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martedì 22 marzo 2011

Giornata mondiale dell'acqua, una ricchezza da sottrarre alle leggi del mercato

Qui di seguito una parte dell'articolo che l'edizione di oggi, 22 marzo, "L'Osservatorio Romano" dedica alla Giornata mondiale dell'acqua.

"Se è vero che spesso per i poveri non è tanto la scarsità d’acqua in sé a portare sofferenza, ma l’impossibilità economica di accedervi, allora esiste, come ha ricordato il 24 febbraio il vescovo Mario Toso, segretario Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, intervenendo alla conferenza internazionale di Greenaccord a Roma, «un serio problema di indirizzo etico», perché, ha aggiunto rilanciando le parole del Compendio della dottrina sociale della Chiesa, l’acqua — diritto universale e inalienabile — è un bene troppo prezioso per obbedire solo alle ragioni del mercato e per essere gestita con un criterio esclusivamente economico e privatistico. Il suo valore di scambio o prezzo non può essere fissato secondo le comuni regole della domanda e dell’offerta, ovvero secondo la logica del profitto. Che è però quanto in più parti del mondo accade o si rischia in caso di privatizzazione, fino a giungere al paradosso che vede i poveri pagare molto più dei ricchi per quello che dovrebbe essere un diritto naturale"

L'articolo
è leggibile per esteso al link http://gaetanovallini.blogspot.com/
Nonostante il tema diverso della giornata, il pezzo è incentrato sulla necessità di sottrarre l'acqua alle leggi del mercato e ai tentativi di privatizzazione; si fa anche un riferimento al referendum.

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