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sabato 27 ottobre 2007

Sul Disegno di legge Levi Ricardo Franco, approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 ottobre.

Appena quattro mesi fa ci si rifugiava in un blog, stanchi di bussare alle porte di case inospitali o, comunque, arredate al gusto di altri. E, con il primo post “Spazi per la democrazia”, si entrava in una nicchia e si sperimentava il suo potere di diventare una piazza.
Così, volendo comunicare solo con i concittadini, ancora misconosciuti ai vicini, ci si ritrovava in comunicazione con i lontani, schizzati in America, dentro un sito personale di tale Vito M Zerilli che utilizza il post ai suoi fini, pur, comunque, mostrando di condividere una stessa esigenza di libertà.
Ebbene, mentre si sta ancora nel blog a faticare per comunicare con chi non può essere presente a riunioni organizzate da pochi cittadini per essere utili a tanti, ecco che suona all’orecchio un grosso alt.
C’è chi ha avuto la bella idea di tappare la bocca ai liberi cittadini, di libere città, in una libera Repubblica.
E non è da chiedersi se il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 ottobre è frutto di un Governo di destra o di sinistra. E’ del potere. Ieri lo aveva la destra, oggi lo ha la sinistra. Non fa differenza. Il potere può.
Il potere può tappare la bocca anche ad oscuri cittadini. Lo fa con i meno oscuri (come non pensare a De Magistris?), perché non può farlo con chi cerca nel suo piccolo di concorrere alla soluzione di qualche, non piccolo, problema locale?
Bisogna tacere, quando le verità sono scomode e rischiano di mandare al mittente chi è schizzato ai vertici senza meriti e con molti personali intenti (come non pensare a Beppe Grillo e ai temuti effetti del suo blog?).
Bene. E, allora adesso al Governo non resta che obbligare il cittadino a portare in tasca il suo direttore responsabile, che gli chiuda la bocca quando un pensiero osa diventare parola.
E, poiché la legge non ammette ignoranza (salvo quella di chi governa):
Agli arresti, se continuate, blogger d’Italia!
Occorre una autorizzazione a proferir parola!

Silvana Mannone

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