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mercoledì 12 novembre 2008

Verbale n.54

Il giorno 4 del mese di novembre dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 18,30.
Ancora una volta si commenta la notizia relativa all'affidamento dell'appalto per la realizzazione della condotta che dai nuovi pozzi di Fiumara dovrebbe portare l'acqua al fungo di Ramisella, dove avviare le operazioni di miscelazione di acqua ad alta concentrazione di nitrati con acqua a bassa concentrazione, fino al rientro nei limiti di legge.

Il frequente uso del condizionale nelle comunicazioni che l'amministrazione diffonde attraverso il Giornale di Sicilia e i TG delle emittenti locali consolida il dubbio sul successo dell'intera operazione e legittima l'esigenza di richiedere ufficialmente informazioni dettagliate sulla miscelazione.
Non si vorrebbe che l'amministrazione operasse giusto per ottenere il rinnovo della deroga e si rendesse morosa nei confronti dei cittadini che ancora attendono l'acqua potabile.

Per la stessa colpa e sempre a proposito di acqua, l'amministrazione non si fa scrupolo di minacciare la sospensione della fornitura idrica ai titolari delle utenze idriche che non avranno regolarizzato la loro posizione effettuando il pagamento del canone con i relativi bollettini.

Questa storia delle bollette per la fornitura dei servizi idrici merita dei chiarimenti perché ai cittadini informati possano agire in difesa dei loro interessi.

A seguito della deroga emanata dall'assessorato regionale competente, che ha reso per decreto l'acqua utilizzabile ai fini di approvvigionamento personale anche con una concentrazione di nitrati fino al 90mgl, i cittadini sono tenuti al pagamento del canone, pur se il comune di Mazara del Vallo a tutt'oggi ha distribuito per potabile un'acqua che potabile non è.

L'unica contestazione che i cittadini possono fare riguarda l'indice di depurazione compreso nella bolletta insieme ad altre voci quali: la fornitura, gli scarichi. Infatti, a seguito della sentenza numero 335 del 10 ottobre scorso la Corte Costituzionale ha stabilito che gli enti locali non possono richiedere ai cittadini utenti il pagamento di un servizio non reso.

Quindi, i cittadini non solo non sono tenuti al pagamento dell'importo richiesto, ma hanno diritto, di conseguenza, a richiedere il rimborso degli importi ad oggi pagati per un servizio di depurazione di cui non hanno goduto.

La contestazione delle bollette, indebitamente notificate dal comune di Mazara del Vallo ai cittadini utenti, può essere presentata innanzi al giudice di pace competente per territorio e in quella sede congiuntamente può essere richiesto il rimborso delle somme indebitamente corrisposte al comune.

La seduta si chiude alle ore 20,30.

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