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mercoledì 30 aprile 2008

Verbale n.38

Il giorno 23 del mese di aprile dell'anno 2008 il comitato si riunisce alle ore 19.00.
Aperta la seduta, si commenta l'incontro di giovedì 10 aprile presso l'Auser, al quale non è intervenuto il sindaco, ma il suo vice Giampiero Giacalone.

La conduzione dell'incontro, affidata a Giovanni Giaramidaro, ha sorpreso il vicesindaco che, anziché presentare una relazione, ha dovuto rispondere a precise domande in una incalzante successione di botta e risposta.

È riuscito a sottrarsi alla richiesta di precisazioni in ordine al numero esatto di pozzi scavati e alle date in cui ogni sondaggio è stato effettuato, ha parlato ancora di impianto per il trattamento dell'acqua e nuovi pozzi da scavare.

Ha ripetuto che il problema sarà risolto con il depuratore (il comitato vigilerà!!), ma è stato evasivo circa il tipo di depuratore, la potenza, il progetto di installazione.

Messo alle strette ha comunicato che i depuratori saranno tre e si è impegnato a risolvere il problema entro l'anno, escludendo tassativamente la promozione di un convegno e il bando di un concorso internazionale per il miglior progetto di risanamento ambientale.

Sulla domanda relativa all'Ato Idrico ha confermato che è stato costituito come da legge Galli, ma non ha specificato lo stadio delle procedure attuative. E a questo punto non si capisce come l'intera vicenda nitrati non sia stata trattata fin dall'inizio in quell'ambito.

Al Comitato risulta che l'Ato è una struttura che ha un presidente ed è già operativa, ed è inaudito che di un fatto così importante, che coinvolge il futuro dell'intera provincia, nessuno sia al corrente.

Ci si chiede se l'ente provinciale gestirà le risorse dei singoli comuni e le integrerà come ha fatto l'EAS. In questo caso, Mazara del Vallo, che rispetto ad altri comuni della provincia non manca di risorse idriche ( nell'analisi si esclude l'attuale emergenza ), rischierà di vedere ridotta la quantità di acqua disponibile? I nuovi pozzi, di cui si parla da un anno, rischieranno di essere gestiti dall'Ato?

Si pensa che, stante la moratoria sull'affidamento ad enti privati della gestione degli Ato e l'assenza a livello locale di risorse finanziarie, nessun piano potrà decollare e sono di là da venire sia i benefici che i danni. Dei primi si dubita, dei secondi si ha certezza : sono note le esperienze disatrose dove le Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale sono una realtà.

Nel frattempo, quali spazi di azione hanno i vari comuni che, come quello di Mazara, hanno delle emergenze da fronteggiare?

Nello specifico ci si chiede cosa il sindaco Macaddino ha in mente a proposito dell'emergenza nitrati.

C'è chi pensa che questi amministratori non hanno progetti, ma interessi da tutelare e l'interesse principe è quello di gestire gli appalti.

In assenza di progetto, sono stati stanziati dalle casse comunali 300 mila euro, poi divenuti 500, ora si parla di un milione di euro stanziati a livello provinciale (conferenza dei sindaci, Ato n.7 Trapani).

Non hanno progetti, ogni realizzazione è da considerasi un palliativo che comunque ha comportato una spesa.

Ci si chiede quale sia la strada che un cittadino debba percorrere per cercare la verità e arginare l'inutile sperpero di denaro pubblico, costringendo ad azioni risolutive.

Occorre collegarsi ai movimenti per l'acqua esistenti a livello nazionale, mentre a livello locale abbandonare l'interlocuzione con l'amministrazione e praticare la via dell'aggregazione sociale per promuovere azioni dal basso.

