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giovedì 26 novembre 2009

"Maledetti voi...!"

FINO A DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009
FIRMA E FAI FIRMARE LA LETTERA DI P.ALEX ZANOTELLI. (qui di seguito riportata)

SONO GIA’ TANTISSIME LE ADESIONI.

LA LETTERA CON LE RELATIVE ADESIONI GIUNTE FINO AL 29 NOVEMBRE 2009 SARA’ POI INOLTRATA A PARLAMENTARI, ISTITUZIONI E STAMPA

INVIA LA TUA ADESIONE CON NOME E COGNOME A beni_comuni@libero.it –


Napoli, 19 novembre 2009
Acqua privatizzata

“MALEDETTI VOI….!”
Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!”
Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua .
Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano.
E’ la più clamorosa sconfitta della politica. E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “
Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni.
Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di
-protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari;
-creare gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale;
-costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di
-indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua;
-dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’;
-fare la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE .
AGLI ATO
ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONI di
-impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia;
-varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua.
AI SINDACATI di
-pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua;
-mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
AI VESCOVI ITALIANI di
-proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27);
-protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA’ CRISTIANE di
-informare i propri fedeli sulla questione acqua;
- organizzarsi in difesa dell’acqua.
AI Partiti di
- esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua;
-farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini.
L’acqua è l’oro blu del XXI secolo. Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra. L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”


Alex Zanotelli

martedì 24 novembre 2009

25 novembre 2009 Sit-in all'ARS e alla Presidenza della Regione

L’acqua è un bene comune universale ed un diritto umano inviolabile
NO alla privatizzazione

Al Presidente della Regione Siciliana
Al Presidente ed ai Capigruppo dell’A.R.S.

Il Governo, con un colpo di mano e con l’ennesimo voto di fiducia, ha ottenuto l’approvazione parlamentare del D.L. n. 135/2009, il cui art. 15 impone di conferire a ditte esterne la gestione di tutti i servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico.
Noi contestiamo le molteplici violazioni della Costituzione operate con l’approvazione dell’art. 15, che sovverte l’assetto dei servizi pubblici locali, spogliando le Regioni ed i Comuni del potere costituzionale di decidere autonomamente.
Noi ci opponiamo a consegnare l’acqua potabile, il bene più prezioso, agli interessi delle grandi multinazionali e al business dei privati.
Lo scorso 7 luglio il Coordinamento dei Comuni, che raccoglie quasi cento adesioni in Sicilia, ha presentato all’ARS una proposta di legge per ripubblicizzare il servizio Idrico. Il prossimo 4 dicembre, con la riunione contemporanea di numerosi Consigli comunali - è la prima volta che accade in Sicilia - e dando inizio alla sottoscrizione popolare, avvieremo la procedura per presentare tale proposta di legge di iniziativa popolare, ai sensi della L.r. n. 1/2004. Per anticipare i tempi, la stessa proposta è stata sottoscritta e presentata da alcuni deputati regionali.

Chiediamo

Al Presidente dell’ARS ed ai capigruppo parlamentari
di avviare immediatamente l’esame del disegno di legge, in attesa della formalizzazione della duplice proposta di iniziativa popolare (dei comuni e con la sottoscrizione popolare).
Di prorogare, nelle more dell’approvazione della nuova legge, l’attuale moratoria (disposta con l’odg approvato dall’ ARS il 31 luglio 2009) della consegna di impianti e di nuovi affidamenti a gestori privati.

Al Presidente della Regione
di impugnare innanzi alla Corte costituzionale l’art. 15 del D.L. n. 135/2009, per
violazione dei requisiti di necessità ed urgenza (art. 77 Cost.);
violazione del principio comunitario tra servizi orientati al mercato e servizi non orientati al mercato (art. 14 TFUE e protocollo n. 26 del Trattato di Lisbona);
violazione del principio solidaristico e di eguaglianza (artt. 2 e 3 Cost.); violazione del principio comunitario della coesione economico-sociale e territoriale;
violazione del principio autonomistico di autodeterminazione dei comuni (artt. 5 e 18 Cost.);
violazione del riparto delle competenze tra Stato e regioni (art. 117, c. 2, Cost.);
violazione del riconoscimento dell’attività economica pubblica (art. 41 Cost.) e della centralità del ruolo dell’impresa pubblica nella gestione dei servizi pubblici essenziali (art. 43 Cost.).

L’acqua non ha colore politico

Chiediamo al Governo della Regione di impugnare l’art. 15 del D.L. n. 135/2009 ed a tutti i deputati regionali di approvare la proposta di legge per ripristinare in Sicilia la gestione pubblica dell’acqua.



Forum regionale Coordinamento degli Enti locali
dei movimenti per l'acqua bene comune e la
per l'acqua gestione pubblica del servizio idrico

Palermo, 25 novembre 2009, ore 10: Sit-in all’ARS ed alla Presidenza della Regione

REDVIDA denuncia il carattere mercantilista del Decreto Legge 135/09




La Red Vigilancia Interamericana por la Defensa y Derecho al Agua (Rete di Vigilanza Interamericana per la Difesa e il Diritto all’Acqua), REDVIDA, una rete che aggruppa a più di 50 organizzazioni ambientaliste, sindacati, imprese e sistemi comunitari pubblici di tutto il continente americano, vuole pronunciarsi rispetto alla Legge 135/09 approvata giorni fa in senato italiano.

