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giovedì 11 ottobre 2007

Interroghiamoci, concittadini!

Interroghiamoci sul perché il primo cittadino, primo inter pares, non si attiva, o meglio, finge di attivarsi per contrastare il fenomeno della alta presenza di nitrati nell’acqua della città di Mazara del Vallo.

Che gliene viene? Perché rendersi impopolare, perché rischiare di non essere rieletto?

Un cittadino, che vive come noi in questa città, perché, avendone i poteri, non corre ai ripari, non smuove mezzo mondo, non si collega al mondo della scienza per risolvere il problema?

Potrebbe richiedere fondi regionali, nazionali, europei, appellandosi a principi sanciti dalla costituzione italiana, ad accordi e patti stilati a livello mondiale e recepiti a livello nazionale.

Perché non è preoccupato? Perché non sono stati preoccupati tutti i sindaci che da 15 anni sanno che la potabilità dell’acqua di Mazara del Vallo è a rischio?

Perché hanno dovuto, voluto aspettare che questo indice fosse così largamente superato per darne conto ai cittadini?

Tutti sono allibiti, sono tanto allibiti a sentire la scandalosa notizia che alcuni non credono neanche che si corra pericolo.

Non sarà grave bere quest’acqua, pensano i più. Lo conferma il fatto che il sindaco ha revocato l’ordinanza che ne vietava l’uso nelle zone interessate,dopo aver ottenuto una deroga che gli consente di distribuirla, quest’acqua, anche con una percentuale di nitrati di 90 mg /l.

Il sindaco ha capito o vuole farci capire che l’acqua, con la deroga, è diventata potabile.
Può esserci della deroga una lettura più ottusa?

Poi si attiva per la realizzazione di una condotta volante che dovrebbe portare acqua potabile attinta ad altri pozzi. Ma non ha fatto preventivamente le prove di portata di questi pozzi e sa che in tutto il territorio la presenza dei nitrati è al limite del valore massimo consentito.
Inganna i cittadini.

Non sa che fra essi ci sono professori universitari, biologi, chimici, ingegneri, legali che conoscono l’iter corretto e i tempi per la realizzazione della condotta. Sanno anche che essa è inutile: uno spreco di denaro pubblico per non risolve il problema.
Prende tempo.

Perché? Perché istituisce un finto “tavolo tecnico” a cui siedono gli stessi tecnici che hanno accompagnato il processo di degrado ambientale?

E, infine, la domanda principe: perché continua a mantenere la posizione di nemico della cittadinanza, che a pieno titolo chiede che un bene di prima necessità, quale l’acqua, sia garantito?
Interroghiamoci, concittadini!

Silvana Mannone

2 commenti:

Anonimo ha detto...

se a quel tavolo tecnico aveserro invitato pure voi la cosa sarebbe stata differente?
scusate ma io ci leggo un pò d'invidia per il fatto che il vostro comitato non è stato invtato, ma anche altri associazioni non sono state invitate vedi legambiente, asservatorio ambientale il comitato delle antenne...
io ieri sera ho un visto un sindaco disperato perchè mi sa che ha capito adesso di avere dei collaboratori idioti..
cmq la cosa è molto grave, grave quanto il silenzio della dottoressa sinacori che alle domande fatte dai consiglieri comunali non ha neanche avuto gli attributi per rispondere!!!
chiediamocci perchè

Anonimo ha detto...

scusa, ma io di domande ne ho contato almeno una decina, nel post. A quale ti riferisce, come domanda principe?