La seduta è tolta alle ore 20,30.
Il Comitato

martedì 22 aprile 2008

Con le parole di Alexander Langer

da Una vita più semplice
Biografia e parole di Alexander Langer

(pag.122)
“Una svolta verso la conversione ecologica -verso pace, giustizia, e integrità della biosfera- appare possibile solo se tutti si decideranno di agire da inflessibili e coraggiosi “indigeni” laddove si vive e si opera, naturalmente sempre con una visione solidale e globale, ma con quello specifico radicamento e quella specifica responsabilità per il proprio pezzetto di biosfera, attuandovi lì quell'azione che si postula per il pianeta intero: privilegiare gli obiettivi del lungo contro quelli del breve perodo, coinvolgere tutti i co-interessati, vigilare sul pareggio del bilancio ecologico.
Localmente questi obiettivi, tra l'altro, appaiono più a portata di mano. E si deve sempre sperare che molti altri nelle loro realtà locali facciano altrettanto e si comportino altrettanto da inflessibili e solidali indigeni.”
Accademia “Cusano”, Bressanone/Brixen, 4 gennaio 1989

Giornata mondiale della Terra


22 aprile 2007
Giornata mondiale della Terra


Il 22 aprile 1970, rispondendo ad un appello lanciato dal senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una spettacolare dimostrazione a favore della salvaguardia dell’ambiente. Da quel giorno il 22 aprile è diventato la Giornata mondiale della Terra (Earth Day), un evento internazionale, oggi celebrato in 174 paesi del mondo, che ha per scopo la sensibilizzazione del pubblico sui temi della conservazione dell’ambiente in cui viviamo.
Oggi l'economia globale cresce a ritmi vertiginosi e con essa crescono consumi, inquinamento e conseguenti cambiamenti climatici e ambientali. Per questo la parola d’ordine di ogni politica di sviluppo lungimirante dovrebbe essere “sostenibilità” e le politiche volte alla riduzione dei consumi e delle emissioni dovrebbero essere una priorità per tutti: anche per i singoli che devono pretendere un veloce cambiamento di rotta da governi e organismi internazionali.
Per usare le parole del pioniere dell’ecologia moderna Barry Commoner, la Giornata mondiale della terra è in qualche modo il giorno in cui l'uomo fa la pace col pianeta su cui vive. È la giornata simbolo della sensibilità ambientale collettiva, in cui ognuno di noi ha il compito di sensibilizzare i propri familiari, amici e colleghi, come i vicini di casa e i concittadini e via via fino alle persone più lontane da noi e fino a chi gestisce la politica e l’economia. In questo senso i singoli possono fare molto con il loro comportamento quotidiano, con un utilizzo più consapevole delle risorse e con una quotidiana e continua opera di sensibilizzazione degli altri.
E l’Earth Day è un’occasione unica per sentirci tutti coinvolti e responsabili: perché non è affatto detto che non possiamo essere noi a cambiare il mondo.


Fonte: Regione Campania

venerdì 18 aprile 2008

A proposito di pozzi...........roba da pazzi!

Quanto è dato sapere attraverso la stampa

Giornale di Sicilia 24 giugno 2007
Acqua inquinata, chiesti più controlli nei negozi
(.....)Il sindaco Giorgio Macaddino ancora una volta ribadisce che “si sta esaminando la possibilità di attivare altri due pozzi in contrada Inchiapparo, se le analisi chimiche e batteriologiche daranno risultati confortanti.”.

Giornale di Sicilia 12 luglio 2007
Ancora proteste per l'emergenza acqua C'è attesa per i risultati sulla potabilità
“Se il risultato degli esami di due pozzi saranno positivi, nel giro di un mese gli abitanti del Trasmazzaro e di Tonnarella potranno ritornare ad avere l'acqua potabile”. L'assessore ai lavori pubblici, Ernesto Figuccia, è leggermente ottimista. “Abbiamo fatto delle riunioni in Prefettura – afferma – e su indicazione dello stesso prefetto abbiamo attivato alcune ricerche in diversi pozzi del territorio di Mazara. Due di questi si trovano in prossimità di San Miceli, e quindi sono vicini ad una delle falde acquifere, possono erogare acqua di buona qualità. Ora pero bisogna verificare la prova di portata. Se sarà positiva, nel giro di un mese, la situazione potrebbe ritornare alla normalità”(.....)

Giornale di Sicilia 13 luglio 2007
Emergenza acqua, ancora proteste I cittadini sollecitano l'amministrazione
(...) Il sindaco ha rassicurato la delegazione che l'amministrazione sta facendo il possibile per eliminare il problema con la ricerca di altre fonti ed ha assunto l'impegno che comunicherà alla cittadinanza i risultati delle analisi. L'assessore Ignazio Figuccia si mostra abbastanza ottimista. “Se i risultati della portata di due nuovi pozzi che sono stati presi in esame, saranno buoni, il problema sarà risolto nel giro di qualche mese.”(....)

Giornale di Sicilia 18 luglio 2007
Crisi idrica, domani assemblea aperta a Trasmazzaro

(...) Nel suo intervento, il sindaco dovrebbe relazionare sullo stato di salute di alcuni pozzi alternativi sui quali sono state condotte le analisi per valutarne la possibilita, che potrebbero, attraverso una condotta realizzata appositamente, sostituire quelli attualmente non utilizzabili per la fornitura di acqua potabile. (....)

Giornale di Sicilia 21 luglio 2007
Acqua non potabile, il comitato civico:”Il sindaco non da risposte esaurienti”
(...) Il sindaco, presente in assemblea così come già preannunciato, ha portato con sé una serie di documenti dai quali si evince cosa l'amministrazione sta facendo per cercare di risolvere il problema idrico, e tra le azioni svolte c'è la richiesta inoltrata alla regione di avere concessa la deroga(.....) e infine(...)oltre che una serie di monitoraggi in altri pozzi, che se risultassero idonei, potrebbero sopperire ai pozzi di Ramisella.(...)

Giornale di Sicilia 26 luglio 2007
Consiglio, ancora in discussione la crisi dell'acqua
(....) il presidente del consiglio, Giampiero Giacalone, ha comunicato che è stato individuato un pozzo con valori di nitrati al di sotto del limite previsto dalla legge e che sta per essere esaminata la portata.(...)

Giornale di Sicilia 19 settembre 2007
Acqua non potabile, finisce davanti al giudice la vicenda
(... )”Non è consentito a nessuno - dichiara il sindaco - procurare allarme ingiustificato (.........) Ribadiamo alla popolazione – aggiunge - che alla luce della deroga regionale l'acqua proveniente dai pozzi di Ramisella è potabile per tutti, ad eccezione di bambini fino ad un anno e di soggetti sofferenti e debilitati. Attendiamo gli esiti delle prove di portata su alcuni pozzi individuati, la cui acqua registra bassi valori di nitrati, in modo da potere miscelare tale acqua con quella proveniente dai pozzi di Ramisella, per superare anche la deroga, che comunque ci assicura al momento la potabilità dell'acqua”(....)

Giornale di Sicilia 29 settembre 2007
Acqua con nitrati superiori alla norma Pronti 300 mila euro per la miscelazione

(....)Il sindaco, Giorgio Macaddino, ha ribadito che c'è il massimo impegno da parte dell'amministrazione comunale per la risoluzione definitiva della problematica ed ha preannunciato la firma di due ordinanze che prevedono un impegno finanziario di circa 300 mila euro per consentire la miscelazione dell'acqua proveniente dal pozzo di Ramisella con acqua proveniente da altri pozzi con valori di nitrati di molto inferiori alla norma.(...)