L’acqua è un bene comune, una risorsa che deve rimanere sotto il controllo pubblico e la onda di privatizzazione che si iniziò nel nostro continente durante la decade degli anni ’90, non ha dimostrato altra cosa che essere un completo fallimento. La presenza sempre minore di queste corporazioni nei nostri paesi lo dimostra. Mentre i movimenti sociali di tutte Le Americhe stanno ottenendo che i governi riconoscano l’acqua come un diritto umano che deve stare sotto il controllo pubblico, il senato italiano emette un Decreto Legge che apre la porta alla privatizzazione delle utility pubbliche dell’acqua in Italia per consegnarle alle multinazionali, in un evidente retrocesso rispetto a quanto si sta raggiungendo in paesi come Ecuador, Uruguay e Bolivia.

Denunciamo il carattere mercantilista del Decreto Legge 135/09 che mette in vendita l’essenza stessa della vita e rende motivo di lucro un diritto di tutti gli esseri umani. Chiediamo al senato italiano il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua e la esclusione del servizio idrico come servizio pubblico locale con rilevanza economica, riconoscendo la autonomia di scelta dei modelli di concessione da parte degli ATO ed enti locali. Appoggiamo le proposte del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che sta lottando per l’approvazione della legge di iniziativa popolare per ripubblicizzare il servizio idrico, e avvertiamo il popolo italiano rispetto le nefaste conseguenze che questo tipo di regolamentazione può portare nel breve periodo.

Le Americhe, Novembre del 2009

Per la Red VIDA:

Sindicato Obras Sanitarias de la Provincia de Buenos Aires, SOSBA, Argentina
Fundación de Estudios Sanitaristas y Medio Ambiente, FESMA, Argentina
Unión de Usuarios y Consumidores Nacional, Argentina
Asamblea provincial por el Derecho al Agua de Santa Fe, Argentina
Coordinadora Córdoba en Defensa del Agua y la Vida, CCODAV, Argentina
Central de Los Trabajadores Argentinos, CTA-Córdoba, Argentina
Asociación de Usuarios y Consumidores, ADUC, Argentina
Federación de Trabajadores Fabriles de Cochabamba, Bolivia
Fundación Abril, Bolivia
Escuela Andina del Agua, Bolivia
Escuela del Pueblo Primero de Mayo, Bolivia
Rede Brasileira Pela Integração dos Povos, REBRIP, Brasil
Frente Nacional de Saneamento Ambiental, FNSA, Brasil
Federação Nacional dos Urbanitários, FNU, Brasil
FASE: Solidariedade e Educação, Brasil
Corporación La Ceiba – Medellín. Antioquia, Colombia
Corporación ECOFONDO, Colombia
Centro Cultural Social y del Medio Ambiente Ceibo, Maipú-Chile
Chile Sustentable, Chile
Acción Ecológica, Ecuador
Observatorio Ciudadano de Servicios Públicos, Ecuador
ISP- Proyecto Andino de Agua
Food and Water Watch, Estados Unidos de Norteamerica
Bloque Popular, Honduras
Alianza Mexicana por la Autodeterminación de los Pueblos (AMAP), México
Asistencia Legal por los Derechos Humanos A.C. (ASILEGAL), México
Centro Mexicano de Derecho Ambiental, A.C. (CEMDA), México
Centro de Derechos Humanos “Miguel Agustín Pro Juárez, A.C.”, México
Centro Derechos Humanos “Fray Francisco de Vitoria, O.P.”, A.C., México
Centro de Servicios Municipales “Heriberto Jara, A.C.”(CESEM), México
Centro Operacional de Vivienda y Poblamiento, A.C. (COPEVI), México
Colectivo Radar, México
Consejo de Ejidos y Comunidades Opositores a la Presa La Parota (CECOP), México
Desarrollo, Educación y Cultura Autogestionarios, Equipo Pueblo, México
Enlace Rural Regional, A.C. (ERRAC), México
Espacio DESC, México
Food First Information and Action Network- México (FIAN-México), México
Guardianes de los Volcanes, A.C., México
Instituto Mexicano para el Desarrollo Comunitario, A.C. (IMDEC), México
Movimiento Mexicano de Afectados por las Presas y en Defensa de los Ríos (MAPDER), México
Otros Mundos, A.C. , México
Red de Género y Medio Ambiente (REGEMA), México
Red Mexicana de Acción frente al Libre Comercio (RMALC), México
Unión Popular Revolucionaria Emiliano Zapata (UPREZ), México
Federación Nacional de Trabajadores del agua Potable del Perú- FENTAP, Perú
Comisión Nacional de Defensa del Agua y la Vida, CNDAV, Uruguay
Federación de Funcionarios de Obras Sanitarias del Estado, FFOSE, Uruguay
Redes, Amigos de la Tierra, Uruguay

Consejo Permanente de sindicatos Andinos del Agua
Corporate Accountability International

Incontro internazionale: La Rivoluzione dell'Acqua


La Rivoluzione dell'Acqua

fra guerre, profitto e sacralità

10 - 20 dicembre 2009 - Italia - vari luoghi


Dall’America latina all’Europa, i protagonisti delle battaglie internazionali in difesa dell' acqua per una serie di incontri e conferenze:

dalla Bolivia Oscar Olivera, dal Messico Raquel Gutierrez, dall’Irlanda John Holloway, dall’Italia padre Alex Zanotelli.

Testimonianze e confronti sul valore rivoluzionario del bene comune acqua, che attorno a sé riassume le contraddizioni della nostra epoca, ispirando la creazione di nuovi orizzonti possibili. Un evento tanto più significativo, nell'Italia che privatizza l'acqua.

