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mercoledì 24 ottobre 2007

Verbale n.10

Il giorno 6 del mese di agosto, alle ore 18,30, aperta la seduta, viene comunicato che a poca distanza dai pozzi di S. Nicola è stata scoperta una discarica abusiva di sfabbricidi e amianto, in un’ex cava di proprietà del titolare di una impresa edilizia, che è stato già denunciato e condannato al risarcimento danni per un’altra discarica a Costiera.

In via Fanfarazzo, prima di Torretta, in direzione Circonvallazione, nel terreno si possono individuare numerose cave che rischiano di essere usate allo stesso scopo.

Si discute sull’opportunità di costituire una commissione permanente per l’ambiente con 5 componenti per il CO.CI.T.R.I.A.TE.MA.(Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo) e 5 per il Comitato Trasmazzaro.

Il presidente del Comitato Trasmazzaro, presente all’incontro con il Prefetto, riferisce dei toni forti con i quali il sindaco è stato sollecitato ad attivarsi sull’emergenza costituita dall’alta percentuale di nitrati nell’acqua distribuita nelle zone di Trasmazzaro e Tonnarella.

Il sindaco, in quella sede, ha assicurato che provvederà all’escavazione di quattro nuovi pozzi, e che, allo scopo, ha già avanzato richiesta al Genio Civile.

Con il progetto presentato ha ottenuto una deroga di tre mesi ( chi riferisce osserva che la deroga può essere data anche fino a tre anni e, se è stata data a tre mesi, è segno che il fenomeno presenta una certa gravità).

Alla domanda posta dal Prefetto, in ordine alla sostenibilità della spesa, il sindaco ha risposto che attingerà alle casse comunali.

Sulle comunicazioni si osserva che il sindaco, per auto-tutela, avrebbe dovuto chiudere le saracinesche, e non erogare più quell’acqua, ma, visto che ciò non è possibile, in attesa che si risolva il problema, ha fatto ricorso alla legge che gli consente la distribuzione dell’acqua, ma non per bere.
In questo consiste la deroga, che, comunque, gli impone l’avvio a soluzione definitiva del problema. Ma non risulta che si stia attivando in tal senso, non si ha notizia dell’avvio di uno studio sulle cause.

Si osserva ancora che una soluzione provvisoria, quale la razionalizzazione dell’acqua, sarebbe stata sopportabile: piuttosto che spendere tanti soldi per la condotta volante, si soffre tutti un poco, per il bene di tutti. Ma il sindaco, per l’ennesima volta, sta prendendo in giro 15.000 mazaresi con il progetto della condotta volante, per la cui realizzazione si avrebbe un ulteriore aggravio della spesa pubblica, per la quale il comune è già indebitato fino al collo.

Al presidente del Comitato Trasmazzaro si comunica che dal CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. sono stati vagliati gli atti burocratici necessari all’opera e si è riflettuto che si impiegherà molto tempo sia per ottenere le servitù passive sui terreni interessati all’attraversamento dei tubi da interrare, che per tutti gli atti burocratici necessari.

Si suggerisce di richiedere al sindaco il progetto presentato al Genio Civile, per la realizzazione della condotta. C’è, all’interno del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA., chi è pronto ad analizzarlo. Bisogna chiedere il progetto esecutivo.

Si osserva, inoltre che, se i nuovi pozzi da scavare sono sempre in zona S. Miceli, dove già insistono altri pozzi, la falda si abbassa e si rischia di arrivare all’acqua salata. Ma, poi, non basta emungere dallo stesso pozzo?

Inoltre, il sindaco parla anche di attingere a pozzi privati, affittandoli, e si dimostra anche qui uno sprovveduto, in quanto non si deve pagare nessun affitto per emungere da pozzi privati: l’acqua è pubblica.

Si osserva che, comunque, l’acqua in zona Makara, servita dai pozzi di S. Miceli, contiene già nitrati oltre i 35 mg/l.

Si ribadisce ancora una volta, che, se questo è lo stato dell’arte, urge organizzare un convegno, riunendo le forze dei due comitati.

Il rappresentante del Comitato Trasmazzaro comunica di avere già avviato contatti con Legambiente

Il CO.CI.T.R.A. TE.MA pensa di attivarsi presso il mondo universitario e il Ministero.

Intanto si diffidi il sindaco a produrre l’elenco di tutte le fonti di approvvigionamento, in modo da poter verificare i dati analitici.

C’è chi sostiene che negli uffici comunali ci sono nove mesi di vuoto. Non si sanno i dati analitici.

Per svegliare l’opinione pubblica sulla dissennata gestione dell’attuale emergenza si propone di organizzare un’azione pubblica a settembre: CO.CI.T.R.I.A.TE.MA. e Comitato Trasmazzaro, insieme.

Il rappresentante del Comitato Trasmazzaro non recepisce questo secondo invito ad agire in concomitanza e riferisce di aver organizzato una "serata della salute" da realizzarsi in via Peppino Impastato e di avere pensato alla costituzione di un gruppo di vigilanza, composto da cinque/sei persone, per il controllo sull’uso dell’acqua nelle scuole.

La seduta è tolta alle ore 20.00
Il Comitato

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