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domenica 23 marzo 2008

Verbale n. 34

Il giorno 12 del mese di marzo dell'anno 2008, alle ore 18,30 il Comitato si riunisce per il consueto appuntamento settimanale.

Si parla dei semi del mondo, di come i diserbanti, usati al posto della zappa, per evitare fatica e costi di modopera, stiano diventando il flagello della flora.

E intanto l'accaparramento dei semi e il loro commercio fa busines, mentre gli agricoltori dimenticano l'arte della conservazione dei semi per la riproduzione e si perdono le varietà locali.

Le riflessioni che possono seguire appaiono fin troppo ovvie e tuttavia c'è ancora tanto da fare per promuovere una inversione di tendenza.

Si ipotizza la costituzione di un gruppo di acquisto che individui uno o più produttori ai quali richiedere la coltivazione biologica in cambio di uno smercio garantito.

Un piccolo passo per ritrovare i sapori, per non ingerire veleni e, nel contempo, frenare il dilavare di nitrati in falda, che è quanto in questo momento più occorre fare, anche in considerazione delle interessanti informazioni fornite dal dr. Diego Serra, Dirigente Responsabile della Tutela Ambientale della U.O.T. 77 di Mazara del Vallo, nel recente incontro realizzato presso l'Auser.

Si colloca sulla stessa lunghezza d'onda il progetto del WWF, presentato in mattinata in un incontro a cui il comitato ha partecipato con un suo rappresentante invitato per vie traverse: si tratta della gestione delle “zone sic” da definire in quattro e quattr'otto, entro il mese di aprile.

Mazara del Vallo, con la riserva naturale integrata “Lago Preola e Gorghi Tondi” e con la zona umida di Capo Feto, è titolare di una opportunità che, se ben gestita, può divenire un volano per la ripresa economica legata al turismo, interessante in un momento di crisi generale e particolare per Mazara del Vallo, se si fa riferimento all'attuale regresso del settore pesca.

Alla ripresa economica si accompagnerebbe, come stretta conseguenza, il risanamento ambientale per contagio.

Si parla di cave, di cave dismesse, di rifiuti pericolosi nelle cave. E l'intervento del Comitato diviene obbligatorio.

Tanto interesse, scambio di indirizzi.

Informazioni tante, documentazione scarsa, un'infinità di opportunità per mirare all'obiettivo “guerra ai nitrati”..ma da dove partire?

Chi coordina? Chi fa che cosa? Quali le competenze richieste, in quali settori applicarle e fino a che punto?

Si rimanda l'analisi e la selezione di qualche opportunità, al momento in cui si avranno le delucidazioni del caso.

La seduta è tolta alle ore 20,30.
Il Comitato

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