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mercoledì 29 aprile 2009

Il cammino dei “portatori di acqua”

Per raccogliere le firme a sostegno della richiesta di delibera contro la privatizzazione dell'acqua è stato necessario incontrare gente, parlare, discutere anche per strada, essere in cammino, insomma, sia in senso reale che metaforico.

Infatti, intercettando le varie sensibilità e i vari livelli di conoscenza, si va avanti nell'elaborazione delle strategie di azione e si allarga la rete dei “portatori di acqua”.
Ecco perché gli incontri a tavolino, fatti per pensare, progettare e scrivere, si sono interrotti.

Ora si incontra la gente e si tocca il polso della situazione.
I cittadini, se non sapevano, ora sanno. Sull'acqua la discussione la tiene bene l'uomo semplice e il dotto. La questione è elementare, basta l'intelligenza e la personale esperienza.

Raccolte le prime firme è stato facile individuare le persone più sensibili e attive e così è nata la rete dei referenti di zona che si incaricano di raccogliere firme e consegnare i fogli. Sono nati anche i referenti di club, circoli, scuole, uffici privati e pubblici.

Le firme aumentano giornalmente e si punta al numero di 1.500.

Intanto è al vaglio la realizzazione di un seminario informativo, condizionato al potenziale organizzativo e alle disponibilità finanziarie.

Dal verbale n.71 della seduta del 22 aprile ( a causa delle festività pasquali e del lavoro per la raccolta firme sono saltati altri due appuntamenti)

lunedì 27 aprile 2009

Attacco all'acqua

Ecco le malefatte delle passate e presenti amministrazioni che non leggono i bisogni dei cittadini, non accolgono le richieste, non ascoltano le proteste, non temono le denunce.

Si cammina come carri armati sulla città per distruggerla.

La città è dei cittadini e il sindaco è primo cittadino in quanto li rappresenta, non è al governo per suo conto.

Se nasconde le verità e crede di avere partita vinta contro l'ignoranza, chi governa sappia che i cittadini sanno e hanno un potere da esercitare.

Possono e devono esprimere la loro contrarietà, attraverso tutte le forme democratiche, perché si ottenga un piano credibile per il ritorno alla normalità nella distribuzione dell'acqua, nella garanzia della sua salubrità , nell'avvio di un monitoraggio giornaliero fino al ritorno ai parametri di legge, nel controllo su tutte le sorgenti di inquinamento, nella campagna di sensibilizzazione ad un uso sostenibile del bene acqua.

Possono e devono esigere, contro la privatizzazione, la modifica dello Statuto Comunale attraverso una delibera nella quale venga riconosciuto “che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio essenziale per garantire l'accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e la cui gestione va, quindi, attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del D. Lgs n. 267/2000.”

Possono e devono esprimere, sul progetto del campo da golf, l'assoluta contrarietà alla sua realizzazione perché l'acqua sarà usurpata a tutti per il beneficio di pochi, sarà inquinata per sempre per il divertimento di un'ora e perché, in tempi di allarme mondiale sugli effetti del cambiamento climatico, di piani per la salvaguardia del bene acqua e di corsa all'accaparramento dell'oro blu, sprecare questo prezioso liquido per un campo da golf appare vera follia.



Tutti i cittadini nei tempi indicati nel bando provvedano ad opporsi all'ultima malefatta di questa amministrazione. Non c'è tempo da perdere!

Di campi da golf abbiamo parlato nei post: "Verbale 57"; "Verbale 58"; “Campo da golf Richiesta documento” e "Campo da golf Documento" del 24 dicembre 2008".

