Pagine

mercoledì 11 giugno 2008

Verbale n.42

Il giorno 3 del mese di giugno, dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 18.00.
Aperta la seduta si discute dell'opportunità -fornita dall'attuale tornata elettorale per il rinnovo delle cariche provinciali- di richiedere ai candidati l'assunzione di impegni in ordine alla soluzione dell'emergenza idrica a Mazara del Vallo.

Vogliamo sentire cosa ne pensano i vari candidati e cosa si impegnano a fare in ambito provinciale, anche perché il problema non riguarda la sola città di Mazara del Vallo, ma anche i comuni limitrofi.

I candidati che hanno ricoperto cariche comunali e nei rispettivi ruoli non sono riusciti a fare nulla dovranno dimostrare che nel nuovo ambito di intervento hanno soluzioni da avanzare: quella provvisoria (ancora siamo costretti a chiedere la provvisoria!) e quella definitiva. Altrimenti perché dovremmo votarli?

Ci aspettiamo delle dichiarazioni e, se si aprirà un dibattito al quale siamo pronti ad intervenire. sarà inevitabile una domanda sull'Ato Idrico, di cui poco si parla, così i cittadini potranno conoscere la posizione che i singoli candidati intendono assumere rispetto a questo nuovo carrozzone.

La nuova presidenza della Regione già si è espressa contro gli Ato Rifiuti e abbiamo ascoltato e letto le dichiarazioni di Lombardo: gli Ato che ancora non hanno preso il via saranno soppressi insieme a quelli che hanno dato scandalo per il cattivo funzionamento.

Facciamoli impegnare in tal senso anche per l'Ato Idrico, chiediamo che l'acqua rimanga pubblica.

Alle richieste del Comitato dovranno seguire delle risposte. In campagna elettorale ogni parola è un voto: ascoltiamo e poi inchiodiamo agli impegni assunti. Altrimenti a casa, questi nostri impiegati! Alla Beppe Grillo.

Intanto i candidati abbiamo cominciato a sentirli: parlano di illuminazione, di strade, colmate....tutti interventi accessori, rispetto a quelli necessari e indispensabili. Perché non parlano di acqua?

Ma tutto questo dovrà finire. Se una legge di natura regola la crescita della specie in modo tale che il riequilibrio scatta come un automatismo, indipendentemente da un comportamento consapevolmente finalizzato, applicando la stessa legge al campo delle organizzazioni sociali, dobbiamo ritenere che nell'analogo economico questo è il momento del riequilibrio e il meccanismo che lo fa scattare è la mancanza di risorse finanziarie.

Questa legislatura sarà la legislatura del federalismo fiscale, perché Bossi su questo punto non demorderà. In regime di federalismo fiscale gli enti locali, comprese le regioni, si amministreranno con quel 50% delle risorse che rimangono, allora i cittadini chiederanno che si registri ogni cosa.

La spesa deve essere diminuita, tutti i carrozzoni, come gli Ato, devono scomparire. Gli enti inutili sono un buco nero, una macchina mangiasoldi, se solo si pensa che un amministatore unico guadagna 120.000 euro all'anno! Quanto un ministro.

La spesa pubblica è incontrollabile. Scoppiato lo scandalo delle illecite appropriazioni sui finanziamenti statali, che ha evidenziato lo sperpero del denaro pubblico, con il federalismo fiscale le amministrazioni locali potranno disporre solo dei proventi che vengono dai cittadini amministrati e saranno costrette a spenderli e a investirli sullo stretto controllo dei cittadini. Finalmente finiranno gli sperperi e le ruberie.

La logica secondo la quale un'azienda se non produce va ristrutturata o chiude, deve valere, una buona volta, nel pubblico.

Nel settore dei trasporti, da quando le ferrovie sono gestite da privati (lasciamo da parte la discussione sull'opportunità della privatizzazione) è avvenuta una razionalizzazione e si cominciano a fare quegli interventi che prima, pur se ritenuti necessari, non erano stati fatti. Assisteremo fra poco alla soppressione del ramo secco costituito dalla tratta Alcamo-Mazara del Vallo, il cui costo rispetto ai ricavi è sette volte maggiore. Già nella stazione di Mazara del Vallo sono stati trasferiti capostazione e personale.

A S.Ninfa, dove prima c'era la stazione, oggi c'è un ovile. Latte e ricotta in stazione, da quando non passa più il treno!

Nella linea Milano-Lecco tutte le stazioni sono chiuse, ciò significa che prima c'erano le risorse e si spendeva, ora che si è proceduto alla razionalizzazione, le stazioni sono state chiuse, ma qui l'accesso è impedito da barriere di lamiera saldata per evitare la microcriminalità.

Assisteremo ad una svolta in Sicilia. Lo fa sperare la presenza nel governo regionale di due magistrati: Giovanni Ilarda e Massimo Russo, magistrati che potranno trasferire nell'esercizio della pubblica amministrazione l'integerrima esperienza professionale, garantendo in tal modo ai cittadini siciliani finalmente equità, giustizia e trasparenza ( noto detto “ per fare giustizia è necessario un carabiniere per ogni cittadino”)

Inoltre la scelta di un magistrato antimafia, Massimo Russo, alla guida della sanità, indica la volontà di Lombardo di dare un preciso segnale: “ l'era Cuffaro è finita”.

E tutto questo solo per mancanza di risorse finanziarie. Se fosse perdurato il vecchio regime............, ma il limite è stato superato e per fortuna inizia il tempo del riequilibrio.

La politica italiana, a seguito di fatti nuovi come la nascita della Lega e di Forza Italia, è stata costretta a misurarsi con due personaggi, Bossi e Berlusconi, che hanno rinnovato i rapporti politici. Rivoluzione copernicana, accelerazione vertiginosa.

La Lega nord nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ottiene più del 30%, è un partito di massa. Perché tutto questo credito, quando alimenta la xenofobia? Perché assicura i servizi, tutto funziona alla perfezione.

Berlusconi ha consentito solo alla Lega e all'Mpa di apparentarsi, però l'Mpa non può avere il successo della Lega se in Sicilia tutto non funziona.

I settori dello spreco sono sanità e edilizia. La sanità assorbe il 60% del bilancio regionale, il numero delle case di cura private convenzionate con la regione sono il triplo rispetto a quelle della Lombardia.

Allora, se Lombardo deve fare lo stesso percorso politico di Bossi, deve dimostrare di saper risanare le casse garantendo l'efficienza del servizio. Così come, se Berlusconi riesce a eliminare la “munnizza”, salvare l'Alitalia e estirpare la camorra, è possibile che l'Italia venga ripulita da questa ventata di cambiamento.

Ma perché si avvii il meccanismo del federalismo fiscale, ci dovranno essere leggi nuove. Gran parte dei finanziamenti statali verranno meno, anche se una quota compensativa, la quota solidale, verrà garantita, ci saranno i controlli sui risultati.

È di questi giorni l'ammonizione di un cittadino al dirigente dell'ufficio acquedotto che non riesce a garantire il servizio regolare in tutti i quartieri della città:“Lei si salva perche i mazaresi non sono attenti, per tutti i disservizi i cittadini dovrebbero trasferirsi da Mazara del Vallo!”

Dopo una discussione che si è allargata dal governo provinciale al regionale e al nazionale, la seduta è tolta alle 20,40.

Nessun commento: