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domenica 28 settembre 2008

Verbale N.48

Dopo la pausa estiva, il giorno 23 del mese di settembre dell'anno 2008 alle ore 18,30 il comitato apre le seduta commentando una buona notizia: domenica, 28 settembre, si terrà il convegno “Una nuova sobrietà per abitare la terra: L' ACQUA”. Ad organizzarlo è il vescovo, che non manca di stupirci positivamente con la sua iper-eattività, anche se c'è chi vede più urgente un impegno dal basso, per incidere sui costumi, in una città dove l'unica regola è il disprezzo totale delle regole.

Ma intanto ringraziamo il vescovo che, attivandosi sul tema dell'ambiente, nel quadro delle azioni per la salvaguardia del creato, connota il convegno inserendo la relazione ”Il problema dei nitrati nell'acqua” a cura del dott. Eugenio Cottone, presidente dell'Ordine dei Chimici delle province di PA, CL, EN, AG, TP, SR.

Se al sindaco non sono bastati quasi due anni per organizzare un convegno, bene fa il vescovo a sostituirsi al primo cittadino.

La discussione scivola sull'operato dell'attuale amministrazione ed è inevitabile il confronto con quella di Salemi, alla luce delle iniziative annunciate e già messe in atto dal neo sindaco Sgarbi.

A Salemi si lavora sul patrimonio immobiliare e, mentre si assicura il ripristino di un tessuto urbano di pregio, si dà lavoro a tutti e forse non saranno sufficienti le imprese locali esistenti.
Chi ha acquistato a un euro un rudere, una volta che l'avrà restaurato, sarà un nuovo abitante che comprerà e consumerà a Salemi.

Risorge l'economia, a costo zero per l'amministrazione, attraverso l'incessante azione di promozione della città, sapientemente orchestrata da Sgarbi, il quale arriva a dichiarare, lasciando perplessi gli osservatori più attenti, che a Palermo la mafia sta per essere debellata, a Salemi non c'è mafia, la mafia è a Trapani.

Nella nostra città il centro storico è abbandonato e degradato. Nessun intervento di natura fiscale, di arredo verde, di vigilanza per incentivarne il ripopolamento.

Invidiamo Salemi. A Mazara del Vallo sindaci e assessori tutti improvvisatori.

Non si riescono a valorizzare anche gli introiti fuori bilancio: la società a cui è stata accordata la licenza per l'impianto eolico dona alla città 500.000 euro come risarcimento per l'impatto ambientale e il sindaco li spende per l'effimero, mentre i mazaresi continuano ad avvelenarsi per l'alta concentrazione di nitrati nell'acqua e le palme continuano a morire intaccando l'aspetto paesaggistico della città.

L'amministrazione non individua le priorità, non investe sullo sviluppo e brucia denaro in un giorno.

Non investe in salute e ambiente
, eppure la scelta di consentire la realizzazione dell'impianto è una scelta ecologica, anche se discussa.

Quante spese anche per il rifacimento del lungomare dove è stato eliminato tanto verde (dove sono finiti gli oleandri?) e poco se ne avrà in futuro, considerata l'imponente opera di cementificazione.

Ben venga, dunque, il convegno: rompe il silenzio nel quale è piombato il problema dell'acqua, si parlerà di un bene essenziale da garantire oggi e in futuro, si comincerà a constatare che siamo quasi a ottobre, mancano solo due mesi alla scadenza della proroga alla deroga e nessuno ha fatto qualcosa di utile alla soluzione.

Questo comitato è stato accusato dall'assessore pro tempore, Giampiero Giacalone, di essere prevenuto quando ha espresso incredulità rispetto alla annunciata soluzione da realizzarsi attraverso l'impianto di uno o più depuratori (incontro del 23 aprile presso AUSER).

A distanza di cinque mesi da quella data, il problema incombe ancora oggi in tutta la sua gravità e ci si chiede se un assessore può esprimersi a titolo personale o non impegni anche tutta l'amministrazione con le sue dichiarazioni, specie quando l'assessore in causa, per altro mandato, non fa più parte della giunta.

Forse l'amministrazione ha operato segretamente? Ciò sembra poco probabile: la pubblica amministrazione ha propagandato sempre lo scavo dei pozzi, se avesse fatto qualcosa sarebbe stata attivata la stampa con articoli a raffica.

L'assessore Giampiero Giacalone, sempre cinque mesi fa, ha parlato di un milione di euro e una autobotte, l'autobotte si è vista, il milione di euro è stato stornato o non è stato dato?

Intanto a Tonnarella i villeggianti, dimentichi o ignari, hanno trascorso un'estate tranquilla. Così l'amianto uccise e continua a uccidere: si negò il nesso di casualità, in seguito riconosciuto
Non per niente oggi ci si può appellare al Principio di precauzione: ”....La mancanza di piene certezze scientifiche non può costituire un motivo valido per ritardare l’adozione di misure al fine di prevenire il degrado ambientale.”(Principio 15 della Dichiarazione su “Ambiente e Sviluppo”, adottata nel 1992 con la Conferenza delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro).


Il problema dell'inquinamento delle falde è gravissimo, ma il metodo con cui l'amministrazione lo ha affrontato è lo stesso di quello con cui ha affrontato tutti i problemi della città: a-scientificità e mancanza di trasparenza.

Anche il consiglio comunale ha le sue responsabilità.

La seduta è tolta alle ore 20,30.

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