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domenica 25 novembre 2007

Verbale n.23

Il giorno 22 del mese di novembre, dell'anno 2007, alle ore 18,00 si riuniscono i direttivi del CO.CI.T.R.I.A. TE.MA. e del Comitato Civico Trasmazzaro (CO.CI.T.).

La seduta si apre con una notizia dell'ultima ora: un panificatore del Trasmazzaro si è meravigliato del fatto che il CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. fosse ancora impegnato sul problema nitrati, in quanto gli risulta, per averne avuto notizia direttamente dal sindaco, che non esiste più un problema “nitrati” e , pertanto, le aziende del Trasmazzaro, che utilizzano l'acqua nei processi di produzione di alimenti, non vengono più fornite di acqua con autobotti comunali, come da delibera N.70.07 giugno 2007.

Alla luce di quanto appreso, l' incontro assume, quindi, maggiore validità, in quanto si ha la comprova che effettivamente è stato acquisito da tutti i cittadini il dato che il problema è risolto.

La cittadinanza si è acquietata sulle informazioni avute a titolo personale e per passaparola. Anche stampa e televisione hanno trascurato l'informazione, per non parlare del sindaco che continua a disattendere quanto prescritto dalla stessa deroga.

E' assolutamente necessario e urgente riportare all'attenzione pubblica il pericolo “nitrati”, che permane e anzi si diffonde in tutto il resto della città.

Quanto previsto da chi si è mobilitato fin dal mese di aprile si è oggi, purtroppo, verificato.

Il sindaco continua a trattare la questione con superficialità e lentezza, e niente di veramente serio e risolutivo è stato avviato.

“Si può convivere con il problema” questo è il dato che si vuol far passare.

I due comitati devono assolutamente mettere insieme conoscenze e competenze e, ciascuno, con il suo potenziale, proporre azioni che, vagliate, confluiscano in un programma fitto di interventi fino a giungere ad una manifestazione di piazza.

La manifestazione, ad avviso della presidente, deve essere pacifica e silenziosa, alla Gandhi.

Esposte le ragioni dell'incontro, la presidente invita i presenti a prendere la parola a turno, perché ciascuno faccia le sue valutazioni sullo stato dell'arte e formuli la conseguente proposta.

Chi, del CO.CI.T., per primo prende la parola, dichiara che il comitato, essendo stato invitato al tavolo tecnico istituito dal sindaco, ha già assunto una linea morbida nei confronti dell'amministrazione.

Viene aggiunto, da chi interviene successivamente, che il CO.CI.T. ha scelto di rimanere in posizione di attesa fino ai risultati delle prove di portata, per le quali, su un pozzo, si aspetta l'autorizzazione della Provincia.

Da parte del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. si sostiene che, ammesso che le prove di portata sortiscano gli effetti desiderati, dovrà necessariamente passare del tempo e sarà sicuramente superato il termine fissato dalla deroga. Pertanto il sindaco non potrà che richiedere la proroga della deroga.

Si verificherà, quindi, quanto fin dall'inizio sospettato, e cioè il rinnovo continuo della deroga.

C'è chi, del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA, riprendendo il discorso di apertura, invita a non esprimersi più, a partire da questo incontro, in termini di “nostro comitato” e “vostro comitato”, ma che ci si consideri un gruppo unico che vaglia, progetta, decide e opera insieme.

Ribadisce che le specificità vanno mantenute, perché rappresentano una ricchezza cui attingere nelle occasioni, che, per tipologia, determineranno la mobilitazione di chi ha le competenze o le potenzialita' richieste, a prescindere dalla appartenenza all'uno o all'altro comitato.

Di seguito si interviene, come CO.CI.T.R.I.A.TE.MA., per rimarcare che il problema è serio, il pericolo persiste o aumenta. Il sindaco, per la brevità del mandato, ne ha poca responsabilità, ma, è colpevole di negligenza, in quanto, esercitando la funzione di ufficiale di governo, avrebbe potuto investirsi di tutta la sua autorità e ordinare azioni forti nell' interesse generale, come previsto in caso di necessità.

Come può dire che scavare il pozzo è la soluzione?! Manca lo studio geologico del territorio, che avrebbe dovuto affidare ad una équipe. In questo si è dimostrato incapace di capire il problema.

L'intervento è interrotto da chi del CO.CI.T. tiene a comunicare che il sindaco ha dichiarato di aver nominato, allo scopo, un geologo.

Continuando, si sostiene che, se la provincia si attarda a concedere l'autorizzazione all'escavazione del pozzo, il sindaco può requisirlo per motivi di urgenza e di estema necessità.

Perché non lo fa?

Perché si è messo in contrapposizione con i cittadini?

L'autorità che amministra la città forse non ha interesse o non ha la volontà di scoprire chi inquina. E' necessario capirne le ragioni!

L'autorità che amministra la città dovrebbe denunciare gli inquinatori, perché ne rispondano penalmente e provvedano, a carico personale, al risanamento ambientale.

Il CO.CI.T.R.I.A. TE.MA. si è sostituito all'autorità che amministra la città, ed è stato costretto, in sua vece, a presentare denuncia alla stazione dei Carabinieri della Città chiedendo che si provveda ad individuare i responsabili dell'inquinamento e a perseguirli nelle forme di legge .

Dal CO.CI.T. si interviene per dichiarare, che da parte loro, si è invece stabilito un contatto con il sindaco, attraverso la partecipazione al tavolo tecnico.

Da parte del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA si obietta che si è perso troppo tempo, si critica il sindaco per aver tenuto gli incontri del tavolo tecnico (?) a porte chiuse, quando è obbligato a partecipare a tutti i cittadini le decisioni, anzi a prenderle insieme ad essi. In materia ambientale la decisione è pubblica.

Sempre da parte del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. si interviene per dire che si ha la forza morale di dotarsi di un braccio tecnico, un esperto di chiara fama che offra la sua consulenza. Si può, inoltre, procedere al monitoraggio del territorio per individuare la percentuale di nitrati presente nell'acqua, attraverso il metodo colorimetrico, e poi rendere pubblici i risultati e svegliare l'opinione pubblica, così da spronare il sindaco.

A questo punto, la presidente chiede che si converga verso la definizione del piano di azione.

Il presidente del CO.CI.T. si ritiene vincolato alle date: a fine mese è fissato il terzo incontro del tavolo tecnico e a fine dicembre scadrà le deroga. Bisogna aspettare. Comunica la decisione di presentare al prossimo tavolo tecnico precise richieste. Se non saranno ascoltate, dichiara l'intenzione di abbandonare il tavolo tecnico.

Da parte del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. c'è chi è di altro avviso: il sindaco ha rispettato le scadenze, bisogna contestare le inadempienze.

Preso atto della posizione del CO.CI.T, la seduta è tolta alle ore 20,45.

Il Comitato

6 commenti:

Anonimo ha detto...

CO.CI.T.R.I.A.TE.MA.1998
batte
CO.CI.T.

37- 1

Anonimo ha detto...

djjdjj

Anonimo ha detto...

era una prova tecnica
scusate
siete bravissimi, complimenti per il vostro lavoro, ora vi seguirò
una mazarese lontana

Anonimo ha detto...

Cari amici VICINI e LONTANI

Anonimo ha detto...

parole... parole ... parole....

parole parole....parole..soltanto parole .... parole tra noi....

tiziana massaro ha detto...

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