Contro Vertice di Siracusa Un successo

Coordinamento Regionale ControG8
Comunicato Stampa

Oggetto: Considerazioni a conclusione dei lavori del ControG8

Il Coordinamento Regionale ControG8, a conclusione dei lavori e delle iniziative che hanno scandito i tre giorni del Contro Vertice di Siracusa trae un bilancio estremamente positivo.
Nonostante la pesantissima campagna denigratoria che ha diffuso un ingiustificato clima di terrore in città e le numerose provocazioni di una parte delle Forze dell'Ordine,le Assemblee Tematiche hanno registrato complessivamente centinaia di partecipanti e il grande corteo di Giovedì 23 ha pacificamente invaso la città con migliaia di manifestanti provenienti da tutta la Sicilia,dalla Campania,dal Lazio e perfino dall'Abruzzo.
Al di là della logica dei numeri,ciò che più conta per il Coord.Reg.ControG8 è l'essere riusciti a dimostrare che anche in un contesto in cui la manifestazione del proprio dissenso viene in molti modi ostacolata se non addirittura repressa,è possibile costruire un ampio movimento di opposizione politica,sociale e culturale alle politiche neo-liberiste ribaltando nei fatti l'solamento costruito ad arte nei confronti delle forze politiche e delle realtà associative aderenti al movimento controG8.
Infine, ringraziando gli abitanti dei quartieri popolari che hanno ospitato le strutture in cui si è svolto il ControVertice e i giuristi del Foro Democratico che hanno prestato la loro assistenza legale, il Coord.Reg.ControG8 ha deciso di costituirsi in Coordinamento permanente e di sostenere già da subito i movimenti che nel nostro territorio lottano contro le speculazioni e le politiche di devastazione ambientale, a cominciare dalla lotta contro la costruzione del rigassificatore nel Polo petrolchimico di Priolo-Melilli-Augusta.

Siracusa, 24 Aprile 2009

altro sul Contro G8: "Sicilia chiama, Porto Alegre risponde" su www.asud.net

sabato 25 aprile 2009

Sui media la raccolta di firme contro la privatizzazione dell'acqua

(clicca per ingradire)




da www.mazaraonline.it
06.04.2009

Mazara non vuole la privatizzazione dell’acqua
È stata avviata in città la campagna di sensibilizzazione contro la «privatizzazione dell’acqua». A promuoverla è il Comitato cittadino per la Tutela delle Risorse idriche ed Ambientali del Territorio di Mazara attraverso una raccolta di firme che continuerà fino a lunedì 6 aprile. Le firme raccolte saranno consegnate al sindaco Macaddino al fine di avvalorare la richiesta inoltrata dal Comitato. Il 26 marzo la coordinatrice del Comitato, Silvana Mannone, aveva inviato al primo cittadino una richiesta per una delibera «attraverso la quale si affermi, come già fatto dal sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, che l’acqua è bene pubblico e comune a rilevanza non economica, insuscettibile di privatizzazione e mercificazione». Così il Comitato ha chiesto che «la gestione dell’acqua potabile, distribuita nella nostra città, rimanga affidata al Comune contro ogni balzello imposto dalla Regione o da Siciliacque che vogliono farci pagare l’acqua dei nostri pozzi. A Mazara del - è stato scritto nella richiesta - non si vuole giungere all’esasperazione che ha portato a scendere in piazza, con in testa i loro sindaci, tutti i cittadini dei comuni a cui è stata imposta la privatizzazione dell’acqua. E’ successo in tutta Italia e, in Sicilia, lo hanno fatto nei comuni della Provincia di Palermo e recentemente in quelli dell’agrigentino ». Infine il Comitato, ricordando che «l’acqua è un diritto e non una merce, ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per l’approvazione della delibera contro la privatizzazione del prezioso liquido. La raccolta di firme, che ha già ricevuto l’adesione di numerosi cittadini, si sta svolgendo presso bar, cartolerie, sedi di associazioni, palestre, scuole, esercizi commerciali ed ambulatori medici. [fonte La Sicilia]  FRANCESCO MEZZAPELLE