In varie città d’Italia, dal 10 al 21 dicembre, promosso dall’associazione Yaku.

Con l'occasione, verrà presentato il libro “La Rivoluzione dell’Acqua – La Bolivia che ha cambiato il mondo” [ed. Carta – a cura di Yaku], sulla Guerra dell'Acqua di Cochabamba di cui cadono i dieci anni. Insieme agli autori, Oscar Olivera e Raquel Gutierrez e la partecipazione di John Holloway.


Aprile del 2000: in Bolivia un popolo viene ridotto alla sete in nome del profitto. La multinazionale statunitense Bechtel privatizza la rete idrica della città di Cochabamba. Il costo dell’acqua diventa insostenibile. La già poverissima popolazione boliviana si ribella e si organizza. Nasce la Coordinadora en defensa del agua y la vida, un coordinamento che raccoglie contadini, indigeni, donne, vecchi, professionisti, giornalisti, minatori: insieme per dire basta all’ennesimo sfruttamento indiscriminato. Dopo mesi di duro confronto per le strade, la Bechtel è costretta a recedere e la popolazione cochabambina si riappropria dell’acqua, sacra per la gente delle Ande. E’ la Guerra dell’Acqua di Cochabamba, il primo conflitto in nome dell’oro blu: un evento spartiacque che ha aperto gli occhi al mondo sui limiti di un sistema economico globale che arriva a togliere l’acqua agli esseri umani in nome dello sfruttamento e dei profitti.

Novembre 2009: in Italia il governo privatizza l’acqua attraverso l’articolo 15 del decreto legge 135. E’ la messa sul mercato di un bene essenziale per la vita e di un diritto inalienabile.

A quasi dieci anni di distanza, la lotta contro la mercificazione dei beni comuni segna la storia di due Paesi molto diversi fra loro. In Bolivia l’acqua è stata inserita nella Costituzione come diritto umano inalienabile. In Italia che succederà?

Se ne discuterà assieme ai grandi protagonisti delle lotte sociali di questo decennio, per un confronto con i comitati locali ed i territori : con Oscar Olivera, della Coordinadora del Agua y la Vida di Cochabamba, Bolivia, che fu uno dei protagonisti della Guerra dell'Acqua. Con Raquel Gutierrez, attivista e sociologa messicana, durante la Guerra dell'Acqua si occupava della comunicazione. E la partecipazione di John Holloway,politologo e scrittore, autore del libro - cult "Cambiare il mondo senza prendere il potere". [vedi biografie allegate]

Un viaggio fra le città italiane – Trento, Lucca, Roma, Bari, Padova, Belluno - per uno spaccato della situazione del nostro Paese, con incontri con la società civile, le Università, i movimenti sociali.

Inoltre: collegamenti in diretta con il Forum sull’Ambiente di Copenhagen (dal 7 al 17 dicembre), e uno sguardo sul cammino democratico della Bolivia, che il 7 dicembre avrà affrontato l’importante appuntamento con le elezioni presidenziali.

Ad ogni incontro, sarà presentato il libro “La Rivoluzione dell’Acqua: la Bolivia che ha cambiato il mondo” ed. Carta, a cura dell’associazione Yaku.

biografie degli ospiti internazionali

associazione Yaku http://www.yaku.eu/

Il Manifesto "Salva l'acqua"

sabato 21 novembre 2009

Se una battaglia è persa, la guerra non è finita

In questa guerra per l'acqua, dopo l'approvazione del decreto 135/09, il cui Art. 15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell'acqua potabile, nuovi fronti si aprono a livello locale in tutta Italia, dove molti Comuni e alcune Regioni hanno scelto o si apprestano a scegliere la resistenza, riappropriandosi della podestà sulla gestione dell'acqua.

La campagna "Salva l'Acqua", lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, ha avuto i suoi effetti. Finalmente si è rotto il muro di silenzio sotto il quale rischiava di passare il decreto 135/09 e monta l'indignazione nella società civile.

Molte personalità si sono espresse contro la privatizzazione e migliaia di cittadini, oltre ai comitati e alle associazioni aderenti al Forum, hanno partecipato alla mailbombing sui parlamentari nei giorni in cui era in discussione il decreto.

Dal vertice, dove il fronte rimane aperto con la messa a punto di nuove strategie (referendum...denuncia di incostituzionalità ), ora la battaglia si fa più accesa nella periferia.

Assemblee cittadine, provinciali e regionali vengono convocate in tutto il territorio nazionale e si intensifica, nei comuni dove non è stato ancora fatto, la campagna di raccolta firme, allo scopo di presentare ai rispettivi sindaci e consigli comunali una petizione per il riconoscimento dell'acqua come "bene comune" e del Servizio Idrico Integrato quale"servizio pubblico locale privo di rilevanza economica"

A Mazara del Vallo questo percorso è iniziato nel mese di marzo e si è concluso a giugno, quando si era in piena campagna elettorale per il rinnovo delle cariche amministrative. Il 6 luglio al sindaco sono state consegnate 2000 firme di appoggio alla richiesta di modifica dello Statuto, avanzata dal Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio e il sindaco ha rinnovato l'impegno, già assunto in campagna elettorale, a convocare un consiglio comunale per la modifica dello statuto.

Il vicesindaco in quella data fu delegato a partecipare l'indomani, martedi 7 luglio, alla presentazione all'ARS del Disegno di Legge per la Ripubblicizzazione dell'Acqua e in quella occasione, nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, dichiarò di aderire al Coordinamento Regionale e Nazionale degli Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e a tutte le sue future iniziative. 

