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giovedì 16 aprile 2009

Echi dal Forum Mondiale Alternativo di Istambul

OSCAR OLIVERA IN ITALIA
La democrazia delle risorse, la terra e l'acqua come beni comuni da difendere, l'eredità del Forum Mondiale Alternativo di Istanbul, conclusosi lo scorso 22 marzo, e le proposte della cooperazione internazionale. Verso il Festival "Questa terra è la nostra terra", dal 18 al 20 aprile a Treviso.

Martedì 14 aprile, a Trento, (ore 20.30 presso la Sala Rosa della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Piazza Dante) le associazioni Ya Basta e Yaku presentano l’incontro “Terra e Acqua: in difesa dei beni comuni tra agricoltura e risorse idriche. I Movimenti sociali in difesa dell’acqua e della propria Terra”.

Ospite d’eccezione, il sindacalista boliviano Oscar Olivera, protagonista della Guerra dell’Acqua di Cochabamba, uno dei simboli a livello globale delle lotte in difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano.

Il 22 marzo scorso si è concluso ad Istanbul, Turchia, il V Forum mondiale dell’acqua, che è terminato fra polemiche ed imbarazzi, incapace di definire l’acqua “un diritto umano”, bensì solo una mera “necessità”. Fallimentari agli occhi della comunità internazionale, le giornate di Istanbul hanno rappresentato un momento avvincente ed un grande successo per i movimenti sociali e le centianaia di organizzazioni di tutto il mondo, fra cui il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - che parallelamente avevano lavorato nel Forum Alternativo dell’Acqua, a pochi passi dal Palazzo Congressi del vertice ufficiale. E che hanno potuto gridare alla vittoria, quando ben 22 Governi sui 155 partecipanti, hanno firmato la dichiarazione alternativa del controforum, che vedeva l’acqua come diritto umano e disconosceva il Congresso Mondiale dell’Acqua come organizzatore del foro ufficiale, invocando l’Onu come organismo rappresentativo.

Fra pochi giorni – il 18 aprile a Treviso – prenderà il via il G8 dei ministri dell’agricoltura per decidere le sorti dell’agricoltura mondiale, mentre associazioni, gruppi e comitati locali lanciano contemporaneamente il Festival “Questa terra è la nostra terra”, 15 al 19 aprile a Montebelluna (Tv), per valorizzare una produzione agroalimentare libera dagli OGM, la civiltà contadina, le alternative energetiche, uniti contro la devastazione ambientale.

I movimenti sociali, la gente comune, chi ogni giorno lavora la terra e chi ogni giorno si batte per poter avere acqua potabile: in ogni parte del mondo si assiste alla riorganizzazione di proposte dal basso, in difesa dei beni comuni, in opposizioni a chi ancora li pretende privatizzabili e mercificabili.

Le esperienze e la testimonianza del guerriero dell’acqua boliviano Oscar Olivera, Premio Goldman nel 2001 per la battaglia popolare ed intellettuale che da molti anni porta avanti in ogni parte del mondo, ed anch’esso protagonista del Forum Alternativo di Istanbul; il Primo Festival Mondiale della “Digna Rabia”, tenutosi in Messico, nel dicembre 2008, costruito dalle donne, uomini, bambini dell’ EZLN - Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale; e infine, i di due progetti di Cooperazione Internazionale dal basso - “Lluvia es Vida”, promosso da Ya Basta in Chiapas, e la Escuela Andina del Agua in Bolivia, di cui è referente l’associazione Yaku: la serata del 14 aprile, che le associazioni Ya Basta e Yaku promuovono, vuole provare ad analizzare questo aspetto fondamentale del tempo che stiamo vivendo, che vede tornare protagoniste le proposte dal basso e la difesa dei beni comuni. Per rimettere al centro la democrazia delle risorse, la terra e l’acqua, in tutto il mondo, uniti da una rabbia degna che disseta.

In ogni parte del mondo si articolano le iniziative per opporre proposte concrete in difesa di acqua, terra, e quindi democrazia, alle decisioni spesso miopi e fallimentari che i potenti della terra prendono senza l’appoggio e la saggezza delle popolazioni. I movimenti sociali, i contadini, i popoli indigeni, sono sempre più i protagonisti delle lotte in difesa di un’agricoltura legata ad un nuovo rapporto con la terra e per la democrazia delle risorse idriche. In Italia, il G8 dei ministri dell’agricoltura deciderà le sorti dell’agricoltura mondiale dal 18 al 20 aprile a Treviso, mentre associazioni, gruppi e comitati locali lanciano contemporaneamente il Festival “Questa terra è la nostra terra”, un evento per valorizzare una produzione agroalimentare libera dagli OGM, la civiltà contadina, le alternative energetiche, uniti contro la devastazione ambientale.

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