da www.mazaraonline.it
8.04.2009

Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche

Il Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo ha avviato il coordinamento di tutte le associazioni locali per la battaglia contro la privatizzazione dell'acqua.
In stretto contatto con il Forum Italiano dei movimenti per l'acqua, attraverso la rappresentanza regionale, e con Liberacqua, punta alla realizzazione di un dibattito pubblico in programma ai primi maggio.
A parere di Antonella Leto, responsabile del Forum siciliano, la particolare situazione in cui si trova la provincia di Trapani, che non ha individuato il gestore dell'Ato, facilita ai comuni come Mazara del Vallo, il passaggio alla gestione interamente pubblica dell'acqua.
E' necessario sfruttare il grande momento di attenzione prodotto dall'attivismo dei sindaci della provincia di Palermo e di Agrigento, che hanno ottenuto la sospensione dei commissariamenti dell’Arra (Agenzia regionale dei rifiuti e delle acque) fino al 30 luglio prossimo, con un ordine del giorno approvato all'unanimità all’Assemblea Regionale Siciliana.
I comuni che si rifiuteranno di consegnare le reti idriche ai privati non saranno commissariati.
Per l'onorevole Giovanni Penepinto e' il momento di lavorare per” far approvare all’ARS un decreto di legge condiviso e soprattutto portatore di una richiesta popolare di non lasciare l’acqua alla speculazione dei privati”
Il Forum siciliano dei movimenti per l'acqua sta lavorando in tal senso.

venerdì 24 aprile 2009

Nidificazione di cicogna nella Piana di S. Nicola


La Piana di S. Nicola di Mazara, vuoi per la presenza della pseudo steppa a gariga e sciare, del Lago Preola e Gorghi Tondi e del Pantano Leone, vuoi per l'importanza trofica offerta anche dalla discarica comunale di Campobello di Mazara, ormai da anni è area di grande attrazione per la cicogna bianca. I continui atti vandalici e la mancanza di controlli sul territorio non hanno permesso, però , la riproduzione dell'uccello in zona, inducendolo a spostarsi altrove. Quest'anno, intorno al 3 aprile, una coppia di cicogne ha iniziato a costruire un nido su di un palo di luce disattivato proprio davanti al cancello d'ingresso est della discarica comunale di Campobello di Mazara. Una forte sciroccata di qualche giorno dopo ha rimosso, però, il grosso nido, facendolo rovinare a terra. Si era pensato al fallimento di un altro tentativo di riproduzione in loco, la coppia, invece, nel volgere di pochi giorni, ostinatamente, ha ricostruito il nido occupandolo stabilmente. Un'altra dimostrazione di quanto quest'uccello sia attaccato a questo territorio e l'occasione per i Comuni interessati e l'ATO TP2 che attraverso la buona gestione dei rifiuti, la salvaguardia e la possibile istituzione di carnai potrebbero dimostrare la compatibilità di questa discarica con l'ambiente circostante.

(Ricevuto da Girolamo Pietro Palermo, Responsabile Associazione ACLI ANNI VERDI "Gruppo Franciscus Cupani", e integralmente pubblicato)

giovedì 16 aprile 2009

Acqua... Un seminario informativo a Palermo

"Contro G8" a Siracusa dal 22 al 24 Aprile





Comunicato stampa

Siracusa, un "Contro G8" per la tutela e la salvaguardia del pianeta, dei beni comuni sociali e naturali


