazione delle aree, nella quale dovrebbero essere presenti, a parere del Comitato, quelle di proprietà comunale e le regie trazzere, che ormai da tempo sono state abbandonate dall'ente comune, oltre alle aree che l'ANAS ha espropriato a seguito della costruzione dell'autostrada, previa richiesta della mappa completa, al fine di ottenerne l'afffidamento in comodato.

Quindi si potrebbe passare ad altre aree quali, ad esempio, l'appezzamento di terreno a forma triangolare esistente in via Castelvetrano, tra la circonvallazione e la stessa via Castelvetrano, che potrebbe essere espropriato. Un'altra area, questa da rilevare, è quella non utilizzata esistente a ridosso della scuola media G. Boscarino, una volta occupata, dopo il terremoto del 1981, dai capannoni dell'ufficio tecnico comunale.

Per finire si potrebbe, finalmente, realizzare a ridosso di Mazara 2, come da progetto, il giardino esteso 36.000 mq.

Il verde pubblico è parametro indicativo della vivibilità di una città.

Ma prima, un creativo, bravo a fare grafici, faccia vedere l'attuale e il possibile.

Il tutto a costo zero, non è necessario comprare le piante, la forestale le regala, è nel suo compito: se un comune fa un piano di verde, la forestale consiglia e regala le essenze idonee.

Se poi si ripristinasse la festa dell'albero come un tempo, quando gli scolari con le proprie mani piantumavano gli alberi nelle aree assegnate dal comune, allora sì che i cittadini si riapproprierebbero del verde.


(1)
Mazara ha sviluppato una sensibilità sul problema acqua, confermata dai dati ufficiali, dai quali emerge che nella provincia di Trapani l'apporto maggiore lo ha dato la città di Mazara del Vallo.

Se poi si calcolassero le firme rimaste nei cassetti di qualche distratto, allora sarebbero confermate le 2000 raccolte da questo comitato lo scorso anno per la richiesta di modifica dello statuto a favore dell'acqua pubblica. Modifica, che ci risulta già apportata.

Si aspetta che il sindaco traduca in atti gli impegni assunti in campagna elettorale e sottoscritti in un documento divenuto pubblico per essere stato pubblicato su questo blog e sul sito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua.

2000 mazaresi hanno acquisito la consapevolezza che l'acqua è un diritto umano e deve essere garantita a tutti, 2000 mazaresi saranno gli attivisti della campagna referendaria che insieme a tutta la cittadinanza attiva in Italia raccoglieranno le firme utili al successo del referendum per l'acqua pubblica.

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