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domenica 13 giugno 2010

Crocetta e la sua dichiarazione scritta sull’acqua potabile come diritto fondamentale - Se il Parlamento europeo approva, cambierà qualcosa o nulla?

Riportiamo in forma integrale le osservazioni di Marcello Failla a chi, a suo parere, eccede nel trionfalismo.

"....I forum Acqua bene comune chiedono che l’acqua sia gestita esclusivamente dal pubblico.
 
Dichiarazioni generiche non servono se non si pronunciano su questo punto decisivo: la gestione dell’acqua.
 
Ti ho già sottolineato che al momento la cosiddetta prevalenza del pubblico c’è già (vedi gli ATO), ma che, non avendo alcuna possibilità di influenza sulla gestione privatizzata, il pubblico non ha più peso.
 
Il consorzio SIE che dovrebbe gestire l’acqua della provincia di Catania è in maggioranza pubblico, Acqualatina è a maggioranza pubblica, gli ATO che da anni gestiscono le acque del centro della Sicilia sono pubbliche, ma la tipologia di gestione privatistica li sottopone a regole civilistiche che significano: scarsa attenzione agli investimenti ( per la cui mole si può programmare solo un poderoso intervento pubblico), perché non hanno un ritorno economico (meno acqua che si perde non significa per nulla maggiori utili, perché i consumi ormai sono consolidati e non aumentano)e aumento delle tariffe sulle quali si scaricano costi sempre più ingenti ed incontrollati.
 
La prevalenza di interesse pubblico esiste già nella nostra legislazione, ma se la gestione obbedisce a regole civilistiche (del codice privato) allora viene meno ogni soddisfazione dei bisogni, ed i diritti possono essere goduti pagando il necessario corrispettivo.
 
Per questo motivo nella dichiarazione non si fa riferimento al godimento dei diritti in modo gratuito.
 
Ogni iniziativa può essere degna di interesse, ma, e l’on,. Crocetta lo sa bene (infatti te lo ha anche detto) esistono dichiarazione che sconfessano le logiche imperanti e provocano cambiamenti immediati e dichiarazioni di principio che, proprio per la genericità e la neutralità dei contenuti, rispetto alle grandi questioni ed alle forze in campo, sono sottoscrivibili da tutti e non cambiano di una virgola la realtà.
 
Forse, più semplicemente, per comprendere la portata di questa dichiarazione ci si dovrebbe domandare: Acqualatina potrebbe accettare una dichiarazione come questa? Questa dichiarazione impedisce l’aumento delle tariffe? Impedisce la gestione privata dell’acqua?"
da una mail di Marcello Failla

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