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mercoledì 31 ottobre 2007

Verbale n.13

Il giorno 22 del mese di agosto alle ore 18,00, aperta la seduta, viene comunicato che una sostenitrice del Comitato ha versato la quota conferita dagli altri soci il 10 luglio e, con l’occasione, versa anche la sua quota uno dei presenti all’attuale seduta.

Per l’aggiornamento della situazione si ricorre alla lettura dei punti predisposti in agenda, forniti anche al presidente del Comitato Trasmazzaro, su espressa richiesta, in vista dell’assemblea dallo stesso indetta e alla quale è stato invitato il sindaco.

La discussione si avvia sulle azioni da compiere a breve, medio e lungo termine.

Si torna a parlare di ricorrere al metodo colorimetrico .per la rilevazione, su tutto il territorio, della quantità di nitrati presente nell’acqua, al fine di giungere ad una mappatura e renderla pubblica.

Viene ancora sollevato il problema della scarsa visibilità e conseguente difficoltà di comunicare anche all’interno del Comitato stesso.

Si sostiene che la gente è disorientata in quanto il sindaco e le autorità cittadine hanno pubblicamente dichiarato che non c’è da preoccuparsi. La cittadinanza, che sta dalla parte del sindaco, sostiene che lo stesso ha fatto tutto il possibile: è stato l’unico a interessarsi, avendo, non appena insediato, chiamato un geologo. Inoltre, corre voce che due consiglieri sono stati denunciati per falso allarme.

Per quanto riferito, si ritiene necessario accedere all’esame della deroga ottenuta dal sindaco.

Viene riconosciuto ancora una volta che esiste un problema di comunicazione, necessaria per esercitare una pressione sulla amministrazione.

Il blog non è sufficiente. Anche la proposta di analizzare i campioni rappresenta un modesto tentativo. E, tuttavia, il fenomeno che si tenta di analizzare è la punta di un iceberg. Bisogna individuare le cause che lo determinano.

C’è chi conosce a fondo il problema e ha riferito in questa sede interessanti notizie, frutto di lungo studio. Esistono pubblicazioni, come quella dell’Arpa di Piacenza, che potrebbero essere diffuse.

In altra sede e per altre riflessioni, alcuni di questo comitato hanno parlato di azionariato diffuso, perché non ricorrervi per la creazione di un “GIORNALE DEL CITTADINO”?


Sull’uso dei fertilizzanti in agricoltura, le amministrazioni sono in difetto da 7 anni, avrebbero dovuto fare un piano. Il nostro territorio è fragile, gli agricoltori avrebbero dovuto contenersi nell’uso dei fertilizzanti.

Scavare nuovi pozzi è un’operazione che fa ridere. Le cantine scaricano a cielo aperto, alcune scaricano nelle sciare, poi piove…… C’è chi ha documentato, Tele 8 ha effettuato riprese, la Finanza si è attivata, poi sono scomparsi i cumuli.

Sono tutte situazioni illegali, per cui esistono leggi che dovrebbero mettere al riparo i cittadini. Il Comitato non è un’autorità preposta, cerca di capire dove si può intervenire, non ha potere contrattuale.

Qualcuno è dell’avviso che è pura illusione costituire comitati per raggiungere obiettivi, e sostiene la necessità e l’urgenza di istituire i consigli di quartiere. Lo stesso fornisce documentazione utile a conoscere prerogative e compiti di questo organo elettivo, decentrato dal Comune.

A proposito di azioni future, c’è chi è del parere che ricorrono tutti i termini per una azione di denuncia.

Intanto si osserva che qualche piccolo effetto questo comitato l’ha raggiunto:
-l’amministrazione dopo parecchi anni si è attivata;
-la deroga ottenuta ha limiti di legge e quindi si dovrà arrivare alla soluzione;
-si è finalmente assodato che c’è qualche patologia.

Tuttavia, giungono voci che l’amministrazione sta pensando a soluzioni da considerare pannicelli caldi, mentre le casse comunali sono vuote. Mancano le somme occorrenti per la escavazione dei pozzi e la realizzazione della condotta volante, non hanno neanche i soldi per il depuratore di cui hanno parlato.

Queste cose alla città vanno dette.
Chi parla è disposto alla denuncia con il suo solo nome.

In appoggio, si aggiunge che esiste una nota ministeriale del 2002, sulla base della quale è possibile fare ricorso.

Si continua sull’esame delle inadempienze: l’amministrazione dovrebbe delimitare l’area, fare un’ordinanza, agire, rassicurare la popolazione che, dopo un periodo di tempo, madre-natura farà il suo corso.

Si potrebbe avviare una operazione di “riconversione ecologica” sensibilizzando tutti i cittadini.

Basta cercare su internet il registro dei tumori: Mazara spicca per numero di casi registrati.

Occorre fare un passo ancora: lavorare assieme, tutti i comitati.

Qualcuno obietta che, fin quando non si smussano alcuni atteggiamenti o non si chiariscono alcune posizioni, è difficile che i due comitati possano fondersi.

Esposte le ragioni dei comportamenti del CO.CI.T.R.I.A.TE.MA., giudicati di distacco verso l’amministrazione e non produttivi ai fini della soluzione del problema, e, da parte del Comitato Trasmazzaro, la posizione di chi è parte attiva nello stesso, pur avendo ricoperto un ruolo nell’amministrazione, viene riconfermata l’utilità di una fusione dei due comitati.

Si commenta che la discussione all’interno del Comitato è un esercizio di democrazia che sarebbe bello estendere e che si potrebbe ricorrere alla piazza, come luogo di pubblico dibattito. Si potrebbe, magari, proiettare un film sul tema e successivamente aprire il dibattito. Non mancano i film da scegliere. Vengono suggeriti alcuni titoli.

In conclusione si stabilisce di formulare l’esposto da presentare alle autorità, al fine di accertare le cause che hanno determinato l’inquinamento chimico delle acque e di conseguenza individuare i responsabili di tale disastro.
La seduta è tolta alle ore 20,00
Il Comitato

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