Giornale di Sicilia 10 dicembre 2007
Mazara, al via lavori per quattro pozzi
Sono iniziati i lavori di escavazione in contrada Castelluzzo-Fiumara dopo che al Comune è pervenuta l'autorizzazione del Genio Civile di Trapani. In questi giorni si dovrebbe conoscere l'esito delle prove di portata e quello delle analisi chimiche-batteriologiche. Se queste daranno esito positivo, sarà possibile miscelare l'acqua proveniente dai pozzi di Ramisella, che contiene nitrati superiori ai limiti imposti dalla legge e, nello stesso tempo, incrementare, per almeno 30 litri di acqua al secondo, l'erogazione nelle zone del centro storico. Per la ricerca di altre fonti, nonché per l'eventuale realizzazione delle condutture, il consiglio comunale, tra le pieghe delle variazioni di bilancio, ha impiegato la somma di 350 mila euro, oltre 60 mila per l'acquisto di nuove pompe per l'emissione del prezioso liquido.

Giornale di Sicilia 31 gennaio 2008
Le associazioni: “Intervenga il prefetto per la crisi idrica”
(...)Sulla questione replica il vicesindaco Giampiero Giacalone. “Il consiglio comunale-spiega Giacalone- con la variazione di bilancio ha dato all'amministrazione gli strumenti necessari per rispettare la tabella di marcia indicata nella deroga. L'assessorato Lavori Pubblici ha già attivato le procedure per realizzare il percorso che riguarda l'acquisto del depuratore, l'escavazione dei pozzi e tutto l'occorrente per risolvere il problema entro l'anno. Abbiamo stanziato 500 mila euro.(...)

Giornale di Sicilia 13 febbraio 2008
Emergenza idrica, varati in prefettura piani operativi
(...)Ieri si è convenuto anche che deve intervenire la protezione civile e l'Agenzia delle acque perché il Comune, anche se ha finanziato l'escavazione dei quattro pozzi per miscelare le acque con quella dei pozzi di Ramisella, non riuscirà in tempi brevi a risolvere il problema(...) L'amministrazione comunale proprio due giorni fa ha deliberato lo stato di emergenza a causa della criticità dell'approvvigionamento nel territorio del comune, delibera trasmessa agli organi regionali e alla prefettura, che si è resa necessaria, come riportato nella delibera ”a causa della qualità media delle acque potabili che negli ultimi ani si è degradata, per la presenza di nitrati in concentrazione sempre più elevata, fino al superamento del limite di 50 mg/l nei pozzi centrali di Ramisella e che il suddetto andamento non regredisce, ne appare circoscrivibile, con l'ipotesi che anche la qualità dell'acqua spillata dagli altri pozzi, stante le caratteristiche del bacino, potrebbe subire lo stesso tipo di degrado”(......)

Giornale di Sicilia 5 marzo 2008
Erogazione idrica, via ai lavori per l'escavazione di 4 pozzi
Sono iniziati i lavori per l'escavazione di quattro nuovi pozzi nelle contrade Fiumara e Castelluzzo. Se le prove di portata e le analisi chimiche e batteriologiche daranno un risultato positivo, sarà raggiunto un duplice scopo: il potenziamento dell'erogazione idrica in tutta la città ma principalmente la distribuzione con valori di nitrati inferiori alla norma in tutto il territorio.(....)

Giornale di Sicilia 3 aprile 2008
Decretato lo stato d'emergenza per la distribuzione idrica
(.....) Siamo molto soddisfatti della risposta della Regione – afferma il vice sindaco Giampiero Giacalone (....)Ricordo, comunque, che sono in itinere i lavori per la verifica di quattro pozzi la cui acqua, se le analisi e le prove di portata saranno confortanti, potranno miscelarsi con quelle di Ramisella (....)

Giornale di Sicilia 13 aprile 2008
Escavazione di un pozzo a Castelluzzo per fronteggiare l'emergenza idrica
Escavazione di un nuovo pozzo in contrada Castelluzzo a Mazara del Vallo, per eliminare il problema dell'alto valore di nitrati nell'acqua nelle zone di Trasmazzaro e Tonnarella. Si tratta dell'ultimo dei quattro nuovi pozzi previsti su un terreno di proprietà privata. L'Ato Idrico ha inoltre autorizzato un contributo di un milione di euro per l'acquisto di un depuratore. Terminate le operazioni di escavazione e acquisiti i risultati delle prove di gittata e delle analisi chimico-batteriologiche, l'amministrazione comunale di Mazara renderà noto il cronogramma di interventi.(.....) Intanto prosegue l'azione di escavazione dei nuovi quattro pozzi nelle contrade Castelluzzo e Fiumara.(...)

Dal 24 giugno 2007 al 13 aprile 2008 a Mazara del Vallo si scavano pozzi
Da quasi un anno i cittadini vengono presi in giro

giovedì 17 aprile 2008

Verbale n.37

Il giorno 9 del mese di aprile dell'anno 2008, alle ore 19.00 il Comitato si riunisce dopo un intervallo di due settimane. La seduta è dedicata alla pianificazione dell'incontro dell'indomani, 10 aprile, presso l'Auser. È prevista la presenza del sindaco.

Per le notizie trapelate nell'incontro del 28 febbraio con il vicesindaco, appare prioritaria la necessità di ottenere chiarimenti in ordine all'Ato Idrico. In seduta, intanto, si effettua una ricerca su internet e si ha la conferma che i sospetti sono, purtroppo, fondati.

L'Ato Idrico è una realtà.

Su internet si trova scritto “Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 7 di Trapani (.................). La
convenzione di cooperazione è stata sottoscritta tra i Comuni e la Provincia appartenenti all'Ambito Territoriale Ottimale denominato Trapani, affinché essi si coordinino al fine di organizzare il servizio idrico integrato costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.”

La discussione si apre sulla cattiva gestione degli Ato.


Fino ad ora, a livello locale, da quando esiste l'Ato Belice Ambiente, si è solo assaggiata la tariffa salata delle bollette della spazzatura e si conoscono tutte le vertenze aperte nei vari comuni, ma in molte città d'Italia già si sa quanto costa l'acqua da quando è stato creato l'Ato Idrico.

Per quanto riguarda l'Ato Belice Ambiente, la sua realizzazione ha determinato un appesantimento e non un alleggerimento degli apparati burocratici e operativi: in particolare il comune di Mazara del Vallo non ha dato all'Ato Belice Ambiente la disponibilità del personale, si è creata una struttura nuova, mantenendo la vecchia, gli stipendi dei gestori sono vergognosamente esagerati, la finalità è stata tradita.

Nella nostra provincia è stata avanzata la proposta di sciogliere l'Ato spazzatura: il servizio non è migliore, le fatture quadruplicate.


Si riflette, dunque, sul pericolo che correremmo una volta entrato a regime l'Ato Idrico che, si scopre, è un dato di fatto a livello di costituzione.

Si tratta di pensare alle azioni da attivare per bloccare l'iter di attuazione. Ma, sempre da internet, si scopre che le domande di partecipazione alla gara di appalto per l'affidamento della gestione sono state presentate entro il 20.02 2006.

Due anni fa, due anni nei quali i cittadini avrebbero potuto fare sentire la loro voce, se solo avessero saputo.

Non resta che sperare sugli effetti della moratoria posta in essere dal governo di sinistra e sulla lentezza con la quale si procede di solito nel sud. In questo caso potrebbero rimanere dei margini di azione.

E dunque il milione di euro per l'acquisto di un depuratore (utile ad eliminare l'alta concentrazione di nitrati nell'acqua di pozzi di Ramisella), che il vicesindaco si è vantato di aver ottenuto, quasi per grazia ricevuta e merito personale, non è che una briciola dei 45.000.000 che, si scopre, sono già nelle casse dell'Ato Idrico, di cui fanno parte 24 comuni della provincia di Trapani.

