Intervento di Silvana Mannone - giovedì 7 febbraio 2007 - AUSER di Mazara del Vallo
Siamo fuori dal mondo. Chiusi nell'esperienza locale, accettiamo tutto quello che accade e lo giudichiamo normale per il solo fatto che accade. Ci lamentiamo qualche volta, ma alla fine lasciamo che le cose vadano come vanno, governate da un destino che fa piombare su di noi, ineluttabilmente, sia male che bene. Più volte è male, ma non lo riconosciamo in quanto tale, perché non ci guardiamo intorno a cercare il confronto.
E così capita che un cittadino si senta sicuro se, analizzata l' acqua che esce dal rubinetto di casa, scopre che contiene la più bassa concentrazione di nitrati registrata in città, in questo tempo di mega-proliferazione di nitrati.
Ed è di 25mg/l la più bassa concentrazione, ed è stata registrata solo in due casi, mentre il valore più costante e 40mg/l. Ad oggi.
Ed anche questo valore non preoccupa: il limite massimo accettabile per legge è 50 mg/l.
Se poi si pensa che la deroga autorizza ancora per un anno (fino al 31 dicembre 2008) la distribuzione di acqua a concentrazione 90mg/l, chi beve acqua a 50 mg/l sta pure tranquillo.
Ma si è fatto un confronto con l'acqua che bevono altri cittadini in altre città di questa stessa Italia?
Conservo le pagine del quotidiano ”La Repubblica” di mercoledi 18 luglio 2007, che, in un'inchiesta dedicata all'acqua, riporta i dati analitici delle città campionate per una classifica.
A partire dal nord, con Milano, e a finire al sud, con Palermo, tutte le città contengono una concentrazione di nitrati che lontanamente i cittadini di Mazara del Vallo possono immaginare.
La più bassa percentuale di nitrati presente a Mazara non si registra, infatti, neanche nell'ultima delle città in graduatoria.
Le nove città classificate con appena la sufficienza, sulla base di una valutazione tecnica generale,hanno l'acqua con una concentrazione di nitrati che va da un minimo di 1,3 mg/l, registrato a Bologna, a un massimo di 27 mg/l, registrato a Milano, dove i valori delle rimanenti sette citta sono in generale entro i 10mg/l, eccezion fatta per Torino con 12 mg/l.
Mazara del Vallo è fuori ogni classifica. Non è prima, non è ultima. E' cosi lontana che scivola oltre lo zero assoluto.
I cittadini che bevono acqua oltre i 90mg/l, non possono ancora aspettare!
Il sindaco scava pozzi da quando l'ha dichiarato nella relazione con la quale ha ottenuto la deroga dall'assessorato regionale. Quanti mesi? Sette mesi per trovare l'acqua miracolosa da miscelare con quella velenosa e distribuirla a 50 mg/l a tutti i cittadini. Sì, a tutti, non soltanto a quelli che abitano nelle zone di Trasmazzaro e Tonnarella, perché il valore/limite è già stato superato in altre zone della città.
E poi, anche se fosse, è un destino che a Mazara del Vallo, si debba bere acqua al limite massimo consentito?
Un miracolo, di quelli che trasformano i pani in pesci, solo un miracolo potrà fare uscire acqua potabile dai rubinetti delle case dei cittadini di Mazara del Vallo.
Viviamo con il paraocchi, vediamo non più avanti del nostro naso.
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