Dal 22 al 24 Aprile a Siracusa si svolgerà il G8 Ambiente, un incontro preliminare tra i Ministri dell'Ambiente dei paesi più potenti al mondo. Si discuterà del rapporto tra salute e ambiente e di biodiversità.
Appare paradossale come siano gli stessi promotori delle politiche economiche e ambientali che stanno causando il declino del pianeta a discutere di eventuali e poco probabili soluzioni.
Il tutto avrà come cornice un territorio tra i più martoriati d'Italia, la Provincia di Siracusa che oramai rappresenta il simbolo della distruzione e dell'inquinamento ambientale con una gravissima ricaduta sulla salute pubblica.
I "grandi della Terra" troveranno ad accoglierli i tanti movimenti siciliani (e non solo) che in questi anni si sono battuti per l'affermazione dei diritti fondamentali, per la difesa della salute, contro lo sfruttamento del territorio, contro la mercificazione dei beni comuni e contro la guerra.
Come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sosteniamo tutte le iniziative che si volgeranno a Siracusa dal 22 al 24 Aprile aderendo con determinazione al "Contro G8", i tre giorni di mobilitazione in cui si contesterà il vertice promosso dal Ministro Prestigiacomo e si confronteranno proposte concrete per la tutela e la salvaguardia del pianeta, degli ecosistemi, di tutti gli organismi viventi e dei beni comuni sociali e naturali.
Fonte: “Forum Regionale dei Movimenti per l’Acqua in Sicilia”

Echi dal Forum Mondiale Alternativo di Istambul

OSCAR OLIVERA IN ITALIA
La democrazia delle risorse, la terra e l'acqua come beni comuni da difendere, l'eredità del Forum Mondiale Alternativo di Istanbul, conclusosi lo scorso 22 marzo, e le proposte della cooperazione internazionale. Verso il Festival "Questa terra è la nostra terra", dal 18 al 20 aprile a Treviso.

Martedì 14 aprile, a Trento, (ore 20.30 presso la Sala Rosa della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Piazza Dante) le associazioni Ya Basta e Yaku presentano l’incontro “Terra e Acqua: in difesa dei beni comuni tra agricoltura e risorse idriche. I Movimenti sociali in difesa dell’acqua e della propria Terra”.

Ospite d’eccezione, il sindacalista boliviano Oscar Olivera, protagonista della Guerra dell’Acqua di Cochabamba, uno dei simboli a livello globale delle lotte in difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano.

Il 22 marzo scorso si è concluso ad Istanbul, Turchia, il V Forum mondiale dell’acqua, che è terminato fra polemiche ed imbarazzi, incapace di definire l’acqua “un diritto umano”, bensì solo una mera “necessità”. Fallimentari agli occhi della comunità internazionale, le giornate di Istanbul hanno rappresentato un momento avvincente ed un grande successo per i movimenti sociali e le centianaia di organizzazioni di tutto il mondo, fra cui il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - che parallelamente avevano lavorato nel Forum Alternativo dell’Acqua, a pochi passi dal Palazzo Congressi del vertice ufficiale. E che hanno potuto gridare alla vittoria, quando ben 22 Governi sui 155 partecipanti, hanno firmato la dichiarazione alternativa del controforum, che vedeva l’acqua come diritto umano e disconosceva il Congresso Mondiale dell’Acqua come organizzatore del foro ufficiale, invocando l’Onu come organismo rappresentativo.

Fra pochi giorni – il 18 aprile a Treviso – prenderà il via il G8 dei ministri dell’agricoltura per decidere le sorti dell’agricoltura mondiale, mentre associazioni, gruppi e comitati locali lanciano contemporaneamente il Festival “Questa terra è la nostra terra”, 15 al 19 aprile a Montebelluna (Tv), per valorizzare una produzione agroalimentare libera dagli OGM, la civiltà contadina, le alternative energetiche, uniti contro la devastazione ambientale.

I movimenti sociali, la gente comune, chi ogni giorno lavora la terra e chi ogni giorno si batte per poter avere acqua potabile: in ogni parte del mondo si assiste alla riorganizzazione di proposte dal basso, in difesa dei beni comuni, in opposizioni a chi ancora li pretende privatizzabili e mercificabili.