Già spendono e spandono, mentre i cittadini non sanno che si sta tramando alle loro spalle, che il denaro utile a tener in piedi il nuovo carrozzone dovrà uscire dalle loro tasche con le nuove e stragonfiate bollette che ci faranno pagare per l'acqua.

Poca cosa, veramente poca cosa, 1.000.000 di euro, stante la criticità della situazione. E il vice sindaco dice di essere stato bravo, bravissimo. E non manca di fargli sperticati apprezzamenti lo stesso sindaco. Ma questi due si rendono conto?

Già hanno cominciato a polverizzare senza nulla concludere.

Alla luce di quanto scoperto, è chiaro che l'amministrazione, tenendo per sé la “bella sorpresa dell'Ato Idrico”, si riserva di presentarla solo quando le condizioni saranno le più favorevoli, quando cioè i cittadini si saranno convinti che i servizi pubblici proprio non funzionano, non garantiscono, e che serve affidare ai privati.

E' di moda la privatizzazione di questi tempi, dobbiamo cedere tutto ai privati, perché sempre più facciano profitti. Non dovrà esistere più nulla che lo stato garantisca, nulla che sia assicurato a ciascuno come diritto.

Per la gravità del pericolo che si rischia di correre, si decide di chiedere al sindaco un rapporto dettagliato sull'ATO IDRICO ( i singoli comuni sono abilitati a fare dei progetti?......ecc.), e poi avanzare le richieste del comitato che rimangono sempre le stesse e cioè:

-grande Convegno
-pubblicazione degli atti
-bando di un Concorso internazionale per la soluzione definitiva , cioè perché sia avviato un
piano che porti ad eliminare per sempre il pericolo “nitrati nell'acqua” .

E, visto che il problema supera l'ambito comunale, come lo stesso sindaco dichiara nella delibera 8 febbraio 2008, che tutti i comuni concorrano sia agli atti propedeutici che alla realizzazione del piano di risanamento stesso.

E che l'amministrazione la smetta di continuare con l'escavazione di fantomatici pozzi
. Si smetta di parlare di miscelazione, tanto non si troverà mai l'acqua adatta alla miscelazione. Non si parli più di
condotta volante. Via anche i silos.

Piuttosto, nelle more si sfrutti la sentenza del 2006 emanata dal TAR del Lazio - che dichiara illegittime le deroghe ai valori limite di sostanze nocive nell'acqua -
per chiedere alla Regione “la fornitura di acqua minerale ai cittadini, fino a che le falde acquifere non saranno bonificate”, come da diffida Codacons.

Resta da capire la motivazione dell'improvviso voltafaccia dell'amministrazione, che per quasi un anno ha dichiarato che l'acqua con percentuale alta di nitrati è potabile (e lo ha fatto dichiarare all'ufficiale sanitario) e all'improvviso fa una delibera ( 8 febbraio 2008 ) dove dichiara che la qualità dell'acqua è degradata, e la soluzione del problema “nitrati” è difficile perché supera l'ambito comunale, mentre prima era approntabile in tre mesi.

La seduta si chiude con le strategie da adottare per inchiodare il sindaco alle sue responsabilità.
Sono le ore 21,00
Il Comitato

mercoledì 16 aprile 2008

Statistica analisi acqua


Il grafico mostra i dati dei campioni aggregati in intervalli di 5 mg/l. Come si può osservare il numero maggiore di campioni (prima barra verde da sinistra), presenta una concentrazione di nitrati pari a 40mg/l; però un numero significativo di campioni (barre marrone e celeste) riguardano concentrazione di nitrati di 45 e 50mg/l.

Il valore medio dei campioni è di 53.4, mentre la deviazione standard (che rappresenta la dispersione dei campioni attorno al valore medio) è di 33.6 mg/l. Ciò significa che circa il 70% dei campioni è compreso nell'intervallo 23-86 mg/l.

