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mercoledì 24 novembre 2010

Ora anche l'inquinamento acustico a Mazara del Vallo


Chi ha auspicato la rinascita del centro storico, deserto da alcuni decenni per la chiusura progressiva delle numerose attività commerciali, e pericoloso per i passanti, specie a tarda ora, oggi si è veramente pentito.

Nella strettissima via Garibaldi, ovvero "la mastranza", quando era cuore pulsante del commercio, oggi si sono aperti molti bar che in successione continua occupano tutta la strada con tavoli e tende che di giorno chiudono al sole e di notte all'illuminazione pubblica.

Tranne che per i giovani che la frequentano, per il resto della cittadinanza la strada è divenuta impraticabile. Devi chiedere il permesso per passare, quasi si entrasse in una casa privata. Ma il bello comincia la sera, quando in quasi tutti i locali si fa musica ad alto volume.

Non si dorme la notte nella via Garibaldi! Tremano i letti e tintinnano i soprammobili nelle case dei residenti. Inascoltate le legittime proteste del Comitato "PRO CENTRO STORICO", inefficaci le denunce per schiamazzi. Controlli e multe, non fermano la Movida mazarese.

(Dalla seduta del 10 novembre 2010, nella quale si è realizzato l'incontro con Gaspare Tedesco, promotore del Comitato Civico Antirumore "PRO CENTRO STORICO", nato a seguito del proliferare di bar e pub nella via Garibaldi. Il Comitato ha solidarizzato e condiviso le iniziative intraprese al fine di scongiurare il pericolo di inquinamento acustico.)

1 commento:

sgtt - ing.Giuseppe ANGELO ha detto...

FARE VALERE (legittimamente) I PROPRI DIRITTI…sembra che qualche volta porti a buoni risultati.

Sempione, rumore fuorilegge – Arpa: «A rischio la salute degli abitanti e l’ambiente»
MILANO – «Clima acustico compromesso e certamente non conforme ai limiti assoluti di immissione vigenti»: i tecnici dell’Arpa non lasciano spazio a dubbi e incertezze nella relazione consegnata alla Procura della Repubblica dopo i rilevamenti dei livelli dell’inquinamento acustico nella zona dell’Arco della Pace. Una situazione complessiva talmente critica da determinare «un potenziale rischio per la salute umana o per l’ambiente», concludono gli esperti nel documento trasmesso di recente al procuratore aggiunto Nicola Cerrato il quale guida il pool di magistrati che si occupano di reati legati all’inquinamento atmosferico e da rumore. L’Agenzia regionale protezione ambientale, quindi, dà ragione all’associazione ProArcoSempione costituita dagli abitanti dell’area che hanno presentato numerosi esposti alla magistratura. Il comitato ha denunciato che nella sola parte iniziale di corso Sempione, dopo l’apertura di venticinque locali in un raggio di cinquecento metri, la vita è resa impossibile dalla movida notturna, estiva e non solo, con almeno cinquemila giovani che, tra urla e schiamazzi, affollano fino all’alba bar e discopub. L’inerzia dell’amministrazione nel contrasto al rumore (punte di 75 decibel contro i 45 consentiti) e la mancata adozione di un piano di zonizzazione hanno portato nei mesi scorsi all’iscrizione del sindaco sul registro degli indagati, come atto «dovuto» a garanzia dello stesso primo cittadino.