Le esperienze e la testimonianza del guerriero dell’acqua boliviano Oscar Olivera, Premio Goldman nel 2001 per la battaglia popolare ed intellettuale che da molti anni porta avanti in ogni parte del mondo, ed anch’esso protagonista del Forum Alternativo di Istanbul; il Primo Festival Mondiale della “Digna Rabia”, tenutosi in Messico, nel dicembre 2008, costruito dalle donne, uomini, bambini dell’ EZLN - Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale; e infine, i di due progetti di Cooperazione Internazionale dal basso - “Lluvia es Vida”, promosso da Ya Basta in Chiapas, e la Escuela Andina del Agua in Bolivia, di cui è referente l’associazione Yaku: la serata del 14 aprile, che le associazioni Ya Basta e Yaku promuovono, vuole provare ad analizzare questo aspetto fondamentale del tempo che stiamo vivendo, che vede tornare protagoniste le proposte dal basso e la difesa dei beni comuni. Per rimettere al centro la democrazia delle risorse, la terra e l’acqua, in tutto il mondo, uniti da una rabbia degna che disseta.

In ogni parte del mondo si articolano le iniziative per opporre proposte concrete in difesa di acqua, terra, e quindi democrazia, alle decisioni spesso miopi e fallimentari che i potenti della terra prendono senza l’appoggio e la saggezza delle popolazioni. I movimenti sociali, i contadini, i popoli indigeni, sono sempre più i protagonisti delle lotte in difesa di un’agricoltura legata ad un nuovo rapporto con la terra e per la democrazia delle risorse idriche. In Italia, il G8 dei ministri dell’agricoltura deciderà le sorti dell’agricoltura mondiale dal 18 al 20 aprile a Treviso, mentre associazioni, gruppi e comitati locali lanciano contemporaneamente il Festival “Questa terra è la nostra terra”, un evento per valorizzare una produzione agroalimentare libera dagli OGM, la civiltà contadina, le alternative energetiche, uniti contro la devastazione ambientale.

mercoledì 8 aprile 2009

Sembrava incredibile, e infatti non era vero




L'amministrazione non ha illuminato di meno.

Avrebbe dovuto disporre perché dalle ore 20,30 alle 21,30 del 28 marzo si spegnessero i riflettori sull'Arco Normanno, giusto per aderire all'iniziativa“Earth Hour 2009 – Un miliardo di persone può bastare", promossa dal WWF e sollecitata a Mazara del Vallo dal presidente della neonata associazione WWF Val di Mazara, Salvatore Rallo.
E, invece, no.

L'amministrazione prende tutto poco sul serio.

Si sarebbe trattato di contribuire, insieme a 70 Comuni italiani e circa 1.000 città del mondo, a sensibilizzare i leader del pianeta che nel mese di dicembre 2009 si riuniranno a Copenaghen per partecipare alla Conferenza sul cambiamento climatico.

L'ammnistrazione dice di sì al presidente del WWF Val di Mazara, anche perché non costa niente farlo, anzi un po' si risparmia.

Ma non c'è riflessione nell'adesione. Si da un sì per togliersi qualcuno di torno e continuare a fare quello che è più importante. Gli affari...quelli che si fanno al comune.

Questi tizi che parlano di risparmio energetico, cambiamento climatico, disinquinamento.... ma che fanatici! Non hanno altro da pensare e il sindaco, che di altro da pensare ne ha, si scorda, infatti, dell'impegno assunto e lascia l'Arco Normanno acceso.
Chi se ne importa se la città è stata inclusa fra le aderenti all'iniziativa!
Fesserie....roba da perditempo!

Siamo d'accordo: un gesto simbolico non cambia il mondo, ma tanti gesti simbolici avviano un processo.

“Spegnere le luci del mondo per ‘accendere’ la strada della Nuova Rivoluzione Industriale - ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - il mondo deve cambiare rotta e avviare rapidamente un’economia a carbonio zero. Non c’è tempo da perdere e nell’Anno del Clima questo evento segnerà un altro momento importante per dare un segnale ai Governi di tutto il mondo”.