L'alto valore della deviazione standard è indice del fatto che la qualità delle acque distribuite non è costante, i vari pozzi hanno qualità diversa l'uno dall'altro: nel campione i dati relativi alle zone servite dai pozzi di Ramisella sono abbastanza pochi, per cui il valore medio è scarsamente influenzato dall'acqua dei pozzi di Ramisella, conseguentemente la criticità esiste per tutti i pozzi.

domenica 13 aprile 2008

Interventi ordinari, interventi straordinari per la gestione della cosa pubblica

Per tutti gli interventi, sia ordinari che straordinari, si può attingere, a seconda delle competenze, alle casse comunali, provinciali, regionali, nazionali, europee.

Le casse comunali, provinciali, regionali, nazionali, europee sono rifornite dai cittadini.
Per tutti gli interventi, ordinari e straordinari pagano i cittadini.

Da quando è esploso il caso “nitrati” nell'acqua in distribuzione nella rete idrica di Mazara del Vallo, l'amministrazione, attingendo alle casse comunali, ha comprato e collocato inutili silos, dichiara di avere scavato e di continuare a scavare inutili pozzi.

Ora dichiara che, attingendo alle casse provinciali, ha strappato 1.000.000 euro per un impianto di trattamento delle acque.

Prima che si faccia un'altra inutile azione pare legittimo chiedere di conoscere il tipo di impianto che l'amministrazione intende realizzare, quanti cittadini, una volta realizzato, potranno avere acqua potabile, se esiste un progetto per l'installazione.

Chiedere ancora di sapere quali altri inutili interventi l'amministrazione ha intenzione di attuare attingendo alle casse regionali, a seguito della dichiarazione dello stato di calamità.

Andrà ancora alla cieca finché sarà sperperato tutto?

Il denaro esce dalle tasche di tutti i cittadini, entra nelle casse comunali, provinciali, regionali, nazionali, europee e l'amministrazione, alla stregua del mago, lo tira fuori come il coniglio dal cappello e lo fa scomparire, sempre per magia.

L'intervento ordinario, l'intervento straordinario non serve al cittadino, serve a chi lo decide e a chi lo realizza.
Serve a chi amministra, ai suoi amici, agli amici dei suoi amici.

E che non si sappia in giro, se non a cose fatte.

Da quando l'amministrazione dichiara che si scavano pozzi, da quando sono stati installati i silos, per il breve tempo in cui un'autobotte ha fornito acqua buona “a richiesta” (?) di pochi esercizi commerciali, è cambiato qualcosa per i cittadini di Mazara?

Acqua con i nitrati ad alta concentrazione bevevano e acqua con i nitrati ad alta concentrazione bevono.
Il problema non è risolto, il denaro è scomparso.

Silvana Mannone

venerdì 11 aprile 2008

E invece no



L'informazione non è un'opportunità


A Mazara del Vallo l'amministrazione tiene per sé le informazioni, lascia all'oscuro i cittadini sul progetto già definito, e non da oggi, intorno al problema acqua.

È nato l'ATO IDRICO
E chi lo sapeva?!

È uscito di bocca a qualcuno di recente, ma sta sulle carte da anni.

Nitrati, guasti alle pompe dei pozzi di adduzione, interruzioni della fornitura.............
Che se ne parli, che la popolazione si allarmi.

Per tenere chiuse le bocche, facciamo qualcosa, non tanto, manteniamo l'emergenza.