Da allora il Comitato Cittadino ha pazientamente atteso, ed oggi, che a Mazara del Vallo si accendono gli animi per il nuovo attentato alla salute pubblica -costituito dal rinnovato decreto regionale di autorizzazione alla Ditta Bertolino a scaricare fanghi da depurazione in contrada San Nicola- ha ritenuto di non utilizzare l'occasione, rappresentata dalla seduta aperta di consiglio comunale del 19 scorso, per sollecitare la modifica dello statuto.

Inopportuna sarebbe stata la sovrapposizione delle due gravissime questioni.

La città di Mazara del Vallo combatte da più di un decennio contro l'ostinata scelta della ditta Bertolino, prima, a voler impiantare una megadistilleria in territorio di Mazara del Vallo, ora a volervi sversare i fanghi che produce nella distilleria di Partinico e l'attenzione dell'amministrazione e di tutti i cittadini è concentrata sul gravissimo rischio di ulteriore inquinamento della falda, la cui acqua spesso, troppo spesso ha superato i limiti consentiti dalla legge, per quanto riguarda la concentrazione di nitrati in essa presente.

Il Comitato, nato per combattere l'insediamento della distilleria Bertolino, si è intestato una battaglia che, purtroppo, ancora oggi continua e tuttavia, avendo scelto nella sua stessa intestazione la tutela delle risorse idriche e ambientali, tutte, da sempre ha allargato lo sguardo su quanto si connette al problema sul quale è nato.

Quindi considera l'inquinamento e la privatizzazione dell'acqua problemi altrettanto gravi e urgenti, da trattare parallelamente, anche se ha mostrato di rispettare la centralità che amministratori e cittadini hanno voluto riservare alla questione Bertolino. Cosa che ha dimostrato ampiamente l'avvocato Giovanni Giaramidaro, prendendo la parola a nome del Comitato, in occasione del recente consiglio comunale.

Se, dunque, sul pericolo in atto si sono accesi molti riflettori, altri se ne dovranno presto accendere sull'altro, non meno grave, che incombe sulla città.

L'ATO TP2, anche se costituito, non ha provveduto (fortunatamente per gli undici comuni di sua competenza, fra cui quello di Mazara del Vallo) ad affidare ad una società privata la gestione del Servizio Idrico Integrato, quindi è necessario e urgente approfittare del ritardo per intervenire sulla modifica dello statuto e impedire che le nuove norme approvate di recente abbiano l'effetto temuto.

In tal senso il Comitato si è attivato presso gli organi e le autorità comunali all'uopo preposti.

La Camera approva la privatizzazione dell'acqua

Il Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo, in quanto aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, fa proprio quanto dichiarato dal Forum nel Comunicato stampa diffuso il 18 novembre e riportato qui di seguito.


Comunicato stampa

Approvato l'Art. 15: acqua privata per tutti!
La battaglia non si ferma: andremo avanti nei territori e a livello nazionale


Oggi con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati si è concluso l'esame del decreto 135/09 il cui Art. 15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell'acqua potabile in Italia.
Il Governo impone per decreto che i cittadini e gli Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un bene comune com'è l'acqua per consegnarlo nelle mani dei privati e dei capitali finanziari. Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della Commissione Europa mentre non esiste nessun obbligo e le modifiche introdotte per sopprimere la gestione “in house” contrastano con i principi della giurisprudenza europea. Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi anni a soggetti privati, sperimentate in alcune Provincie Italiane o a livello europeo abbiano prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe, diminuzione degli investimenti e un aumento costante dei consumi, si continua a sostenere che mercato e privati siano sinonimi di efficienza e riduzioni dei costi.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è sceso da subito in campo per contrastare questo provvedimento con la campagna nazionale "Salva l'Acqua" verso la quale si è registrata un'elevatissima adesione.
Ad oggi abbiamo consegnato al Presidente della Camera 45.000 firme a sostegno dell'appello che chiedeva il ritiro delle norme che privatizzano l'acqua.
Inoltre, migliaia di persone hanno manifestato il proprio dissenso e contrarietà all'Art.15 in un presidio svoltosi lo scorso 12 Novembre a Piazza Montecitorio e in varie mobilitazioni territoriali, migliaia di persone hanno inviato mail ai parlamentari per chiedere di non convertire in legge il decreto 135/09, molte personalità hanno espresso da una parte la loro indignazione e dall'altra il loro sostegno alla campagna.
In questi giorni è cresciuta nella società la consapevolezza che consegnare l'acqua al mercato significa mettere a rischio la democrazia. Nonostante questa mobilitazione della società civile e degli stessi Enti locali, il Governo ha imposto il voto di fiducia e non accoglie le richieste e le preoccupazioni espresse anche molti Sindaci di amministrazioni governate da maggioranze di differenti colori politici.
Come Forum dei Movimenti per l'Acqua siamo indignati per la superficialità con cui il Governo, senza che esistessero i presupposti di urgenza, ha voluto accelerare la privatizzazione dell’acqua.
A questo punto siamo convinti che la contestazione dovrà essere ricondotta nei territori, per chiedere agli Enti Locali che si riapproprino della podestà sulla gestione dell'acqua tramite il riconoscimento dell'acqua come diritto umano e il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e nel contempo di sollecitare le Regioni ad attivare ricorsi di legittimità nei confronti del provvedimento.
Questi percorsi di mobilitazione sono percorribili così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d'Italia, da ultimo quello di Venezia.
Il popolo dell'acqua continuerà la battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico assumendo iniziative territoriali e nazionali volte a superare l'Art. 15 del decreto legge.
Come Forum dei Movimenti, chiediamo a tutta la società civile di continuare la mobilitazione e far sentire il proprio dissenso anche dopo l’approvazione dell’art. 15 attraverso mobilitazioni sui territori ed invio di messaggi a tutti i partiti, ai consiglieri comunali provinciali e regionali, ai parlamentari locali
A Sindaci ed agli eletti chiediamo di dar vita nelle rispettive istituzioni a prese di posizioni chiare che respingano la legge e di dar vita a iniziative di protesta nelle istituzioni stesse.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

venerdì 13 novembre 2009

La protesta blu

...perché l'acqua sia di tutti






Organizzato dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, si è tenuto ieri, a Roma, un presidio in piazza Montecitorio, per protestare contro la privatizzazione dell'acqua.

