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domenica 24 febbraio 2008

Verbale. 31

Il giorno 19 del mese di febbraio dell'anno 2008, alle ore 18,30 il comitato si riunisce per esaminare a fondo la delibera di giunta 8.02.2008.

Dopo aver colto, nella seduta precedente, il positivo in essa contenuto -che convalida quanto rimarcato da questo comitato e già sintetizzato dal post “per giusta memoria”- si passa ad esaminare i punti in cui il sindaco smentisce se stesso.
Ammette che : a)“da anni la qualità media delle acque potabili è degradata per la presenza di nitrati, in concentrazione sempre più elevata”;
b) “l'andamento non regredisce né appare circoscrivibile”;
c) “la qualità dell'acqua spillata dagli altri pozzi(..) potrebbe
subire lo stesso tipo di degrado”

Ci si chiede come mai, per l'ottenimento della deroga, lo stesso sindaco ha presentato una relazione in cui veniva illustrata, come soluzione unica, quella di scavare nuovi pozzi per l'emungimento di acqua con concentrazione bassa di nitrati, da miscelare con quella con concentrazione alta.

Quale concentrazione bassa pensava e pensa di trovare?

Come mai l'assessorato ha potuto accettare questa soluzione!

Come mai attualmente si sta lavorando per questa soluzione!

Ma l'analisi non finisce qui.

La delibera lascia esterrefatti quando così recita:

“DATO ATTO che l'Amm/ne Comunale con i componenti Uffici, ha pubblicizzato ampiamente, con ogni locale mezzo mass-mediatico, il reale stato di cose(..........)”.

Questo punto è davvero attaccabile.

Intanto, una amministrazione deve comunicare con i cittadini attraverso i mass media o non ha il dovere di fare comunicazioni ufficiali e capillari? E poi, quando ha comunicato il reale stato di cose? Non lo ha fatto neanche su formale richiesta inoltrata e reiterata da questo comitato.

Se il sindaco “dà atto” che “ha pubblicizzato ampiamente” noi non ne prendiamo atto, perché non ha fornito i dati delle analisi effettuate dall'ARPA e ha sempre ridimensionato il pericolo, quando non lo ha addirittura negato.

Ha dovuto riconoscerlo, anche se lo ha circoscritto, con l'ordinanza 07 giugno 2007. Una sola volta, dunque, e perché pressato dalle dichiarazioni e dalle dimissioni dell'assessora al ramo Isabella Righetti. Poi il sindaco, una volta ottenuta le deroga, ritorna a negare il pericolo(comunicato-stampa 14 settembre 2007) e interrompe conseguentemente la fornitura di acqua potabile agli esercizi commerciali -quali i panificatori, ecc.- ai quali l'aveva prima assicurato, “a richiesta”.
Come se fosse facoltativo avvelenare o no.

La delibera, dunque, lascia sconcertati per quanto rilevato, ma fiduciosi negli esiti della ricerca delle cause dell'inquinamento da nitrati. Ricerca che viene addebitata ai superiori organi, e con questo l'amministrazione si scarica di ogni responsabilità e obbligo.
Ma l'atto più importante dell' intero corpo della delibera è certamente la costituzione di parte civile, da parte dell'amministrazione, nella denuncia contro gli ignoti responsabili dell'inquinamento.
E, a questo proposito, ci si chiede quale iter ha seguito la denuncia che questo comitato ha inoltrato il 09.11.2007.
Dalla data in cui è stata presentata ad oggi qualcosa potrebbe essersi messa in moto. Anche lo stesso esposto presentato al Prefetto il 20.06.2007, ancor prima della denuncia, un accertamento, come effetto, avrebbe dovuto sortirlo.

Sarebbe strano e grave se, su pericolo incombente, non si facesse assolutamente nulla.

Si decide di chiedere con una istanza di conoscere le sorti della denuncia.
Dovrebbe essere stato aperto un fascicolo, dalla cui data di apertura decorrono i termini di scadenza.

Si stabilisce, a questo punto, di rendere pubblica, attraverso il blog, tutta la corrispondenza agli atti di questo comitato, sia in uscita che in entrata.

Si parla, infine, degli esiti del monitoraggio concluso giovedì 14, del numero dei campioni analizzati, delle modalità di rappresentazione del risultato finale.

Si ipotizzano nuove azioni con il coinvolgimento di ulteriori soggetti, anche istituzionali.
Si predispone l'incontro del prossimo giovedì 21 febbraio con i soci dell'AUSER.
Il Comitato

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