Prendiamoli per stanchezza e alla fine presentiamo l'ATO IDRICO, la manna dal cielo, la soluzione di tutti i guai.
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Il testo che segue è frutto di ricerca su internet e viene riportato in forma integrale eccetto il grassetto sui punti b, e, e sul quartultimo capoverso.
Cos'è l'ATO
Chi siamo
L'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 7 di Trapani è stata costituita nella forma di Convenzione di Cooperazione per gli effetti dell'art. 9 della legge n. 36 del 1994" Disposizioni in materia di risorse idriche" (G.U. n.14 del 19 gennaio 1994)., recepita con la legge regionale 27 aprile 1999, n. 10, ed in attuazione del decreto del Presidente della Regione del 7.8.2001. La convenzione di cooperazione è stata sottoscritta tra i Comuni e la Provincia appartenenti all'ambito territoriale ottimale denominato Trapani, affinché essi si coordinino al fine di organizzare il servizio idrico integrato costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
Fanno parte dell'Autorità 24 comuni di cui è possibile visualizzare la cartina.
CARTINA DEI COMUNI DI COMPETENZA
Gli organi dell'Ambito sono il Presidente della Provincia Regionale di Trapani e la Conferenza dei Sindaci della Provincia
Quali sono i compiti dell'Ambito
a) la gestione unitaria all'interno dell'ambito dei servizi idrici integrati, sulla base di criteri di efficienza ed economicità e con il vincolo della reciprocità di impegni;
b) livelli e standard di qualità e di consumo omogenei ed adeguati nella organizzazione ed erogazione dei servizi idrici;
c) la protezione, in attuazione del D.P.R. n. 236 del 1988, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152 e del decreto legislativo n. 31/2001 e successive modifiche e integrazioni, nonché la utilizzazione ottimale e compatibile delle risorse idriche destinate ad uso idropotabile;
d) la salvaguardia e la riqualificazione degli acquiferi secondo gli standard e gli obiettivi stabiliti dalla programmazione regionale e di bacino;
e) l'unitarietà del regime tariffario nell'ambito territoriale ottimale definito in funzione della qualità delle risorse e del servizio fornito;
f) la definizione e l'attuazione di un programma di investimenti per l'estensione, la razionalizzazione e la qualificazione dei servizi privilegiando le azioni finalizzate al risparmio idrico ed al riutilizzo delle acque reflue.
In questo quadro compete agli enti locali convenzionati:
a) la scelta delle forme del servizio idrico integrato;
b) l'affidamento del servizio idrico integrato;
c) l'organizzazione dell'attività di ricognizione delle opere attinenti il servizio idrico integrato;
d) l'approvazione e l'aggiornamento del programma degli interventi, del piano finanziario e del modello gestionale ed organizzativo;
e) la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in attuazione e con le modalità di cui all'art. 13 della legge n. 36 del 1994;
f) l'attività di controllo sui servizi di gestione con particolare riferimento alla verifica dei livelli e degli standard prestabiliti nelle convenzioni con i soggetti gestori.
La Provincia Regionale di Trapani è l'ente locale responsabile del coordinamento, delle attività e delle iniziative connesse alla presente convenzione.
Organizzazione del servizio idrico integrato

Alla gestione del servizio idrico integrato dell'ambito territoriale ottimale provvede, salvo quanto stabilito al successivo art. 14 della convenzione di cooperazione, un unico soggetto gestore individuato attraverso i criteri stabiliti dai successivi articoli della convenzione.
Al soggetto gestore è affidata, e ne risponde nei confronti degli enti locali appartenenti all'ambito territoriale ottimale, la gestione del servizio idrico integrato.
I rapporti tra il soggetto gestore e gli enti locali appartenenti all'ambito territoriale ottimale sono definiti mediante la stipula della convenzione per la gestione del servizio idrico integrato.
Segreteria tecnico-operativa dell'ambito territoriale ottimale

Per lo svolgimento delle funzioni operative connesse ai compiti di coordinamento, nonché per le attività di controllo e vigilanza sulla gestione del servizio idrico integrato è costituito un ufficio comune, denominato Segreteria tecnico-operativa dell'ambito territoriale ottimale.

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venerdì 4 aprile 2008

Ritorniamo a scuola, come i bambini
........abbiamo da imparare



Aprire gli occhi per guardare il danno che abbiamo fatto e riconoscerlo come tale.
Riconoscere di aver agito da ignoranti in materia ambientale
e ritornare a scuola, come i bambini
per imparare a risanare