Un vero successo!
Volti e mani dipinti di blu, striscioni, cappellini e fischietti per difendere un bene universale dai ladri di acqua.

La giornata di mobilitazione si è chiusa con la consegna alla Vice-Presidente della Camera Rosi Bindi di oltre 30.000 firme raccolte dal Forum in poco più di una settimana sull'appello, rivolto ai deputati, a non votare l'art.15.

L'articolo in questione, all'interno del DL 135/2009, apporta modifiche peggiorative al già contestato Art.23bis della Lg.133/2008 che regolamenta la gestione del servizio idrico integrato e prevede il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori e società.

Se approvato, l'acqua, diritto umano universale, sarà consegnata definitivamente al mercato, mentre rimane bloccato l'iter parlamentare della proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua, presentata dal Forum e sottoscritta da 406.000 cittadini e stessa cosa avviene nella Regione Sicilia, dopo la presentazione alla Regione della legge di ripubblicizzazione dell'acqua da parte del Coordinamento degli Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e del Forum Siciliano dei Movimenti per l'Acqua.

Molti sindaci hanno già negato la consegna delle reti alle società a cui è stata assegnata la gestione del Servizio Idrico Integrato e molti altri ancora hanno modificato lo Statuto Comunale, introducendo il riconoscimento che l'acqua è un bene comune da sottrarre alle logiche di mercato.

Di recente, con deliberazione n.1959 del 20/10/2009, la Giunta Regionale Pugliese ha approvato principi orientati al concetto dell’acqua quale “bene comune dell’umanità”.

Per focalizzare l'attenzione su Mazara del Vallo, qui si è in attesa della delibera consiliare di modifica dello Statuto Comunale, così come è stato fatto nei comuni sensibili ai bisogni dei cittadini.

Il sindaco lo ha promesso in campagna elettorale e lo ha ribadito il 6 luglio scorso, in occasione dell'incontro interlocutorio con il Comitato per discutere dei problemi derivanti dalla presenza di nitrati nell'acqua in distribuzione e per la consegna di 2000 firme con le quali i cittadini hanno appoggiato la richiesta di modifica dello Statuto.

Oggi, alla luce di quanto accade e potrebbe accadere, il Comitato Cittadino per Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio si pone una domanda "Bisogna aspettare che a Mazara del Vallo nasca l' ATO IDRICO e che sui cittadini si abbattano nuovi danni, oltre a quelli causati dall'Ato Rifiuti, o è meglio prevenire che poi disperare?”
Il Comitato

http://altrevoci.blog.rainews24.it/2009/11/13/acqua-un-diritto-di-tutti/

giovedì 12 novembre 2009

martedì 10 novembre 2009

Mailbombing 10 novembre - Si continua a oltranza

Il testo della mail inviata

Alle/ai Deputate/Deputati della Commissione Affari Costituzionali della Camera

Oggetto: esame del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135

Gentile Deputata/Deputato,

Il recente Art. 15 del D.L. 135/09 - che ha modificato l’Art. 23bis L. 133/08 - anche nella versione appena approvata dal Senato muove passi decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici locali.

Come aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua una rete associativa cui aderiscono più di settanta organizzazioni nazionali e più di mille comitati territoriali, affermiamo con forza:

Se voti la privatizzazione dell’acqua lo fai non in mio nome!

Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita!

Si tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale!

Si tratta di un provvedimento inaccettabile!



Pertanto, in previsione della discussione di tale provvedimento presso la Commissione Affari Costituzionali,
chiediamo

di esprimersi per il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua;


di sostenere gli emendamenti finalizzati ad escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica;


eliminare obbligo di affidamento della gestione del Servizio idrico tramite gara e della cessione del 40% a privati per le gestione dirette dei Comuni, riconoscendo l’autonomia di scelta da parte degli Enti locali, in particolare delle Regioni sancita dalla Costituzione (Art.117);


di sostenere, nel corso del dibattito in Assemblea al Senato, le proposte avanzate dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua.


Restiamo in attesa, anche tramite la Segreteria Operativa del Forum dei Movimenti per l’Acqua di conoscere le Sue decisioni.
Cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.

Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di
Mazara del Vallo
aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua


Per riscontro e contatti:

Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo via Monsignore Audino, 9 – 91026 Mazara del Vallo
Tel. 0923 946330
e-mail: comitatocittadino@gmail.com
Sito web: www.comitatocittadinomazara.blogspot.com

Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org g

lunedì 9 novembre 2009

ALLA RISCOSSA... per l'acqua

APPELLO DI ALEX ZANOTELLI

Napoli, 8 novembre 2009
IL DENARO ‘PESA’ PIU’ DELL’ACQUA!

