In Italia,  la classe politica sembra vivere in un mondo a sé, della società non recepisce le istanze più pressanti, guarda solo all'economia, non riuscendo a collocarla in sottordine rispetto alla cultura e alla ricerca. 
Le conseguenze della distorta interpretazione dei compiti fa sì che dalla base ai vertici i comportamenti soffocano lo sviluppo che si attesta su posizioni di retroguardia, col rischio, in questo preciso momento storico, di una recessione più grave di quella che potranno subire altri stati, non solo europei, che hanno adottato  scelte lungimiranti per essere sensibili ai moniti del mondo della cultura e attenti ai traguardi della ricerca.
Cogliendo gli aspetti positivi che  la presente congiuntura nella sua gravità porta dentro, questi ultimi hanno scelto di investire nel  cambiamento dei sistemi produttivi, in accelerazione verso uno sviluppo  più rispettoso della natura e dell'uomo che ne è parte.
Ma in Italia i politici non riescono a cogliere l'occasione, indifferenti (ostili?)alla cultura e alla ricerca, ritardano o perdono del tutto le occasioni di rilanciare  l'economia  attraverso la via del risanamento ambientale. 
Questo è quanto avviene a cominciare dal parlamento europeo e a finire al comune di Mazara del Vallo, dove chi  amministra  rinuncia a consultare il mondo della ricerca e, di fronte al  problema dell'alta concentrazione di nitrati in falda, annaspa cercando  soluzioni che soltanto gli esperti possono dare.
 
Un'inversione di tendenza rispetto ai sistemi produttivi, sia in agricoltura che in industria, e un'educazione ai consumi consapevoli da parte dei cittadini, oltre a una serie di interventi su condotte idriche e reti fognarie, non solo eliminerebbe le cause della pericolosa presenza  di nitrati in falda, ma concorrerebbe all'allineamento ai parametri di Kyoto.  
Invece il sindaco, ignorando il  Piano di Tutela delle Acque in Sicilia, in cui è contenuta la soluzione al problema,  pensa di risolverlo intervenendo sugli effetti e, come fa un  cattivo cuoco quando “allunga il brodo”, programma di  “allungare la concentrazione di nitrati” con l'aggiunta di altra acqua.
La soluzione  lo espone al ridicolo e lascia quanto meno interdetti.
Come ha lasciato interdetti, per passare al livello regionale, la recente approvazione in via definitiva  della legge per la realizzazione di campi da golf, per la cui efficienza sarà necessario  un quantitativo enorme  di acqua da sottrarre all'uso potabile dei cittadini, e tale da fare  abbassare notevolmente il livello delle falde già depauperate.
Chi ha approvato ignora la Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia, come a Mazara del Vallo è stata ignorata  la  Carta delle zone vulnerabili dai nitrati.
Passando al Parlamento europeo, giusto per chiudere con i vertici, la Prestigiacomo  esporta la sprovvedutezza dei politici italiani  esponendosi  al ridicolo quando, per difendere gli interessi dell'economia italiana, con il rischio dell'isolamento, rinuncia a partecipare da protagonista alla rivoluzione energetica necessaria per salvare il clima.
Anche lei ignora che in Italia non mancano capacità e competenze per puntare su innovazione e ricerca.
L´Italia e gli italiani non  meritano questi politici.
Silvana Mannone
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