Il giorno 25 del mese di febbraio dell'anno 2009 alle ore 18.00 il comitato si riunisce.
Aperta la seduta, si commenta la notizia trasmessa dalle emittenti locali secondo la quale l'Enel non
ha provveduto ad allacciare alla rete elettrica le pompe di sollevamento a servizio dei nuovi pozzi.
Ne discende che, ad oggi, nei nuovi pozzi scavati in contrada Fiumara le pompe di sollevamento non possono essere azionate e, di conseguenza, l'acqua a bassa concentrazione di nitrati rinvenuta in essi non può essere miscelata a quella distribuita nelle rete idrica, che, come è noto a tutti, presenta un'alta concentrazione di nitrati.
La notizia viene confrontata con quanto dichiarato dal sindaco nel consiglio comunale del 13 febbraio scorso. Il primo cittadino ha comunicato ufficialmente che, dopo l'escavazione dei pozzi si è proceduto alla miscelazione, tanto che, a suo dire, la percentuale di nitrati si è ridotta ai limiti di guardia.
Ci si chiede come sia stato possibile procedere alla miscelazione se ancora nei nuovi pozzi le pompe di sollevamento non funzionano per mancanza di corrente elettrica.
Forse la stampa diffonde notizie non vere? E perché il sindaco non smentisce?
Perché anche gli enti preposti al controllo della potabilità dell'acqua e della salute dei cittadini non rendono pubbliche le risultanze delle analisi?
Alle legittime richieste di informazioni sui valori di nitrati nell'acqua in distribuzione, reiterate nel tempo, il sindaco ha ritenuto di non rispondere, confermando il comportamento omissivo più volte denunciato da questo comitato.
Segreti.
Ma intanto, nel silenzio, qualcuno dovrà pure scoprire se, a far data dalla revoca della deroga, l'acqua distribuita a Mazara del Vallo è realmente potabile. Se la concentrazione di nitrati è veramente diminuita, atteso che i nuovi pozzi non sono funzionanti, qualcuno dovrà chiedersi quale magia il "Mago Addino" abbia operato.
A Mazara del Vallo si naviga al buio e senza bussola, dove i cittadini sono in balia delle onde, senza alcuna certezza.
Alla fine, il comitato, per la negligenza colpevole della pubblica amministrazione, dovrà, ancora una volta, nell'interesse della cittadinanza tutta, ripetere il monitoraggio dell'acqua in distribuzione nel territorio, assumendone l'onere e il costo.
Purtroppo questa amministrazione, quindi, e il sindaco in particolare, utilizza le bugie per confondere i cittadini, per far sembrare che tutto è stato fatto, mentre niente è stato fatto.
Il consiglio comunale del 13 febbraio - indetto d' urgenza a seguito del decreto di autorizzazione a scaricare in contrada San Nicola fanghi da depurazione, emesso dalla regione Sicilia, a firma del solito funzionario di turno - è stato una vera farsa. Tutti indignati e offesi per l'oltraggio al territorio! E hanno chiamato anche politici provinciali e regionali! Tutte prime donne a fare la passerella.
Chi ha a cuore la salute dei cittadini non si allarma una volta sì e una volta no, per un pericolo in atto no ( i nitrati proliferano da parecchi anni nell'acqua in distribuzione!) e per un pericolo futuro sì.
Questo sindaco “ambientalista” non convince. E poi l'indignazione non basta.
In quel consiglio, il sindaco, invece di informare i consiglieri e i cittadini sull'entità, qualità e consistenza degli atti amministrativi da lui e dalla sua giunta posti in essere per contrastare il decreto in questione, si è limitato ad informare gli astanti di avere solo prodotto, in contrasto, una inutile lettera dal contenuto generico e non pertinente, accusando oscure manovre di terzi, estranei, per la funzione, ai fatti e magnificando l'operato di un onorevole mazarese, meritevole di avere raccomandato l'amministrazione e il sindaco al fine di ottenere soltanto una provvisoria sospensione del decreto che formalmente non è stato mai impugnato.
Il comitato si permette di ricordare ai cittadini, all'amministrazione e, infine, al sindaco che i decreti interessanti il territorio, emessi dalle autorità regionali, possono essere bloccati a seguito dell'emanazione di altri atti amministrativi di contrasto, che formalmente si chiamano ricorsi e che nella forma sono identificati quali ricorsi gerarchici o ricorsi al Tar.
Le lettere, come quelle formulate dal sindaco, possono, in questi casi, solo contenere saluti o auguri e possono essere tenute in provvisoria considerazione solo se oggetto e spunto di raccomandazione.
Si deve capire che, per amministrare un comune, come quello in cui i mazaresi, purtroppo, abitano, è necessario che chi amministra abbia un minimo di cultura di governo e nello stesso tempo conosca l' ABC delle regole che sono a base di tutti i provvedimenti amministrativi.
Se ne ricordino i cittadini alle prossime amministrative! Si voti per gente culturalmente dotata e che abbia capacità di governo, senza farsi coinvolgere o convincere dal parente, dall'amico o “da una pizza”.
I recenti, tristissimi fatti insegnano. E lo scandalo non si esaurisce sulla scoperta del malaffare, continua sulla reazione dei cittadini. Troppi silenzi, e tante commiserazioni. Se ci si inchina a chi esercita il potere, non c'è redenzione.
La seduta è tolta alle ore 20.00
Il Comitato
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