E’ stato uno shock per me sentire che il Senato , il 4 novembre scorso, ha sancito la privatizzazione dell’acqua.
Il voto in Senato è la conclusione di un iter parlamentare che dura da due anni. Infatti il governo Berlusconi, con l’articolo 23 bis della Legge 133/2008, aveva provveduto a regolamentare la gestione del servizio idrico integrato che prevedeva, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società , mediante il rinvio a gara , entro il 31 dicembre 2010. Quella Legge è stata approvata il 6 agosto 2008, mentre l’Italia era in vacanza. Un anno dopo, precisamente il 9 settembre 2009, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge (l’accordo Fitto- Calderoli), il cui articolo 15, modificando l’articolo 23 bis, muove passi ancora più decisivi verso la privatizzazione dei servizi idrici, prevedendo:
a)L’affidamento della gestione dei servizi idrici a favore di imprenditori o di società, anche a partecipazione mista (pubblico-privata) , con capitale privato non inferiore al 40%;
b)Cessazione degli affidamenti ‘in house’ a società totalmente pubbliche, controllate dai comuni alla data del 31 dicembre 2011.
Questo decreto è passato in Senato per essere trasformato in legge. Il PD , che è sempre stato piuttosto favorevole alla privatizzazione dell’acqua, ha proposto nella persona del senatore Bubbico, un emendamento-compromesso:l’acqua potrebbe essere gestita dai privati, ma la proprietà resterebbe pubblica. Questa proposta , fatta solo per salvarsi la faccia , passa con un voto bipartisan! Ma la maggioranza vota per la privatizzazione dell’acqua. L’opposizione (PD e IDV), vota contro il decreto-legge.
E così il Senato vota la privatizzazione dell’acqua, bene supremo oggi insieme all’aria! E’ la capitolazione del potere politico ai potentati economico-finanziari. La politica è finita!E’ il trionfo del Mercato, del profitto. E’ la fine della democrazia.
”Se la Camera dei Deputati- ha detto correttamente il Forum dei movimenti dell’acqua –non ribalterà il misfatto del Senato, si sarà celebrata la delegittimazione delle Istituzioni.”
Per questo dobbiamo denunciare con forza:
- il governo Berlusconi che , con questo voto al Senato, ora privatizza tutti i rubinetti d’Italia. “Questo decreto segna un passaggio cruciale per la cultura civile del nostro paese e per la sua Costituzione- scrivono Molinari e Lembo del Contratto Mondiale dell’Acqua. I Comuni e le Regioni vengono espropriati da funzioni proprie con un vero attentato alla democrazia.”
-il partito di opposizione , il PD, che continua a nicchiare sulla privatizzazione dell’acqua (sappiamo che il nuovo segretario Bersani è stato sempre a favore della privatizzazione).
- ed infine tutta l’opposizione, per non aver portato un problema così grave all’attenzione dell’opinione pubblica.
Per questo rivolgiamo un appello a tutti i partiti perché ritirino questo decreto o tolgano l’acqua dal decreto.
E questo devono farlo adesso che il decreto legge passa alla discussione nella Camera dei Deputati. Si parla che il decreto potrebbe essere votato il 16 novembre.
E ai partiti di opposizione chiediamo che dichiarino ufficialmente la loro posizione tramite il loro segretario nazionale e diano mandato al partito di mobilitarsi su tutto il territorio nazionale.
E chiediamo altresì , ai partiti di opposizione di riportare in aula la Legge di iniziativa popolare che ha ottenuto nel 2007 400.000 firme ed ora dorme nella Commissione Ambiente della Camera.
Chiediamo alle Regioni di:
-impugnare la costituzionalità dell’articolo 15 del decreto Fitto-Calderoli;
-varare leggi regionali sulla gestione pubblica del servizio idrico.
Chiediamo ai Comuni di:
-Indire Consigli Comunali monotematici sull’acqua;
-dichiarare l’acqua bene di non rilevanza economica;
-fare la scelta dell’Azienda Pubblica speciale per la gestione delle proprie acque. Questa opzione ,a detta di molti avvocati e giuristi, è possibile anche con l’attuale legislazione . Si tratta praticamente di ritornare alle vecchie municipalizzate.
Chiediamo ai sindacati di :
-pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua tramite i propri segretari nazionali;
-mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
Chiediamo infine alla Conferenza Episcopale Italiana(CEI) di :
-proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano , come ha fatto il Papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate dove parla “dell’accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni”(n.27);
-protestare , in nome della vita, come afferma il Papa nell’enciclica,contro la legge che privatizza l’acqua;
-chiedere alle comunità parrocchiali di organizzarsi sia per informarsi sia per fare pressione a tutti i livelli, perché l’acqua non diventi merce.
Infatti l’acqua è sacra, l’acqua è vita, l’acqua è un diritto fondamentale umano. Questo bisogna ripeterlo ancora di più, in un momento così grave in cui con il surriscaldamento del pianeta, rischiamo di perdere i ghiacciai e i nevai, e quindi buona parte delle nostre fonti idriche. E lo ripetiamo con forza alla vigilia della conferenza internazionale di Copenhagen, dove l’acqua deve essere discussa come argomento fondamentale legato al clima. Per questo chiediamo a tutti, al di là di fedi o di ideologie perché ‘sorella acqua’ , fonte della vita, venga riconosciuta da tutti come diritto fondamentale umano e non sottoposta alla legge del mercato.
Si tratta di vita o di morte per le classi deboli dei paesi ricchi , ma soprattutto per i poveri del Sud del mondo che la pagheranno con milioni di morti per sete.

Alex Zanotelli

venerdì 6 novembre 2009

E' urgente e indispensabile una mobilitazione straordinaria!

