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venerdì 24 ottobre 2008

Verbale n.52

Il giorno 21 del mese di ottobre dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 18,30.

Aperta la seduta, si commenta la notizia secondo la quale è stato approvato il progetto di collegamento dei nuovi pozzi di Fiumara con il fungo di Ramisella, dove è prevista la miscelazione della nuova acqua (concentrazione di nitrati pari a 24 mgl) con quella dei pozzi inquinati che ha presentato in taluni casi una concentrazione superiore ai 100 mgl (un clic sulla mappa a destra).

Si riflette che sarebbe meglio chiudere i pozzi inquinati e fornire direttamente la nuova acqua, razionalizzandola, se necessario, per evitare la miscelazione e lasciare riposare i pozzi inquinati.
In tal modo si permetterebbe alla falda di interrompere l'azione compensativa che tende a sopperire all'ammanco con il riassorbimento di acqua di superficie e annessi veleni.

Ma l'amministrazione non solo non sa fare, ma, con la soluzione adottata, impedisce che la natura faccia da sé.

Brancolando ancora nel buio, annuncia interventi a carattere provvisorio e non accenna a quelli definitivi.

Da un anno esiste un Piano di Tutela delle Acque, nel quale sono individuate le cause dell'inquinamento (da cui è facile risalire agli autori) e da più di un anno questo comitato ha avanzato denuncia contro ignoti, successivamente anche la stessa amministrazione ha deliberato di esporre denuncia (non è dato sapere se poi la denuncia è stata davvero avanzata) e dunque perché non si percorre la via più giusta che è quella di bloccare l'azione degli inquinatori, di punirli secondo legge e avviare le azioni di risanamento a loro carico?

Perché non si applica la legge?

In Italia ognuno fa quello che vuole: i magistrati non indagano, i politici agiscono alla cieca.

I cittadini, al contrario, si documentano, progettano una Mazara Verde, dove si interrompa l'uso dei fitofarmaci e dei concimi chimici per praticare l'agricoltura biodinamica, si riduca l'emissione di CO2, con l'uso di energie alternative, dove si intervenga seriamente sulle palme aggredite dal punteruolo rosso e nelle aiuole rinascano alberi e fiori, dove sia maggiore il rispetto per gli spazi pubblici e diffusa la pratica del riciclaggio, dove, attraverso il consumo critico, si boicottino i prodotti nocivi alla salute e si possa avviare la riconciliazione con la natura.

Troveranno, questi cittadini, un nuovo sindaco che si vorrà intestare queste azioni?

Su questo interrogativo e su questa speranza si chiude la seduta. Sono le ore 20,30.
Il Comitato

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