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mercoledì 19 novembre 2008

Verbale n.55

Il giorno 11 del mese di novembre dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 18,30.
Si parla di riduzione e riciclaggio dei rifiuti, tema che sarà affrontato in Italia nella Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, durante la quale si realizzeranno convegni, mostre, laboratori.

Con la raccolta di tappi di plastica da avviare al riciclaggio, a Mazara del Vallo si intesta l'iniziativa una scuola.

È da augurarsi che in questa occasione si risvegli l'interesse ai temi del risparmio e del riuso e, come cittadini responsabili, ci si orienti verso comportamenti più consapevoli, a cominciare dal “rifiuto del rifiuto” e cioè evitando di acquistare ogni giorno nuovi sacchetti di plastica per la spesa e riusando, piuttosto, quelli dei precedenti acquisti. Se poi si ricorresse, come un tempo, alla vecchia “sporta” non sarebbe male.

Anche la grande distribuzione potrebbe fare la sua parte per dare un contributo alla riduzione di involucri e contenitori di molti prodotti, dotandosi, per esempio, di distributori di latte alla spina, detersivi, pasta, ed altro, come già avviene in molte parti d'Italia.

Su queste riflessioni si matura l'idea di realizzare dei contatti con i gestori dei supermercati locali, ai quali avanzare delle proposte di collaborazione per una campagna sulla eco-sostenibilità.

In seduta, si dà incarico di fissare per la prossima settimana il primo appuntamento.

Le buone alleanze possano produrre buoni frutti: attraverso i consumatori che giornalmente frequentano i supermercati possono essere veicolati messaggi del tipo “pubblicità-progresso” e con offerte mirate, diffusione di materiale cartaceo, possono giungere nelle case di tutti i cittadini suggerimenti, consigli, un minimo di informazione utile a promuovere il consumo critico e il rispetto dell'ambiente.

In una città, che da anni soffre del grave problema della presenza di nitrati in falda, un'attenzione ai rifiuti nocivi all'ambiente, agli usi e consumi di prodotti inquinanti, agli sprechi di acqua, ai pericoli degli sversamenti inquinanti contribuisce ad una assunzione di responsabilità da parte degli inquinatori inconsapevoli e rafforza l'azione diretta alla individuazione degli inquinatori consapevoli.

Bisogna contare sulle proprie forze quando si scopre che l'amministrazione è insensibile ai problemi ambientali e gli uffici comunali si rivelano sottodimensionati o privi di personale competente tanto che non si interviene anche dove una semplice disposizione può evitare il peggio.

È il caso del depuratore di Mazara 2, che una volta funziona, una volta no, e dove, fra l'altro, scarica l'auto-spurgo che opera sui pozzi neri privati e sulle condotte fognarie pubbliche, contribuendo ad intasare l'impianto e a farlo andare in tilt. Da qui l'acqua, attraverso la condotta, giunge al fiume Mazzaro con una carica batteriologica evidentemente superiore ai limiti di accettabilità. Ma non c'è controllo in uscita.

In questa situazione di degrado e abbandono, con acqua inquinata dai nitrati, con un impianto fognario trascurato e l'acquedotto colabrodo, si progettano sottopassaggi e si lastricano con materiali di pregio marciapiedi e viali.

La verità è che a Mazara del Vallo si fa quello che non serve, si spende per spendere, senza tenere conto delle emergenze che rendono invivibile la città, aggravando in tal modo, con lo spreco, la già drammaticamente affaticata economia nazionale.

E dispiace constatare che i suggerimenti di Giorgio Ruffolo sembrano buttati al vento. L'autorevole economista dichiara che nell'indirizzare gli investimenti è opportuno seguire il criterio dell'ottimizzazione: «cioè della distinzione, nelle allocazioni delle risorse, tra quelle ammissibili, quelle prioritarie e quelle non prioritarie».

Amaramente si constata che a Mazara del Vallo si è in presenza di una costante e persistente fuga di professionalità altamente qualificate, che con il loro operato corretto e competente potrebbero affrontare e risolvere i problemi che travagliano il territorio.

Mancano le opportunità, i migliori se ne vanno, anche perché rifiutano di soggiacere alla colpevole riproposizione di un andazzo sterile e distorto.

Di fronte a queste considerazioni i cittadini sensibili dovrebbero reagire in modo positivo creando solidarietà attorno ai professionisti, agli intellettuali onesti, ancora presenti in città, che più volte in manifestazioni pubbliche hanno dimostrato di conoscere le cause che hanno determinato il declino di questa città. Ad essi bisognerà chiedere di farsi carico delle aspettative in ordine alla rinascita.
La seduta è tolta alle ore 20,00.
Il Comitato

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