Il Parlamento privatizza l'acqua!
Impediamolo!

In concomitanza con la discussione dell’Art. 15 del decreto legge 135/09 presso la Camera dei Deputati.
Presidio sotto al Parlamento (Piazza Montecitorio)
Giovedì 12 Novembre ore 10.30


Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l'Art.15 del DL 135/09 che sottrae ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le Banche.

Il decreto 135/09 approderà alla Camera dei Deputati a partire da lunedì 09 Novembre (in Commissione 1°) e verrà discusso dall'aula lunedì 16 Novembre.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua invita la cittadinanza, il “popolo dell’acqua”, le realtà sociali e territoriali, le reti ambientaliste e per la tutela dei beni comuni, le organizzazioni sindacali e il movimento degli studenti, ad una mobilitazione straordinaria partecipando alla manifestazione davanti al Parlamento giovedì 12 Novembre ore 10.30 a Piazza Montecitorio.

Mobilitiamoci per impedire la conversione in legge del decreto legge 135/09!
Partecipiamo tutte e tutti al presidio!

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua


Per informazioni visitare il sito www.acquabenecomune.org
Oppure contattare:

Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

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FIRMA L'APPELLO
CAMPAGNA NAZIONALE “SALVA L'ACQUA”
IL GOVERNO PRIVATIZZA L’ ACQUA !

Il Senato approva la privatizzazione dell'acqua

Comunicato stampa del 5 novembre 2009



Il Senato approva la privatizzazione dell'acqua
Cresce l'indignazione nel paese e diviene un'onda inarrestabile!



Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua giudica gravissima la privatizzazione dell’acqua, avvenuta ieri al Senato con l’approvazione dell’Art.15 del DL 135/09.
Mentre continua a giacere nei cassetti istituzionali la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, che ha raccolto oltre 400.000 firme, i Senatori decidono la rapina dell’acqua, consegnandola ai privati e alla speculazione finanziaria.
Consideriamo questa approvazione illegittima ed incostituzionale, in quanto si espropriano i cittadini di un bene comune e “diritto umano universale”!
Se la Camera dei Deputati non ribalterà il misfatto del Senato, davanti agli occhi attenti del Paese si sarà celebrata la delegittimazione delle Istituzioni.
Alle forze politiche di opposizione diciamo con chiarezza che stante la posta in gioco, consideriamo l’azione parlamentare di contrasto e il voto contrario solo l’avvio di una attività che va sviluppata a tutto campo e in ogni direzione per la ripubblicizzazione dell’acqua.

Ai Sindaci e agli Enti Locali che da tempo sono scesi in campo per l’acqua pubblica chiediamo di far sentire forte la propria voce, dichiarando da subito che non ottempereranno ad una legge che li espropria di una titolarità stabilita dalla Costituzione.
Chiamiamo da subito la cittadinanza, il “popolo dell’acqua”, le realtà sociali e territoriali, le reti ambientaliste e per la tutela dei beni comuni, le organizzazioni sindacali e il movimento degli studenti, ad una mobilitazione straordinaria partecipando alla manifestazione davanti al Parlamento in occasione del dibattito alla Camera.

Il Governo ha scelto la Borsa.
Noi abbiamo scelto la vita, il diritto al futuro!

FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA




Per riscontro e contatti:
Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

Mailbombing 2 novembre. Il testo inviato

Ai/alle Senatori/Senatrici

Oggetto: esame in aula al Senato del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee


Gentile Senatore/Senatrice,

ci permettiamo di scriverLe come aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, una rete associativa cui aderiscono più di settanta organizzazioni nazionali e più di mille comitati territoriali, accomunati dalla consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici. A tal proposito, Le ricordiamo che il Forum italiano dei movimenti per l’acqua ha deposito nel luglio 2007, una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua supportata da 406.626 firme di cittadini.

Il recente Art. 15 del D.L. 135 - che ha modificato l’Art. 23bis L. 133/08 - muove passi decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici locali, prevedendo l’obbligo di affidare la gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%.
Tale provvedimento se convertito in legge sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.

Noi pensiamo che sia un epilogo da scongiurare, sia per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, ma anche per le ripercussioni disastrose che una privatizzazione potrebbe generare sui cittadini in funzione della crescita delle tariffe.

Pertanto, alla luce di quanto sopra, della conclusione dell’esame del D.L. 135/09 presso la Commissione Affari Costituzionali e in previsione della discussione in Aula al Senato di tale provvedimento,
chiediamo ai Senatori

- di esprimersi per il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua;

- di sostenere gli emendamenti finalizzati ad escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica;

- di sostenere, nel corso del dibattito in Assemblea al Senato, le proposte avanzate dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Siamo certi dell’attenzione con cui vorrà considerare la presente richiesta e restiamo in attesa, anche tramite la Segreteria Operativa del Forum dei Movimenti per l’Acqua di conoscere le Sue decisioni.

Cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali auguri di buon lavoro.


Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo

Mailbombing 27 ottobre. Il testo inviato

Ai/alle Senatori/Senatrici della Commissione Affari Costituzionali del Senato

Oggetto: esame del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee


Gentile Senatore/Senatrice,

ci permettiamo di scriverLe come aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, una rete associativa cui aderiscono più di settanta organizzazioni nazionali e più di mille comitati territoriali, accomunati dalla consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici. A tal proposito, Le ricordiamo che il Forum italiano dei movimenti per l’acqua ha deposito nel luglio 2007, una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua supportata da 406.626 firme di cittadini.

