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lunedì 22 ottobre 2007

Verbale n.9

Il giorno 1 del mese di agosto alle ore 18,30, aperta la seduta, viene osservato che si sta creando confusione fra Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo e Comitato civico Trasmazzaro

Sul blog, inoltre, la scelta democratica di non moderare i post ha fatto nascere un putiferio di polemiche, quando qualcuno ha voluto precisare che questo comitato non fa politica.
A questo punto, viene chiesto se tutti sono d’accordo a precisare nel blog che il comitato ha scelto internet come spazio libero per raggiungere fini condivisi, accettando gli apporti da qualsiasi parte essi giungano.

Viene data carta bianca alla presidente.

Si riflette sui rapporti da tenere con il neo-comitato e sulle specificità dell’uno e dell’altro: il Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo, (che per brevità, da oggi, si comincerà a denominare usando l’acronimo CO.CI.T.R.I.A.TE.MA.) si occupa di qualsiasi problema che riguardi l’ambiente, il comitato civico Trasmazzaro si occupa dell’acqua ai nitrati. Non c’è gerarchia, ci sono specificità.

Altre associazioni, come Legambiente, WWF, hanno strutture piramidali, gli aderenti al CO.CI.T.R.A.TE.MA sono democratici. La popolazione si organizza a prescindere dall’atto costitutivo. Il comitato è fatto di gente che spontaneamente si riunisce, anche senza apparato, senza strutture. Che è presente come il sale, che smuove le acque, purché l’azione sia incisiva e produca risultati.

Si può essere contagiosi, portatori di un virus che provoca l’influenza ciclicamente, che, senza forzare, contagia. L’importante è che le persone possano percepire il problema e possano sentirsi in grado di risolverlo, ricorrendo anche alla magistratura, alla prefettura, se occorre. E’ il cittadino che mette alla gogna, il cittadino risolve.

Il Prefetto ha avuto la bontà di scrivere al Comitato, anche se per conoscenza, si risponda per ringraziare, si aggiunga che si ha notizia che le cose che sono state fatte sono inconsistenti, in particolare i silos.

Con calcoli approssimativi, si stima che un silos possa soddisfare 100 famiglie per un giorno. Nelle zone toccate dal problema abitano attualmente 30.000 persone, come si pensa di soddisfarle se una persona, in media, consuma 100 litri di acqua al giorno?

Ci si deve chiedere, inoltre, da dove viene l’acqua che viene immessa nei silos, chi la fornisce, chi l’ha analizzata.

La soluzione approntata tardivamente viene giudicata non adeguata per quantità e qualità di acqua fornita: modesta la quantità e non garantita la qualità.

C’è chi pensa che all’indomani dell’assemblea in atto, quando il comitato di Trasmazzaro sarà ricevuto dal Prefetto, questi penserà di parlare con il CO.CI.T.R.A.TE.MA. Per superare il possibile equivoco, sembra opportuno, inviare al Prefetto una email che riporti le valutazioni sull’operato del sindaco e a quest’ultimo una copia, giusto per fargli capire che è in difetto, non avendo ancora risposto.

Se il sindaco risponde, si vaglierà quanto c’è di buono in quello che fa, per evitare che possa continuare a prendere in giro.

Si osserva ancora che, se il comitato ha lanciato il sasso e sui cerchi che si sono formati l’azione è portata avanti da altri, è giusto, comunque, che si segua, che si concorra.

Viene riferito che ciò è già avvenuto spontaneamente, infatti il presidente del comitato Trasmazzaro ha informato dell’incontro che avrà il 2 agosto con il Prefetto e ha domandato se questo comitato ha qualcosa da chiedere indirettamente.

Si ricorda che questo comitato ha scelto di agire su canoni istituzionali, mantenendo rapporti lineari con gli interlocutori, contrastando i politici con distacco.

A chi interviene per obiettare che i politici vanno avvicinati perché la soluzione viene dai politici, si risponde che la politica a volte può essere fatta anche da chi non persegue l’interesse pubblico e spesso, come oggi è sotto gli occhi di tutti, contrasta gli interessi dei cittadini. Dentro il Comitato la politica si fa in buona fede, per il beneficio di tutti.

Passando a commentare gli interventi, ascoltati durante l’assemblea del Comitato Trasmazzaro, nella quale si è parlato, da parte di responsabili della Consob, di risarcimenti, si osserva che il problema è altro: non è il soldo, è la potabilità dell’acqua.

Se ci fosse una fabbrica che immette cromo e in quella zona ci fossero morti, questi andrebbero a intervenire per la bolletta?

In conclusione si decide di inviare la lettera al sindaco e la e mail al Prefetto e si ricorda, pensando all’organizzazione del convegno, di cominciare a individuare le personalità a cui richiedere un intervento, nonché gli eventuali sponsor.
La seduta è tolta alle ore 20,30.
Il Comitato

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