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venerdì 5 giugno 2009

Si rifletta, in questa giornata mondiale dell'ambiente, vigilia delle elezioni amministrative

5 giugno giornata mondiale dell'ambiente, ma, a Mazara del Vallo, anche vigilia delle elezioni amministrative

"Sì...l'ambiente...ci pensi qualcuno all'ambiente...e una volta all'anno...poi noi facciamo come sempre abbiamo fatto. E chi sono, in fondo, questi ambientalisti? Gente che predica...fa convegni...denuncia e intralcia chi deve fare".

È vero, oggi impera “la politica del fare”. È vincente “chi sa fare”. Ma la valutazione del che cosa e del come è stato fatto chi la fa? L'uomo comune?

Anche il politico oggi è l'uomo comune. “Uno di voi” si è letto come slogan su manifesti elettorali che imbrattano la città e la deturpano (anche di questo si dovrebbe parlare nella giornata mondiale dell'ambiente, perché Mazara del Vallo è nel mondo, non è certo da qualche altra parte).

Lo sanno i politici, i candidati a sindaco lo sanno che la loro mano concorrerà a migliorare il mondo in questa piccola parte di mondo o concorrerà a distruggerlo?

Ma i politici di oggi non sanno, molti non sanno e bisogna veramente cercarlo il politico che sa.

Chi si affanna a cercare “il politico che fa” spesso non trova o non necessariamente trova “chi sa”.

Il politico deve prima sapere e poi fare. Che non equivale al “saper fare”. Se ne conoscono di politici del “saper fare” che non sanno cosa fanno, cosa fanno di danno a tutti per “saper fare” qualcosa di utile soltanto ad uno.

E questa è la questione. Locale, italiana e mondiale.

Troppi politici che “sanno fare”..... gli interessi di pochi.
Che sanno guardare il “particulare” diceva un certo Macchiavelli.

Nella giornata mondiale dell'ambiente, a Mazara del Vallo, è necessaria una riflessione centrata su una città che è divenuta brutta per mano di incolti, di gente che guarda senza orizzonti in cui collocare l'azione, che “fa” senza conoscere gli effetti del suo “fare”.

In una società del fare senza meditare, del “fare ciò che mi è comodo e utile” del “fare ciò che è utile al mio amico” si fa brutta un'Italia intera, un mondo.

L'impazzimento. Non c'è saviezza.

Analfabeti al potere toccano, intaccano equilibri locali che si traducono in disequilibri mondiali. Questo è ciò che è successo.

Il mondo della scienza, tutto il mondo della cultura a lanciare l'allarme da decenni, il mondo della politica (sottomesso al sistema economico-finanziario), sordo, in corsa, in affannosa e dannosa corsa, per accaparrare, defraudare, deturpare, mentre la salute diviene più a rischio e la povertà cala su aree più vaste di popolazione.

Questa è la politica di chi accontenta la gente, l'amico. E la gente e l'amico gli affidano una città, uno stato, un'Europa, un mondo.
E poi....il disastro.

Non pensiamo a noi stessi, quando andiamo a votare, pensiamo a tutti noi.

In uno sguardo allargato possiamo comprendere che, se il politico mi ha accontentato, qualcun altro è stato danneggiato.

Non fa politica chi accontenta te e me e l'amico mio.
Fa politica chi ha chiaro il quadro generale e vede ciò che è utile e giusto, qui e ora, per tutti, e lo realizza, come tassello in uno spazio più grande che è il mondo.

Si rifletta, in questa giornata mondiale dell'ambiente, vigilia delle elezioni amministrative, importantissime per il destino di questa città, che rischia di perdere tutto il suo verde perché nessuno ha visto un punteruolo rosso e a qualcuno è stata affidata una motosega pazza per capitozzare rigogliosi, centenari ficus, in una città che rischia di perdere tutto il suo patrimonio monumentale, oscurato da un proliferare scomposto di nuove costruzioni, di rifacimenti cui si addice solo l'attributo di orrido, dove non c'è geometria e armonia che si rispetti, non ci sono leggi e non vigono criteri e controlli.

L'ambiente non è un'idea, l'ambiente è quello che ci sta attorno, è questa città che ha bisogno di riconciliarsi con la natura di cui l'uomo è parte, di ritrovare i suoi equilibri.

Non vive bene l'uomo dove gli spazi divengono asfittici, dove il bello è intaccato continuamente fino a rischiare di scomparire, dove la vivibilità è messa a rischio dal traffico caotico, dove manca del tutto il controllo del territorio fino a compromettere il bene primario ACQUA.

Chi si propone a sindaco ha in mente tutto questo?

Noi gli stiamo affidando una città e noi stessi, la nostra vita e quella delle future generazioni.
Ciò che domani verrà fatto è per tutti e per sempre.

Si può distruggere in un giorno.
In un giorno si può impedire la distruzione. Con il voto.

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