Il recente Art. 15 del D.L. 135 - che ha modificato l’Art. 23bis L. 133/08 - muove passi decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici locali, prevedendo l’obbligo di affidare la gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%.
Tale provvedimento se convertito in legge sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.

Noi pensiamo che sia un epilogo da scongiurare, sia per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, ma anche per le ripercussioni disastrose che una privatizzazione potrebbe generare sui cittadini in funzione della crescita delle tariffe.

Pertanto, alla luce di quanto sopra e in previsione della discussione in sede referente presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato di tale provvedimento,
Le chiediamo

- di esprimersi per il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua;

- di sostenere gli emendamenti finalizzati ad escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica;

- di sostenere, nel corso del dibattito parlamentare, le proposte avanzate dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua (www.acquabenecomune.org).

Siamo certi dell’attenzione con cui vorrà considerare la presente richiesta e restiamo in attesa, anche tramite la Segreteria Operativa del Forum dei Movimenti per l’Acqua di conoscere le Sue decisioni.
Cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali auguri di buon lavoro.



Silvana Mannone, presidente Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo

mercoledì 4 novembre 2009

Armata h2o alla difesa dell'acqua pubblica




Dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua è giunto l'invito a tutti gli aderenti a partecipare alla Campagna nazionale "SALVA L’ACQUA".

I recenti provvedimenti governativi hanno, infatti, reso necessaria la preparazione di un vero e proprio piano di difesa per arrestare il saccheggio dei beni comuni, primo fra tutti l'acqua, da parte delle multinazionali che hanno buon gioco sui governi.

Ha preso, così, il via una serie di iniziative per incidere su parlamentari, personalità e cittadinanza affinché si ottenga il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua, l'esclusione del servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica e siano prese in considerazione tutte le proposte avanzate dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.


SETTIMANA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE dal 16 al 21 Novembre
RACCOLTA FIRME TRAMITE PETIZIONE POPOLARE

raccolta firme on-line
mail bombing sui parlamentari
mail bombing martedì 27 Ottobre
mail bombing lunedì 2 Novembre
presidio al Parlamento per la giornata del 17 o 18 Novembre
appello a personalità e cittadinanza
iniziative di pressione sugli eletti e sui parlamentari
leggi art 15
primi commenti art 15
il commento di Alberto Lucarelli (Ordinario di Diritto Pubblico, Università di Napoli Federico II)
"Acqua privatizzata-I rischi di una scelta" Dacia Maraini

domenica 1 novembre 2009

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... la città con altri occhi

(riceviamo e trasmettiamo)

Oliver.Lab - AutonomeForme | Ricerca e Progetto - Maria Giaramidaro EduProject

presentano
La città fantastica

Reinventare gli elementi della nostra quotidianità urbana


Il giorno 2 novembre alle ore 16.00 a Mazara del Vallo si terrà la "passeggiata-laboratorio" La città fantastica. Reinventare gli elementi della nostra quotidianità urbana, primo appuntamento del laboratorio "Mazara del Vallo - Città Policentrica".

L'iniziativa è organizzata dalle associazioni Oliver ed AutonomeForme|Ricerca e Progetto e da Maria Giaramidaro EduProjects ed avrà come ospite d'eccezione Gek Tessaro, autore ed illustratore che di sé dice "Racconto storie con il disegno e so che è un privilegio perché quello di raccontare è il più bel mestiere del mondo".

La passeggiata si snoderà da Borgata Costiera per giungere a Mazara II e concludersi nell'area del Parco delle Scuole. Un percorso per scoprire e rappresentare i differenti caratteri dei luoghi attraversati ed imparare a reinventare gli elementi della quotidianità urbana.

La "passeggiata - laboratorio" sarà realizzata con la guida di Gek Tessaro che, attraverso i suoi strumenti di rappresentazione, offrirà spunti per interpretare e valorizzare le differenti forme dei centri dimenticati di Mazara del Vallo.

Gek TESSARO, maestro d’arte, illustratore e autore di libri per bambini, vive e lavora a Verona. È stato selezionato in vari concorsi d’illustrazione, anche internazionali, ed ha ricevuto riconoscimenti e premi.
Dal 1994 svolge laboratori di educazione all’immagine, letture animate, “incontri con l’autore” e avviamento alla lettura per bambini, insegnanti ed educatori presso biblioteche e scuole di tutta Italia, e nell’ambito di alcune manifestazioni culturali. Ha ricevuto riconoscimenti e premi in concorsi d'illustrazione nazionali ed internazionali.
Enfant terrible dalla matita svelta e talentuosa, che crescendo ha impregnato di divertita insubordinazione anche il suo lavoro di autore, sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi, accompagnato dai musicisti dell’ExTrapola Teatro, coi quali presenta spettacoli teatrali per bambini e adulti. Un impasto di inchiostri, colori, sabbie, luce e musica dà vita a una performance collettiva estremamente efficace.
Dall’inizio del 2004 collabora con la rivista d’arte per bambini “Dada”. Nel 2001 ha fondato il gruppo ExTrapola con il quale presenta spettacoli teatrali per bambini e adulti in qualità di autore, narratore e pittore di scena, utilizzando la lavagna luminosa e la musica.
A partire dallo scorso anno collabora col Teatro Nuovo di Verona accompagnando con le sue illustrazioni, realizzate dal vivo su lavagna luminosa, le esecuzioni dell’Orchestra sinfonica.


Per informazioni contattare
Maria Giaramidaro
oliver.lab@gmail.com
info@autonomeforme.it