Ma a Mazara del Vallo l'amministrazione si colloca al livello più periferico dell'ultima periferia e di spento ha solo il cervello.

domenica 5 aprile 2009

Ato Idrico - Se lo conosci lo eviti

Messi in giro i primi volantini, la campagna di sensibilizzazione sui pericoli della privatizzazione dell'acqua ha camminato sulle gambe dei primi cittadini che li hanno avuti tra le mani e si è diffusa a macchia d'olio. Non è stato necessario spendere molte parole: parlare di Ato e di privatizzazione e sentirsi raccontare di piccoli e grandi disservizi o di aggravio fiscale è stato un tutt'uno.

Così “ La settimana dell'acqua”, avviata il 30 marzo, è cresciuta nelle mani dei cittadini e da semplice volantinaggio, è diventata una raccolta di firme grazie al suggerimento, colto al volo, di una cittadina consapevole e attiva. Al testo del volantino sono state aggiunte 32 righe, che subito si coprono di 32 firme. C'è chi lo ristampa a sue spese e lo fa circolare.

Muoversi a favore di qualcosa che obiettivamente è utile a tutti facilita l'azione e il concorso nell'azione.

Non c'è persona che vorrebbe l'Ato Idrico dopo l'esperienza dell'Ato Rifiuti.

È cresciuta una diffidenza tale verso la privatizzazione dei servizi pubblici che supera per gravità anche il giudizio negativo sull'attuale amministrazione locale a proposito della disastrata gestione dell'emergenza idrica che ha colpito la città dopo l'esplosione del “caso nitrati”.

Si coglie, sì, la rabbia dei cittadini, che in tutto questo tempo hanno registrato il disinteresse dell'amministrazione verso la ricerca delle cause dell'inquinamento della falda e il disservizio nell'erogazione idrica (ora che quantomeno la concentrazione di nitrati si è abbassata), ma tuttavia è chiaro a chiunque che una nuova amministrazione e la ristrutturazione dell'ufficio acquedotto possono benissimo garantire il servizio senza aggravio di spesa per i cittadini, mentre la migliore società che ne venisse incaricata per tutto l'Ambito Territoriale, dovendo, ovviamente, ricavarne un utile, farebbe pagare cara e amara l'acqua.

E inoltre, se non bastasse l'esperienza direttamente vissuta a seguito dell'istituzione dell'Ato Rifiuti, la notizia dei danni che subiscono i cittadini dei comuni che hanno dovuto privatizzare l'acqua è sufficiente a fare alzare il livello di guardia a tutti i cittadini.

Infatti, sebbene la stampa ufficiale raramente riporti le proteste che hanno segnato la storia degli Ato in Italia e, in questi ultimi mesi in Sicilia con modalità abbastanza efficaci e “vivaci”, (basti ricordare i menfitani che hanno minacciato di sparare con pistole ad acqua sul commissario che osasse solcare la soglia del palazzo municipale per impossessarsi delle chiavi del servizio idrico), le notizie per fortuna circolano ugualmente, sia attraverso la rete costituita dai vari comitati e movimenti che tramite internet. E i cittadini si responsabilizzano e si attivano.

Lunedì 6 aprile si concluderà la settimana dell'acqua e già si parla di chiamarla “ PRIMA SETTIMANA DELL 'ACQUA”, infatti si procederà per tutta la prossima con il coordinamento di tutte le associazioni, ambientaliste e no, in vista di uno schieramento di opposizione all'Ato Idrico che sortisca l'effetto di convincere il sindaco a convocare il consiglio comunale e giungere ad una delibera nella quale venga riconosciuto “ anche nello Statuto Comunale, che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio essenziale per garantire l'accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e la cui gestione va, quindi, attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del D. Lgs n. 267/2000.”*

*dal disposto della segreteria nazionale del Forum per gli Enti Locali

Verbale n.70(informale)
((Gli impegni assunti hanno fatto saltare la riunione settimanale di mercoledì 1 aprile. Le riflessioni di cui sopra sono il frutto di incontri informali e contatti telefonici)