Pagine

lunedì 22 giugno 2009

Nell'agone politico l'azione diretta e neutrale del Comitato

Da quando si è deciso di aderire alla settimana nazionale dell'acqua, il lavoro del Comitato è stato più intenso e coordinato quasi giornalmente, fuori dalla ritualità degli incontri del mercoledì, che si era deciso di interrompere per rispettare la tradizione che vuole il Comitato fermo in campagna elettorale.

Era avvenuto, infatti, nella tornata del 1999 -quando si era nel pieno della battaglia contro l'insediamento della mega-distilleria Bertolino in territorio di Mazara del Vallo- di doversi interrogare sull'opportunità di continuare l'attività in piena campagna elettorale. Saggiamente, in quell'occasione, fu deciso di interromperla, per consentire agli aderenti di liberamente agire all'interno delle formazioni politiche in cui si riconoscevano o nelle quali erano candidati.

Si evitarono strumentalizzazioni. Ciascuno portò le istanze del Comitato nelle sedi di partito, i problemi ambientali divennero oggetto di campagna elettorale. E fu un bene.

Quel deliberato è oggi patrimonio del Comitato, tuttavia, la proposta di mobilitarsi in piena campagna elettorale, avanzata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua, ha messo in discussione tutto.

Agire sui candidati a sindaco, offrire all'attenzione un tema, sollevare una discussione e, rimanendo neutrali, aspettare le risposte al questionario, al comitato è sembrata una occasione da non perdere.

Emblematico il tema dell'acqua per provocare e scoprire la sensibilità dei candidati in ordine ai diritti del cittadino, fra cui, primo, il diritto all'acqua: si apre una discussione, se ne fa oggetto di campagna elettorale, il cittadino giunge ad una scelta più consapevole.

Questa volta, dunque, si è deciso di continuare l'attività.

Chiesto l'appuntamento ai quattro candidati a sindaco, resa pubblica l'opinione dei due che hanno rispettato l'appuntamento (Nicola Cristaldi e Giuseppe Marino, entrambi disposti ad attivarsi per la ripubblicizzazione dell'acqua), il Comitato aveva ritenuto chiusa l'iniziativa. Ma il responso elettorale lascia al ballottaggio due dei candidati, uno dei quali, non avendo rispettato l'appuntamento, non ha fornito ai cittadini la sua opinione intorno alla privatizzazione dell'acqua.

Il tema/problema sarà messo in campo nella battaglia finale?

Il Comitato si concede un tempo di riflessione per decidere se riproporlo alla discussione in questa seconda fase, terminata la quale si riaprirà l'interlocuzione con il sindaco, il nuovo, a cui saranno consegnate le firme raccolte a sostegno della richiesta di delibera a favore dell'acqua pubblica. Firme che, nel raduno del 29, si sono avvicinate al numero di duemila, che si decide di toccare con il recupero di tutti i fogli che ancora stanno nelle mani dei “portatori di acqua”.

Lavoro certosino, fatto di telefonate, passaparola e passamano, che ha impegnato tanto da rendere difficile programmare per tempo la presenza del Comitato alla Riunione Regionale dei Movimenti per l'acqua che si è tenuta a Caltanissetta il 31 maggio.
 
Per ovviare, si è deciso di dare al Comitato Cittadino di Menfi la delega a rappresentarlo e, all'indomani, con una telefonata, sono giunte le notizie salienti sulla riunione, una sintesi delle decisioni prese.

Per fortuna l'intera assemblea è stata ripresa integralmente e sarà presto possibile visionarla all’interno del sito regionale www.acquainsicilia.org.

Per quanto riguarda i rapporti con il Forum nazionale, si vaglia l'opportunità di essere presenti alla riunione del 27 giugno, importante per la verifica, la proposizione e il coordinamento delle iniziative future all'interno di un quadro nazionale e in un orizzonte internazionale.
 
Sul fronte provinciale, chiuso il momento elettorale, sarà bene riprendere i contatti con le città di Campobello e Marsala e lavorare coordinando e aggregando via via le altre città della provincia.


(Dal Verbale n.73 della seduta del 10 giugno 2009)

Nessun commento: