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giovedì 23 luglio 2009

Dopo il caos l'osservanza della legge diventa evento eccezionale

Finalmente, a Mazara del Vallo, in materia ambientale si muove qualcosa. La nuova amministrazione comunale ha attivato un massiccio controllo del territorio che ha portato a sei denunce per abbandono di rifiuti tossici e all'accertamento di numerose violazioni del testo unico ambientale da parte di ditte, con conseguenti sanzioni amministrative.

Basta volere per ottenere. Si controlla, si trova il danno e chi lo ha prodotto, si applica la legge. È semplice, eppure nessun sindaco aveva prima mosso un dito in questa direzione.

Questo comitato ha dovuto inoltrare richieste, esposti, denunce per richiedere quanto di diritto.

Troppo ha discusso degli attacchi al territorio, piccoli e grandi, ad opera di gente comune che non sa quel che fa e di gente che, pur sapendo, fa! E si è parlato di un limite alla capacità della natura di rigenerarsi, oltre il quale vengono rimandate al mittente le offese e, a Mazara del Vallo, magari restituite in forma di nitrati nell'acqua in distribuzione.

Tutti i veleni, dal terreno inquinato alle sue profondità e giù in falda da dove viene attinta l'acqua ad uso potabile, giungono da anni direttamente a casa di ogni cittadino, anche di quelli che non hanno avuto alcuna colpa.

Il sindaco è il garante della salute dei cittadini e deve provvedere. Questo si è chiesto al sindaco del tempo e questo non si è ottenuto. Ma il nuovo sindaco della città di Mazara del Vallo - lo ha detto in campagna elettorale e oggi lo fa - subito si è attivato, dimostrando che non sempre è vero che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Il comitato ha trovato un interlocutore.

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