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venerdì 11 aprile 2008

E invece no



L'informazione non è un'opportunità


A Mazara del Vallo l'amministrazione tiene per sé le informazioni, lascia all'oscuro i cittadini sul progetto già definito, e non da oggi, intorno al problema acqua.

È nato l'ATO IDRICO
E chi lo sapeva?!

È uscito di bocca a qualcuno di recente, ma sta sulle carte da anni.

Nitrati, guasti alle pompe dei pozzi di adduzione, interruzioni della fornitura.............
Che se ne parli, che la popolazione si allarmi.

Per tenere chiuse le bocche, facciamo qualcosa, non tanto, manteniamo l'emergenza.

Prendiamoli per stanchezza e alla fine presentiamo l'ATO IDRICO, la manna dal cielo, la soluzione di tutti i guai.
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Il testo che segue è frutto di ricerca su internet e viene riportato in forma integrale eccetto il grassetto sui punti b, e, e sul quartultimo capoverso.
Cos'è l'ATO
Chi siamo
L'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 7 di Trapani è stata costituita nella forma di Convenzione di Cooperazione per gli effetti dell'art. 9 della legge n. 36 del 1994" Disposizioni in materia di risorse idriche" (G.U. n.14 del 19 gennaio 1994)., recepita con la legge regionale 27 aprile 1999, n. 10, ed in attuazione del decreto del Presidente della Regione del 7.8.2001. La convenzione di cooperazione è stata sottoscritta tra i Comuni e la Provincia appartenenti all'ambito territoriale ottimale denominato Trapani, affinché essi si coordinino al fine di organizzare il servizio idrico integrato costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
Fanno parte dell'Autorità 24 comuni di cui è possibile visualizzare la cartina.
CARTINA DEI COMUNI DI COMPETENZA
Gli organi dell'Ambito sono il Presidente della Provincia Regionale di Trapani e la Conferenza dei Sindaci della Provincia
Quali sono i compiti dell'Ambito
a) la gestione unitaria all'interno dell'ambito dei servizi idrici integrati, sulla base di criteri di efficienza ed economicità e con il vincolo della reciprocità di impegni;
b) livelli e standard di qualità e di consumo omogenei ed adeguati nella organizzazione ed erogazione dei servizi idrici;
c) la protezione, in attuazione del D.P.R. n. 236 del 1988, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152 e del decreto legislativo n. 31/2001 e successive modifiche e integrazioni, nonché la utilizzazione ottimale e compatibile delle risorse idriche destinate ad uso idropotabile;
d) la salvaguardia e la riqualificazione degli acquiferi secondo gli standard e gli obiettivi stabiliti dalla programmazione regionale e di bacino;
e) l'unitarietà del regime tariffario nell'ambito territoriale ottimale definito in funzione della qualità delle risorse e del servizio fornito;
f) la definizione e l'attuazione di un programma di investimenti per l'estensione, la razionalizzazione e la qualificazione dei servizi privilegiando le azioni finalizzate al risparmio idrico ed al riutilizzo delle acque reflue.
In questo quadro compete agli enti locali convenzionati:
a) la scelta delle forme del servizio idrico integrato;
b) l'affidamento del servizio idrico integrato;
c) l'organizzazione dell'attività di ricognizione delle opere attinenti il servizio idrico integrato;
d) l'approvazione e l'aggiornamento del programma degli interventi, del piano finanziario e del modello gestionale ed organizzativo;
e) la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in attuazione e con le modalità di cui all'art. 13 della legge n. 36 del 1994;
f) l'attività di controllo sui servizi di gestione con particolare riferimento alla verifica dei livelli e degli standard prestabiliti nelle convenzioni con i soggetti gestori.
La Provincia Regionale di Trapani è l'ente locale responsabile del coordinamento, delle attività e delle iniziative connesse alla presente convenzione.
Organizzazione del servizio idrico integrato

Alla gestione del servizio idrico integrato dell'ambito territoriale ottimale provvede, salvo quanto stabilito al successivo art. 14 della convenzione di cooperazione, un unico soggetto gestore individuato attraverso i criteri stabiliti dai successivi articoli della convenzione.
Al soggetto gestore è affidata, e ne risponde nei confronti degli enti locali appartenenti all'ambito territoriale ottimale, la gestione del servizio idrico integrato.
I rapporti tra il soggetto gestore e gli enti locali appartenenti all'ambito territoriale ottimale sono definiti mediante la stipula della convenzione per la gestione del servizio idrico integrato.
Segreteria tecnico-operativa dell'ambito territoriale ottimale

Per lo svolgimento delle funzioni operative connesse ai compiti di coordinamento, nonché per le attività di controllo e vigilanza sulla gestione del servizio idrico integrato è costituito un ufficio comune, denominato Segreteria tecnico-operativa dell'ambito territoriale ottimale.

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